Riflessioni di Papa Francesco

Non rinchiudiamo la nostra anima nella gabbia della legge

Profezia, memoria e speranza permettono allo Spirito di mantenere viva la Chiesa: durante l’omelia, nella Santa Messa del mattino, Papa Francesco ha invitato i fedeli presenti a fare un breve esame di coscienza chiedendosi “ho memoria dei doni del Signore? Sono capace di aprire il cuore ai profeti? Ho speranza nelle promesse di Dio?

È stato il Vangelo del giorno (Mc 12,1-12) a fornire al Santo Padre lo spunto per la propria riflessione: commentando la parabola dei vignaioli omicidi Bergoglio illustra come i vignaioli siano una allegoria dei maestri della legge, ovvero scribi e farisei, che all’epoca di Gesù avevano costruito un impianto giuridico che letteralmente incatenava lo Spirito, non permettendogli di agire liberamente.

È la trappola della casistica: quelli a cui si rivolge Gesù, con la parabola dei vignaioli omicidi sono i “dottori della legge, teologi che sempre vanno sulla via della casistica e non permettono la libertà dello Spirito Santo“. A questi “la memoria non interessa. La profezia: meglio che non vengano i profeti. E la speranza? Ma ognuno la vedrà“.

A questa gente Gesù, perché conosceva in se stesso la tentazione, rimprovera: ‘Voi girate mezzo mondo per avere un proselito e quando lo trovate, lo fate schiavo’. – ha dunque commentato il Vescovo di Roma – Questo popolo così organizzato, questa Chiesa così organizzata fa schiavi! E così si capisce come reagisce Paolo quando parla della schiavitù della legge e della libertà che ti dà la grazia. Un popolo è libero, una Chiesa è libera quando ha memoria, quando lascia posto ai profeti, quando non perde la speranza”.

La parabola dei vignaioli omicidi vuole dunque parlare a ogni cristiano e ci invita a domandarci se, anche noi, siamo come quei vignaioli lì: “io ho memoria delle meraviglie che il Signore ha fatto nella mia vita? Ho memoria dei doni del Signore? Io sono capace di aprire il cuore ai profeti, cioè a quello che mi dice ‘questo non va, devi andare di là; vai avanti, rischia’? – ha dunque chiesto Papa Francesco – Io sono aperto a quello o sono timoroso e preferisco chiudermi nella gabbia della legge? E alla fine: io ho speranza nelle promesse di Dio, come ha avuto nostro padre Abramo, che uscì dalla sua terra senza sapere dove andasse, soltanto perché sperava in Dio?

Ci farà bene farci queste tre domande“, come breve esame di coscienza, poiché se da una parte la vigna ben organizzata è l’immagine della Chiesa, e quindi la parabola si rivolge ai sacerdoti, dall’altra parte la vigna è anche immagine della nostra anima, di ciascun cristiano, che preferiamo molto spesso imbrigliare e proteggere innalzando pareti in modo che lo Spirito non possa giungere a renderla inquieta, come invece dovrebbe essere l’anima del cristiano.

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5 pensieri su “Non rinchiudiamo la nostra anima nella gabbia della legge

  1. Buenas Tardes, Su Santidad.

    Pienso :

    Los dones de Dios son un bien preciado; nunca deben ser olvidados, sino recordados, el mundo debe saber, debe conocer las maravillas de nuestro Creador. Nuestro Dios Padre Todopoderoso. Dios es real, como la vida misma. Dios es energía creadora y existencia necesaria como el Cosmos. Esa energía es la que nos mantiene vivos, a todos , sin distinción. Dios es una maravilla en sí mismo. Hermoso, muy hermoso; Dios no tiene maldad, es bondadoso; La maldad es horrorosa, el horror no existe en la divinidad.

    Saludos, desde España.

  2. ***GRAZIE!!***Ecco il mio ponte,quello sacro e aspettato,che chiamo Brigadoon ahah…per il quale non c’e’ niente da fare,se gli do un nome e’ sempre questo….perche’ e’ bello!Non mi adattero’ mai a dire blog,newsletter,perche’ queste parole non sono umanizzabili,come io tendo a fare con ogni cosa,e per questo mi farebbero da bloccatasti,del cuore…Oggi e’31 di maggio,sono 23 anni che sono venuta ad abitare qui.Oggi come allora,ho visto questa data,come segno di un aiuto immenso per me,e per i miei 2 cuccioli,di 3 e 6 anni.In cima a 4 rampe di scale(senza ascensore)li ho portati sulle spalle come per farli giocare…come ultima ciliegia dopo un mese di trasloco..sulle mie spalle(sic)Ora ci rido,ma ero piena di lividi in tutto il corpo,sembrava che qualcuno mi avesse malmenato…e i piedi!!..non volevano piu’ stare per terra.E’ passato!..Ma MARIA***Lei c’e’ sempre*se dico che mi sta vicina,minimizzo,minimizzo troppo. Mentre facevo il trasloco,mi sentivo la rondine che fa il nido per i piccoli,”sotto gli atrii della casa del Signore”Mi sentivo cosi’. E ascoltavo Cantalamessa che spiegava,come preparazione alla festa di Pentecoste,il “Veni Creator”…non lo dimentichero’ maiQuell’uomo,che DIO lo benedica,mi ha aiutato piu’ di un’agenzia di traslochi, enormemente,mentre salivo e risalivo queste scale.Poi,di durezze in durezze,si potrebbe dire,e invece NO!!Di grazia in grazia,una catena ininterotta di grazie..fin qui,mentre scrivo…con la gioia nel cuore*……………….
    DIO te ne riempia*Lo Spirito Santo il CREATORE,l’Altissimo Dono di DIO, Ti straricolmi**********************
    Isabella

  3. Santissimo Papa,

    sono peccatore, come tutti. Cuesti paroli mi hanno lasciato con una speranza in Dio e in la sua imagine, il huomo.

    Grazie, Papa Francesco.

    Carissimi Saluti di Austria

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