Riflessioni di Papa Francesco

La bontà non fa notizia: impariamo a rendere grazie a Dio!

quanti grandi gesti di bontà, di amore e di solidarietà hanno riempito le giornate di quest’anno, anche se non sono diventate notizie dei telegiornali. Le cose buone non fanno notizia. Questi segni di amore non possono e non devono essere oscurati dalla prepotenza del male. Il bene vince sempre, anche se in qualche momento può apparire più debole e nascosto.

Spesso sottovalutiamo l’importanza di rendere grazia a Dio, vendo in questo un ripercorrere momenti passati o ricordare “fatti e avvenimenti che riportano a momenti di gioia e di dolore“: ringraziare Dio, invece, significa riconoscere la “presenza di Dio che tutto rinnova e sostiene con il suo aiuto“.

La bontà, purtroppo, non fa notizia e per questo l’intervento di Dio nel mondo spesso passa inosservato: contemplando un mondo segnato “da violenza, da morte, da sofferenze indicibili di tanti innocenti, di profughi costretti a lasciare la loro patria, di uomini, donne e bambini senza dimora stabile, cibo e sostentamento” tendiamo a dimenticare i tanti piccoli e “grandi gesti di bontà, di amore e di solidarietà” che ogni giorno si compiono.

Tutti questi gesti di bontà “non sono diventate notizie dei telegiornali“, ha commentato Bergoglio, perché “le cose buone non fanno notizia“. Eppure, nonostante vengano tenuti nascosti ai più appare sempre chiaro come “il bene vince sempre, anche se in qualche momento può apparire più debole e nascosto“.

È compito dei cristiani, dunque, ricordare ogni giorno questi gesti di bontà, ripeterli, nella quotidianità, con semplicità. “Questi segni di amore non possono e non devono essere oscurati dalla prepotenza del male“, ha infatti aggiunto Papa Francesco. Lodare il Signore è il modo principe per portare alla luce della comunità cristiana l’aiuto che ognuno di noi riceve ogni giorno, il Suo operare silenzioso. “La Chiesa in tante occasioni sente la gioia e il dovere di innalzare il suo canto a Dio – ha commentato il Vescovo di Roma – È la gioia del ringraziamento che quasi spontaneamente promana dalla nostra preghiera, per riconoscere la presenza amorevole di Dio negli avvenimenti della nostra storia“.

Come spesso succede, però, sentiamo che nella preghiera non basta solo la nostra voce. – ha dunque concluso – Essa ha bisogno di rinforzarsi con la compagnia di tutto il popolo di Dio, che all’unisono fa sentire il suo canto di ringraziamento. Per questo, nel Te Deum chiediamo l’aiuto agli Angeli, ai Profeti e a tutta la creazione per dare lode al Signore. Con questo inno ripercorriamo la storia della salvezza dove, per un misterioso disegno di Dio, trovano posto e sintesi anche le varie vicende della nostra vita“.

Raccontateci i vostri piccoli e grandi gesti di bontà o quelli di cui siete stati partecipi: i più belli verranno pubblicati nella rivista Papa Francesco News, la rivista su Papa Francesco realizzata coi vostri contributi e che trovate già in edicola dal passato 23 dicembre.

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8 pensieri su “La bontà non fa notizia: impariamo a rendere grazie a Dio!

  1. Amare senza fine e senza fini.
    Ultimamente sto avendo gravi problemi di sciatica. Sono una mamma single and come Tante devo Cercare di colmare un po il vuoto. Mio figlio di 9 anni, ieri sera dopo cena si é alzato da tavola e mi ha detto- mamma tu rilassati un po sul divano a lavare i piatti ci penso io. E non solo mi ha lavato I piatti mi ha anche preparato una bella tazza di te e me la portata …mentre io riposavo. Grazie Dio per l amore infinito di cui rivesti la mia vita.

    1. Grazie Valeria per la tua testimonianza dell’atto di bonta’ compiuto da tuo figlio, grazie perché anche tu hai compreso che non “ci e’ dovuto” e ringrazi DIO per questo dono.——Ivana Barbonetti

  2. La richiesta esplicita nella omelia ; LA BONTA’ NON FA’ NOTIZIA, era di raccontare episodi di bonta’, coerente alla richiesta ,ho riportato un’episodio di ” bonta’” a cui ho compartecipato, forse non e’ stata letta bene la richiesta, altrimenti sarebbe triste pensare che l’unico gesto di bonta’ sia quello a cui ho partecipato io.—–Ivana Barbonetti.

  3. Quanto è profondamente vero questo sentimento d’amore che pervade il cuore e dà una felicità paradisiaca! Penso alla sua commossa felicità, Papa Francesco, per la carezza del giovane nella fotografia con Lei. Ha dato a me felicità vedervi in quell’attimo eterno pieno di emozione che entra in ogni molecola e entra a far parte di noi. E’ tanto importante vivere e condividere senza fine l’esperienza che quando ci apriamo a questo sentire la nostra vita cambia! Cambia il nostro modo di vivere, e vedremo anche le tragedie con occhi e sentimenti ben diversi. Riusciremo a sorridere e a scambiare sorrisi e questo, oggi più che mai, è il miracolo dell’amore celeste.
    Rileggerò le Sue parole a tutti i genitori i ragazzi gli anziani e le persone che cerco di aiutare proprio a sorridere con il cuore. Mi inchino e chiedo la Sua Santa Benedizione, Papa Francesco tanto amato.

  4. Nella parrocchia che ho scelto di frequentare, ho partecipato a portare quanto serve per i carcerati, saponette schiume da barba, dentifricio e spazzolini, cose che a loro mancano. –Cappelli di lana e sciarpe per i “nonni” della casa di riposo, i bambini hanno portato i dolcetti che, volontariamente, non hanno mangiato per mandarli a loro.–Ho trascorso un Natale piu’ contenta pensando alle sorelle e fratelli che avevano qualcosa per stare un poco maglio nella loro realta’ di vita.—–Grazie a tutti loro—–Ivana Barbonetti

  5. Metafore, attinenze interpretative….ecc….
    La confusione non aiuta nessuno e la genericità assertiva non può essere fonte di chiarezza.
    L’astrattismo è già, di per sé, dubbio, se si arricchisce di coastratte differenzianti, amplifica solo disorientamento e scetticismo.

  6. Queridos amigos que publican dia a dia el mensaje del Santo Padre,
    Ami me ayuda personalmente las reflexiones de nuestro amado Papa, por eso les pido de favor que las traducciones en espanol sean correguidas ya que no son siempre esactas como esta en elitaliano.
    Mil gracias por permitirme hacer esta observacio.
    Feliz Año a todo el equipo
    Esperanza

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