Riflessioni di Papa Francesco

Dobbiamo conoscere cosa succede nel nostro cuore per scegliere il bene

Non sporca l’anima quello che noi prendiamo da fuori” ha detto Papa Francesco nel corso della “Sporca l’anima quello che viene da dentro, dal tuo cuore“.

Già nel corso dell’, il Pontefice aveva ricordato come Gesù vada dritto all’ “intenzione e quindi al cuore dell’uomo, da dove prendono origine le nostre azioni buone o malvagie” e non si fermi a un superficiale rispetto della Legge nella forma esteriore.

Nel corso dell’omelia del pomeriggio di ieri Bergoglio ha approfondito questo tema invitando i presenti non a pensare “se la mia anima è pulita o sporca” quanto piuttosto a “pensare cosa c’è nel mio cuore, cosa ho dentro, che io so di avere e nessuno lo sa“.

Si tratta di “dire la verità a noi stessi: e questo non è facile! – ha ammesso il Vescovo di Roma – Perché noi sempre cerchiamo di coprirci quando vediamo qualcosa che non va bene dentro di noi“.

Tante volte noi troviamo che c’è odio, no?” ha quindi aggiunto: ” “Io amo tutti tranne questo, questo e questa!”. Questo è odio, no?” Allo stesso modo quando diciamo al nostro fratello “me la pagherai!” non abbiamo nel cuore un atteggiamento di perdono, quanto piuttosto di vendetta.

Dobbiamo domandarci cosa c’è dentro” ha quindi aggiunto “perché questo che è dentro viene fuori e fa il male, se è male; e se è buono, viene fuori e fa il bene“.

Dobbiamo dunque chiedere al Signore due grazie: la prima è quella di farci “conoscere cosa succede nel mio cuore, per fare sempre la scelta giusta, la scelta del bene“.

La seconda grazia è “che il Signore ci aiuti a volerci bene“. Non è facile volere bene a tutti, per questo in tutti quei casi limite in cui “non posso volere bene a una persona” la soluzione che Papa Francesco indica è quella di “pregare per questa persona, perché il Signore mi faccia volerle bene“.

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7 pensieri su “Dobbiamo conoscere cosa succede nel nostro cuore per scegliere il bene

    1. Buonasera,
      mi chiamo Vittoria, e nella vita come “attività” sono operatore socio assistenziale in un istituto statale si tratta di una quinta elementare e assisto due bambini.
      Amo questo “lavoro” amo i miei bambini li tratto con affetto come se fossero miei figli ……:)d’altronde sono mamma di un bambino di tre anni (un angioletto spesso diavoletto :)…
      Dò loro sostegno quando spesso “giustamente”vengono ripresi o dalle loro insegnanti o dall’insegnante di sostegno.
      Mi rendo conto che questo è un’attività bellissima che non tutti possono svolgere ma solo chi ha pazienza e chi riesce a tollerare tante cose purtroppo i questi bambini “sortunati”ma fortunatii perchè hanno me che li guido.
      L’unica difficoltà che incontro in quell’aula non è con i bambini ma con gli adulti non riesco a capire ancora perchè mi aiuti a pensare

      Grazie per avermi ascoltato
      auguro una buona notte

      Vittoria

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