Riflessioni di Papa Francesco

L’educazione dei figli, naturale vocazione della famiglia

Continuando il proprio ciclo di , Papa Francesco, nel corso dell’, ha invitato i cristiani presenti in Piazza San Pietro a riflettere sulla educazione dei figli come una naturale vocazione della famiglia stessa.

L’alleanza educativa è in crisi ai giorni nostri. Si è rotta. I sintomi sono molteplici: in primo luogo ci sono tensioni e diffidenza tra genitori ed educatori; dall’altro lato, ci sono sempre più “esperti” che pretendono occupare il ruolo dei genitori, che sono relegati al secondo posto.

E ‘necessario promuovere l’armonia, il dialogo e la collaborazione tra le diverse forze educative. Il ruolo dei genitori è insostituibile, solo loro possono compensare alcuni errori. Tuttavia, a volte essi sono paralizzati dalla paura del fallimento, data la complessità della vita moderna e dalle nuove esigenze dei loro figli.

La Chiesa è chiamata ad accompagnare la missione educativa dei genitori, soprattutto alla luce della Parola di Dio, che fonda la famiglia sull’amore. Gesù stesso ha ricevuto l’educazione familiare, che lo ha aiutato a crescere in età, sapienza e grazia.

Se l’educazione famigliare ritrova la sua importanza, molte cose cambieranno in meglio. È tempo per i padri e le madri di tornare dal loro esilio – essi si sono esiliati dall’educazione dei figli – e che si coinvolgano pienamente nell’educazione dei loro figli.

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy deseo reflexionar sobre la educación de los hijos como vocación natural de la familia.

La alianza educativa está en crisis en nuestros días. Está rota. Los síntomas son muchos: por una parte hay tensiones y desconfianza entre padres y educadores; por otra parte, cada vez son más los “expertos” que pretenden ocupar el papel de los padres, los cuales quedan relegados a un segundo lugar.

Es necesario favorecer la armonía, el diálogo y la colaboración entre los diversos agentes de la educación. El papel de los padres es insustituible, solo ellos pueden compensar algunos errores. Sin embargo, a veces se encuentran paralizados por miedo a equivocarse, ante la complejidad de la vida actual y las nuevas exigencias de sus hijos.

La Iglesia está llamada a acompañar la misión educativa de los padres, sobre todo con la luz de la Palabra de Dios, que funda la familia sobre el amor. El mismo Jesús recibió una educación familiar, que le ayudó a crecer en edad, sabiduría y gracia.

Si la educación familiar recobra su protagonismo, muchas cosas cambiarán para bien. Es hora de que los padres y las madres regresen de su exilio –se han exiliado de la educación de los hijos– y se impliquen plenamente en la educación de sus hijos.

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7 pensieri su “L’educazione dei figli, naturale vocazione della famiglia

  1. Ho cresciuto due figli cercando di dare loro dei sani principi, credo di avere sba gliato qualcosa poichè uno si è allontanato dalla famiglia e non vuole più sapere nulla dei genitori.Per fortuna ho una figlia che pur vivendo in un altra città si interessa a noi e ci fa sentire tuttoil suo affetto,a noi basta solo questo anche se soffriamo molto per l altro figlio che continuimo ad amare.ABBIAMO CERCATO DI AVVICINARLO MA ABBIAMO TROVATO UN MURO,ALLE NOSTRE DOMANDE PER CONOSCERE I MOTIVI NON CI SONO STATE DATE RISPOSTE,QUINDI ABBIAMO DECISO DI ARRENDERCI, ci resta solamente la preghiera e chiediamo una preghiera da S ua Santità perchè possa riavvicinarsi prima che la nostra vita abbia fine,io pregherò anche per TE.

    1. Enza, purtroppo questa vostra condizione di “abbandono” e’ una realta’ di tanti genitori, facendo attivita’ volontaria, ho visto mamme abbandonate in “ospizii”, pregando la titolare per non essere spostata dal letto, sapeva dove era il fazzoletto e l’acqua, erano punti di riferimento.. Una guida spirituale che ebbi accanto per grazia di Maria, mi disse; non porti domande, e’ una sofferenza inutile di cui satana,autore di queste divisioni, ne gode, non facciamolo godere, uniamoci nella preghiera per noi e tutte le famiglie,fiduciosi che la misericordia di DIO assiste noi e chi ci ha abbandonato,non sanno quello che fanno. Ivana Barbonetti.

  2. Sono nato nel 1965 e considero di essere stato fortunato nell’essere nato in una famiglia di sani principi nella quale non ci sono donne strane fino al 4° grado di parentela. mio padre mi ha educato benissimo (era un creativo) mi ha insegnato che il lavoro è + importante dello studio (e ha avuto ragione anche se sono portato per lo studio) ha saputo usare la giusta pressione repressiva, mi ha insegnato i proverbi, il rispetto degli anziani e ha insistito molto con l’esecuzione pratica di alcuni lavoretti, attraverso i quali (secondo me) ho imparato a fare tutto con la massima precisione (anche nell’uso del linguaggio). le mie origini familiari (assai modeste) hanno fatto di me una persona rara ma normale. non mi sono lasciato corrompere da nessuno perché ho ricevuto una educazione molto forte e per questo ho incontrato moltissime difficoltà con le persone che in qualche modo erano collegati ai politici. non ho nessuna fiducia nei confronti degli educatori dello stato (maestri, professori e docenti) perché ho capito che elargiscono i titoli di studio sulla base delle loro convenienze politiche ed economiche, come sappiamo tutti.

  3. …l’educazione è un tema di dedizione prismatica che ha tutte le sue soluzioni nell’amore che ascolta …prevede…provvede; naturale guida è la tenerezza al principio, …d’ogni altro genere di conflitto che insorga per l’educazione nella famiglia o fuori dalla famiglia…non c’è situazione di vita che non si equilibri al r i s p e t t o del minore, ancor piu’ qualora si trovi ad essere nella condizione di esprimere RAGIONI che dall’adulto vanno comprese ed elaborate per rendere …ai piccoli la REALTA’ del possibile e dell’impossibile vivibile, fluida di prospettiva … senza ricorrere col crescere della relazione genitori/figli alla violenza psicologica e fisica, o di umiliarli nel DIRITTO ad essere se stessi…ad e s s e r e l’IDENTITA’ per la quale ogni vita viene al mondo , perché fruisca della gioia di vivere e di amare per trasferire ad altri …l’Amore di rinascita di cui diventiamo l’espressione s i m b o l o dell’agire umano …!!!

  4. Naturalmente il racconto di Papa Francesco sull’educazione ricevuta è normale per la mia generazione (sono nata nel 1941)
    oggi serve più preparazione sia da parte degli insegnanti che dei genitori, compreso le scuole cattoliche
    porto l’esempio di mio nipote di 5 anni che è andato con le suore in gita, a vedere uno spettacolo della Bella e la Bestia ed è terrorizzato dal cane cattivo, forse le suore a Roma potrebbero trovare spettacoli più educativi, senza andare a Lunghezza

  5. DIO TI BENEDICA SANTO PADRE FRANCESCO, ho cresciuto 3 figli, ho sempre cercato e creato il dialogo con gli insegnanti, dalle elementari al liceo. Questa intesa e’ molto importante per aiutare i figli a crescere bene, se poi e’ condivisa anche con il marito, e’ il “top”. Il risultato e’ che hanno le loro famiglie, il loro lavoro e la loro casa, amici con cui dividere il tempo relax, forse cosi funziona. L’esempio di aiutare chi, in quel momento, e’ in difficolta’, come famiglia aderimmo all’adozione a distanza, nella mia casa c’era un piatto di spaghetti “aglio olio e peperoncino” per tutti, loro fanno altrettanto, prego che lo “condiscano” con la preghiera, qui non sono stata “brava”, chiedo perdono a DIO per questo, prego con piu’ forza per questo, che il SIGNORE in questa pentecoste illumini menti e cuori sull’importanza della preghiera nelle famiglie, e’ il balsamo che lenisce tutte le differenze caratteriali, di abitudini e incomprensioni umane. Grazie. Ivana Barbonetti

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