Riflessioni di Papa Francesco

La salvezza è tornare a casa con Gesù nella Chiesa

Gesù quando guarisce, quando va tra la gente e guarisce una persona” ha detto Papa Francesco nel corso dell’omelia odierna in Casa Santa Marta “mai la lascia sola“. Possiamo vedere questo nei tanti gesti di Gesù: egli non è un guaritore che ti cura e poi ti lascia al tuo cammino; Gesù segue ogni persona anche dopo la guarigione per ridarle il posto che le appartiene.

Gesù sa che il Padre ha pensato a un progetto per ogni persona e sa quanto è importante che ogni persona trovi il suo posto nel creato. Gesù stesso, del resto, continua Papa Francesco “non è venuto dal Cielo solo“: Egli “è figlio di un popolo; Gesù è la promessa fatta a un popolo” ha chiarito Bergoglio “e la sua identità è anche appartenenza a quel popolo, che da Abramo cammina verso la promessa“.

Ed è proprio questo, quanto Gesù fa nel momento in cui guarisce una persona: lo riporta dentro il popolo di Dio, dentro quel popolo di cui Egli è figlio, dentro la Chiesa.

Così nelle scritture del giorno troviamo la storia di un uomo il cui figlio era posseduto da uno spirito. Gesù, impietosito dalla fede del padre, scaccia lo spirito dal corpo del figlio ma non si ferma qui: si china sul ragazzo, lo prende per mano e lo fa alzare fino a che non si regge in piedi da solo.

Gesù dona a quel ragazzo non solo la salute, ma il suo posto: Gesù “ad ognuno lo fa tornare al suo posto, non lo lascia per strada. E sono gesti bellissimi del Signore“.

Questi gesti di Gesù ci insegnano che ogni guarigione, ogni perdono – ha quindi terminato Papa Francesco – sempre ci fanno tornare al nostro popolo, che è la Chiesa“. Questo perché “se ognuno di noi ha la possibilità e la realtà di andarsene da casa per un peccato, uno sbaglio – Dio sa – la salvezza è tornare a casa, con Gesù nella Chiesa“.

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5 pensieri su “La salvezza è tornare a casa con Gesù nella Chiesa

  1. vorrei sapere il pensiero del papa sugli scritti di mauro biglino,e del traduttore russo delle tavolette cuneiformi sumeriche.la loro lettura mi hanno confuso molto.

  2. Guagljù, ditemi voi, ma c’è un Amico più sincero e paziente di Gesù? Io, dico di no. E voi che dite? Un Amico sempre pronto ad ascoltarci e perdonarci. Jamme belle guagljù, con Gesù, tutto. Senza Gesù, il nulla. Riflettiamo… riflettiamo.

    Bona jurnata in Cristo Amico nostro. 🙂

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