Riflessioni di Papa Francesco

Dal dio profitto al consumismo: è per questo che lavoriamo?

Durante l’, Papa Francesco, oltre ad aver spiegato il  ha toccato un altro tema attuale: quello della schiavitù del lavoro. Il Papa, che più volte ha denunciato le tante situazioni di uomini, donne e bambini costretti a lavorare in condizioni di schiavitù e senza alcuna tutela, in questa occasione ha allargato l’orizzonte ad una differente visione della schiavitù del lavoro: la schiavitù al profitto.

Ci sono milioni di uomini e donne e addirittura bambini schiavi del lavoro! In questo tempo ci sono schiavi, sono sfruttati, schiavi del lavoro e questo è contro Dio e contro la dignità della persona umana! – ha detto il Vescovo di Roma – L’ossessione del profitto economico e l’efficientismo della tecnica mettono a rischio i ritmi umani della vita, perché la vita ha i suoi ritmi umani“.

La dignità dell’uomo, la sua sacralità e la necessità che questa venga adeguatamente tutelata, sono sempre al centro degli interventi di Papa Francesco: anche in questo caso il Pontefice mette in guardia dal cadere in una errata interpretazione del “tempo del riposo“, di cui l’uomo abbisogna per vivere.

Questo è un tempo “destinato a noi perché possiamo godere di ciò che non si produce e non si consuma, non si compra e non si vende“, ha detto Bergoglio. E invece laddove termina lo sfruttamento del dio profitto, inizia quello del dio consumo, che trasforma il riposto, la festa da momento di gioia per contemplare quanto si è fatto ad “un “affare”, a un modo per fare soldi e per spenderli“.

Ha dunque chiesto ai fedeli presenti in Aula Paolo VI: “Ma è per questo che lavoriamo?

L’ingordigia del consumare, che comporta lo spreco, è un brutto virus che, tra l’altro, ci fa ritrovare alla fine più stanchi di prima. Nuoce al lavoro vero, consuma la vita. – ha concluso Papa Francesco – I ritmi sregolati della festa fanno vittime, spesso giovani“.

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14 pensieri su “Dal dio profitto al consumismo: è per questo che lavoriamo?

  1. Caro Amico, Serena Santità Francesco la mia stima per Te è stata sempre forte da quando Ti presentasti al mondo col Nome di Francesco, quel Francesco d’Assisi che ho sempre amato e apprezzato. Credo che Ti faccia piacere sapere che comprai alla Basilica di San Paolo in Roma il fac-simile del Pettorale che porto, come Te, sul mio petto appeso a una semplice catena di acciaio. Mi da tanta gioia sentirTi vicino e imitarti ma, ciò che conta, mi da tanta forza per portare un sorriso e una buona parola in ogni momento della vita quotidiana. Insomma mi sforzo di imitarTi. Prego per Te e prego perchè non ci abbandoni, anche se sempre sia fatta la Sua e la Tua Volontà. A proposito dello sfruttamento è sempre stato così, il ricco, il potente, l’ambizioso, hanno sempre prevaricato il debole, il povero e il bisognoso. Gesù usò la frusta contro i mercanti nel Tempio. I nostri governanti dovrebbere agire allo stesso modo con leggi adeguate ma se sono loro i primi che, abusando del potere, sfruttano il Popolo di Dio, dobbiamo forse affidarci solo alla forza della Preghiera, o utilizzare anche noi la Frusta del rimprovero cristiano? Che Dio Ti benedica Amico mio

    1. Ricchezza, potere, ambizione… si trovano, lievitano e prevalgono in ogni ambito, nella totale noncuranza del debole, povero, bisognoso e tutti agiscono nell’ipocrito esibizionismo di false positività.
      I farisei agivano nel tempio e da quel tempio furono scacciati da Gesù.

  2. Caro Francesco ….il dio profitto e il dio consumo sono ormai i binari di questo treno ,che va senza più una meta ..e su questo treno non c’è posto per tutti ,per i più fragili ,per i disabili ,per le rose blu e per i giovani senza .casta…c’è solo una interminabile lista di attesa che si consuma tra ..rabbia,intolleranza,invisibilità e assenza di DIO ,come Amore attenzione disponibilità e azioni in favore del più bisognoso ,del più debole .Sono una mamma di una rosa blu ,disabile per sindrome rara e per rendere visibile questa sua patologia ho scritto un libro che ho inviato anche a Te ..ma che non è arrivato nelle TUE MANI …anche nella posta c’è una corsia privilegiata !!!!…sono una mamma che ha anche altri 3 figli disoccupati inoccupati e che al pensiero del dopo di noi a volte non riesce a guardare il cielo…sono una mamma ..che come tutte le creature … vorrebbe una carezza dal cielo invece di oscurità……preghiamo per tempi ricchi di vera umanità in cui ci sia posto per tutti….ci benedica Caro Francesco se la Provvidenza farà leggere questa mail…. giovanna ,la mamma di una rosa blu

    1. E’ ciò che fa più male: i giovani senza casta…(quindi, abbandonati alle loro indigenze, ancorchè preparati e validi); la posta con corsie privilegiate…… oscuratrici di ogni realtà e vera cistianità!!!

  3. La sofferenza di un genitore che vede il figlio di 25 bravo ragazzo disoccupato dopo averlo fatto studiare con notevoli sacrifici, le Aziende che si divertono a fare colloqui senza esito occupazionale, mortificando i giovani con speranze di trovare lavoro, delusi e frustati a fare lavori precari sottopagati fino allo sfruttamento dei singoli, questo è un peccato grave.

    saluti,

    Ferdinando Dolce

  4. Santo Padre
    ti prego , dai il coraggio a mamma Gabriella. La mia cara amica che, con tanta difficoltà cerca di trovare la pace del cuore ma che fatica a trovare. Stefano, il suo figliolo che soffre di autismo , le da tante preoccupazioni e paure .
    Se sarà possibile chiamarla sarebbe un vero sollievo e fonte di coraggio e ispirazione per la vita.
    Questo è il n 035293397 / 339 7314403
    Grazie

  5. Caro Papa ,
    ho sempre pensato che tutti gli impieghi che esigono turni di lavoro, fossero deleteri per l’essere umano e di conseguenza per la famiglia.
    Sappiamo che non sarà facile tornare al lavoro nella sola luce del sole ma cerchiamo di trovare il tempo per la nostra persona per assaporare la nostra essenza e per l’ascolto .
    Grazie.
    Ps. tempo fa ho fatto una richiesta per u

  6. Caro Papa Francesco,
    Le vie del Signore che conducono alla verità, all’umano soccorso e alla necessaria serenità, sono infinite.
    Dio vuole che si seguano e non si neghino a nessuno. Senza rincorrere USO di niente e di nessuno. Solo verità ed umano supporto ad evitare l’irrepararibile.
    Prego per TE.

  7. grazie FRANCESCO.
    sei un Uomo giusto.
    NON HO MAI FATTO MALE A NESSUNO, MA SOFFRO TANTO.
    PER LA CATTIVERIA CHE ALBERGA DEL POSTO DOVE LAVORO.
    Non li capisco proprio.
    SE PUOI , SCUSA IL MAIUSCOLO, denuncia in uno dei tuoi interventi il mobbing e la mancanza di rispetto della persona e del riconoscimento del merito cui ha condotto l’attuale crisi. Sono fenomeni ormai diffusi.
    GRAZIE . ciao
    TI VOGLIAMO BENE-
    GRAZIE
    DIO TI BENEDICA.
    RICKY

    1. Il riconoscimento del merito sul posto di lavoro? Un sogno!
      Ha prevalso sempre l’ipocrisia di facciata con tutte le adesioni di convenienza.
      In tale realtà, il merito autentico diventa elemento di disturbo per i sodalizi di oppotunismo e di mera apparenza.
      Si, chi non si lascia coinvolgere, inevitalmente rimane vittima di un mobbing interminabile, sempre teso all’eliminazione del soggetto valido, ma scomodo agli andazzi in coalizione con le personalità dirigenziali, che, appunto, sono interessate alle facciate e non alla sostanza. E non sarà la SOLA parola del Papa a cambiare quest’altra MISERA realtà. Purtroppo!

      1. Grazie Teodora. Grazie Francesco.
        Mi hanno ucciso l’anima . . . fino ad indurmi a dubitare di me stesso, delle mie (normalissime) capacita’, della miam serieta’- e questo mentre moriva mio padre. Hanno messo un cuoco al posto mio e mi han fatto andare al centralino dicendomi “ancora grazie che ha un lavoro”. Io il mio lavoro me lo sono conquistato e devo dire solo grazie ai miei che mi hanno fatto studiare e ai miei sacrifici. Non voglio piu’ permettere a costoro di fare il loro sporco gioco. Non sara’ cristiano, ma non li perdonero’ mai. Spero che Francesco possa un giorno difendere anche chi viene mobbizzato . Anche se chi sta peggio sono i ragazzi disoccupati, costretti a fare lavori temporanei o a emigrare……… ciao e grazie

  8. Carissima Santità ogni vostra espressione e verità di una realtà oggi purtroppo grave, il malessere che gira attorno il lavoro non è incoraggiante tantissime persone hanno perso il lavoro dove stanno perdendo fiducia e dignità. Io spero tanto in Voi che i Vostri messaggi possa trasmettere a chi ci governa di impegnarsi e a dedicarsi a cose serie per il bene del popolo, una famiglia senza lavoro non può creare economia non può spendere non può mangiare. Grazie

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