Riflessioni di Papa Francesco

Il martirio cristiano si vive nella vita quotidiana

Nel corso dell’Angelus nel giorno di domenica 23 giugno Papa Francesco ha parlato del martirio. Come sempre prendendo spunto dalle parole del Vangelo del giorno il Pontefice si sofferma su di un passo di Luca “Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà”. Quindi si domanda cosa significhi perdere la vita per Gesù.

E’ questo il tema del martirio, i martiri sono coloro che hanno perso la loro vita perché hanno confessato la loro fede o perché hanno difeso con la loro vita la Verità. Ma Papa Francesco ci dice che il martirio non consiste solo nel sacrificio finale, nell’estremo gesto di affrontare la morte: il martirio si vive quotidianamente in tutte quelle persone che ogni giorno sacrificano parte della loro vita per Cristo. E’ un sacrificio che é anche un dono che effettuiamo e che riceviamo ogni giorno.

Pensiamo: quanti papà e mamme ogni giorno mettono in pratica la loro fede offrendo concretamente la propria vita per il bene della famiglia! Pensiamo a questi! Quanti sacerdoti, frati, suore svolgono con generosità il loro servizio per il regno di Dio! Quanti giovani rinunciano ai propri interessi per dedicarsi ai bambini, ai disabili, agli anziani… Anche questi sono martiri! Martiri quotidiani, martiri della quotidianità!

Ma anche difendere la Verità é parte di quel perdere la vita per Gesù che costituisce il martirio cristiano. “Cristo ha detto “io sono la verità”, quindi chi serve la verità serve Cristo.” dice Papa Francesco. Ecco dunque che tutte quelle persone, cristiani e non, che ogni giorno lottano per la verità, per difenderla, anche a costo del patire sofferenze o addirittura della propria vita sono dei martiri moderni.

Quante persone pagano a caro prezzo l’impegno per la verità! Quanti uomini retti preferiscono andare controcorrente, pur di non rinnegare la voce della coscienza, la voce della verità! Persone rette, che non hanno paura di andare controcorrente! E noi, non dobbiamo avere paura!”

afferma il Pontefice e quindi collegando un messaggio di speranza aggiunge

Fra voi ci sono tanti giovani. A voi giovani dico: Non abbiate paura di andare controcorrente, quando ci vogliono rubare la speranza, quando ci propongono questi valori che sono avariati, valori come il pasto andato a male e quando un pasto è andato a male, ci fa male; questi valori ci fanno male. Dobbiamo andare controcorrente! E voi giovani, siate i primi: Andate controcorrente e abbiate questa fierezza di andare proprio controcorrente. Avanti, siate coraggiosi e andate controcorrente! E siate fieri di farlo!”

E’ questo un invito a una rivoluzione delle coscienze, certo una rivoluzione pacifica, un movimento di trasformazione sociale volto a perseguire la verità, che é Cristo. Ma é soprattutto un messaggio di speranza per i giovani che non si lascino vincere dalle preoccupazioni né dai falsi valori che la società moderna vorrebbe proporre loro.

Ricordatevi bene: Non abbiate paura di andare controcorrente! Siate coraggiosi! E così, come noi non vogliamo mangiare un pasto andato a male, non portiamo con noi questi valori che sono avariati e che rovinano la vita, e tolgono la speranza. Avanti!

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