Riflessioni di Papa Francesco

Nuovo dormitorio per i senza tetto voluto da Papa Francesco

Da pochi giorni è attivo a Roma un nuovo dormitorio, destinato ai senzatetto, voluto da Papa Francesco a pochi passi dal Vaticano, in via dei Penitenzieri: il dormitorio è in grado di ospitare fino a 34 senza tetto e sorge in locali che godono della extraterritorialità, messi a disposizione dai Gesuiti, e che prima erano adibiti ad agenzia viaggi.

Inaugurato il 7 ottobre 2015, il dormitorio per senza tetto è stato finanziato con il denaro della Elemosineria Apostolica, con le entrate che derivano dalle benedizioni apostoliche che il Papa rilascia durante l’anno. L’orario di apertura del dormitorio è alle ore 6 pm e rimane aperto sino alle 7 pm; gli ospiti possono dormire sino alle 6.15 am, quando viene servita la prima colazione. Ogni ospite può pernottare per massimo 30 giorni, in modo da dare a tutti la possibilità di beneficiarne.

Non disponendo di cucina, il dormitorio non fornisce servizio di mensa per i poveri: gli ospiti che desiderassero ricevere il pranzo o la cena possono comunque fare riferimento alla vicina Casa Dono di Maria in Vaticano, altro ostello per i poveri voluto da San Giovanni Paolo II e ubicato in via Rattazzi, presso la stazione Termini, e a San Gregorio al Celio. Il dormitorio, voluto da Papa Francesco e chiamato Casa della Misericordia, completa dunque quello voluto da Giovanni Paolo II, che è destinato alle sole donne.

Entrambe le strutture sono gestite dalle suore di Madre Teresa: l’accettazione nella struttura avviene previo colloquio con le monache, le quali spiegano anche quali sono le regole della Casa, come orari di accesso al dormitorio, pulizia personale, sistemazione dell’ armadietto e del letto, pulizia in generale dei locali e riordino.

Per le docce, infine, gli ospiti potranno fare riferimento anche all’altro servizio offerto dall’Elemosineria Apostolica sotto i portici di San Pietro: a disposizione bagni, con docce e, una volta a settimana, servizi di barbiere gratuito.

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7 pensieri su “Nuovo dormitorio per i senza tetto voluto da Papa Francesco

  1. ottima iniziativa ma sono 6000 i senza tetto a Roma, vogliamo rivolgere un invito anche ai Diplomatici presso la Santa Sede perchè si attivino presso i loro paesi, molti senza tetto a Roma non sono Italiani

  2. Caro papa Francesco, se avessi conosciuto don Pierino Manfredi, saresti stato orgoglioso di un prete sempre con “la puzza addosso” Leggi cosa gli ha scritto la sua Comunitá. ? TESTIMONIANZA EVANGELICA DI UN POVERO PARROCO DI PALMA CAMPANIA

    “SE QUESTO E’ ESSERE CREDENTE IN CRISTO”

    1.Essere “Pastore di anime ed avere l’odore delle proprie pecore”: Pierino l’ha fatto.

    2.Dialogare con il proprio Vescovo nella carità e con spirito di obbedienza, ma anche con franchezza e fermezza quando la legge morale non è liberatrice e c’è da difendere il primato dell’uomo su di essa: Pierino l’ha fatto.

    3.Essere coerente tra l’annuncio del Vangelo predicato dall’altare ed il proprio stile di vita condotto per le case e le strade del paese: Pierino l’ha fatto.

    4.Liberare l’uomo da ogni forma di servilismo e di paura: economica, sociale, politica ma, soprattutto, morale e religiosa: Pierino l’ha fatto.

    5.Fare riappropriare il credente della Parola di Dio, educandolo ad ascoltare ed a manifestare ciò che lo Spirito Santo suggerisce ad ognuno nella lettura del Vangelo: Pierino l’ha fatto.

    6.Responsabilizzare il fedele nell’amministrazione dei sacramenti, rifiutandoli in caso di loro riduzione a pura cerimonia, o cedimento al consumismo: Pierino l’ha fatto.

    7.Non porre alcuna condizione nell’amministrare l’olio santo agli infermi, o distribuire Gesù eucaristico a chiunque, per significare che Dio, in qualsiasi momento, è soltanto misericordia verso tutti: Pierino l’ha fatto.

    8.Esortare i fedeli a non accorrere al Tempio per biascicarvi monotone preghiere, ma di preoccuparsi di trasformare anzitutto le proprie case in un luogo sacro di condivisione fraterna tra parenti ed amici: Pierino l’ha fatto.

    9.Ritirarsi, senza alcuna remora, dagli impegni ministeriali, al compimento del 75° anno di età, così come prescrivono le norme canoniche, a dimostrazione di non essere attaccato al potere, ma di essere semplicemente un servo non più utile a Dio ed ai fratelli in Cristo nel ministero parrocchiale: Pierino l’ha fatto.

    10.Anteporre le esigenze materiali e spirituali dei propri parrocchiani a quelle personali o familiari: Pierino l’ha fatto.

    11.Rimboccarsi le maniche tra i terremotati del Bellunese per liberare fattivamente le strade dalle macerie, piuttosto che, come prete ivi presente al momento della tragedia, limitarsi a pregare Dio di avere pietà degli sventurati: Pierino l’ha fatto.

    12.Preoccuparsi nel periodo del terremoto a Palma, perché fossero riparate prima le case della gente e poi i muri della chiesa di “Mater Dei”, per significare che il vero tempio di Dio è innanzitutto il corpo dell’uomo: Pierino l’ha fatto.

    13.Utilizzare la bicicletta come piccolo ma tangibile segno di condivisione dei molteplici disagi che gli operai incontrano sul posto di lavoro: Pierino l’ha fatto.

    14.Non avere la certezza di potersi preparare un piatto caldo a pranzo ed a cena, accontentandosi di consumare, eventualmente, gli avanzi dei giorni precedenti senza drammatizzare, in sintonia con quanti patiscono la fame nel mondo: Pierino l’ha fatto.

    15.Difendere il povero in nome della persona umana in quanto tale, senza allearsi con i potenti e svendere la propria ed altrui dignità con il ricorso al diabolico sistema delle raccomandazioni: Pierino l’ha fatto.

    16.Rispettare la natura e gustarla con equilibrio nei suoi elementi primordiali: acqua, aria, terra e fuoco, evitando ogni forma di inquinamento: Pierino l’ha fatto.

    17.Lottare per i diritti civili democraticamente votati, a dimostrazione che il problema non è quello di rendere felice Dio, ma di far vivere sereno l’uomo: Pierino l’ha fatto.

    18.Allestire nella parrocchia un angolo per una piccola falegnameria, una piccola tipografia e fondare anche una corale polifonica, sia per obbedire al comando di Dio di far fruttificare i propri talenti e sia, nei limiti del possibile, per venire incontro ai bisogni più spiccioli e quotidiani della gente, quando non si possono risolvere i problemi più grandi: Pierino l’ha fatto.

    19.Tenere sempre aperte le porte della canonica per la preoccupazione che qualche sventurato potesse aver bisogno anche di quel poco che si ha: Pierino l’ha fatto.

    20.Accettare come dono di Dio tutto quello che viene offerto dagli altri e servirsene come occasione per ricordare a se stessi i propri limiti, o come mezzo per far risplendere la bontà e la grandezza altrui: Pierino l’ha fatto.

    21.Assolvere i peccati degli altri ma, nello stesso tempo, chiedere anche perdono dei propri errori, per ricordare a se stessi che su questa terra non esistono da una parte solo innocenti e, dall’altra parte solo peccatori, ma tutti quanti siamo fragili creature, bisognosi gli uni degli altri, come pure della misericordia di Dio: Pierino l’ha fatto.

    22.Tramandare ai posteri, non solo con le parole e con l’esempio della propria vita, ma anche con la composizione di opuscoletti, la fede della piccola comunità pensante ed orante di appartenenza, a dimostrazione concreta della dignità regale, sacerdotale e profetica del Popolo di Dio: Pierino l’ha fatto.

    23.Non giudicare nessuno e cercare anche nelle persone più cattive quel poco di buono che sicuramente c’è in tutti: Pierino l’ha fatto.

    24.Non coltivare sogni carri eristici e rifiutare qualsiasi titolo onorifico, per la sincera convinzione che veramente il Maestro è uno solo, Gesù: Pierino l’ha fatto.

    25.Possedere lo stretto necessario per ogni capo di vestiario, in modo da garantire soltanto la decenza e vivere povero tra i poveri: Pierino l’ha fatto.

    26.Ospitare, senza nulla pretendere, gli extra-comunitari anche se di religione diversa da quella cristiana e spendere tutte le proprie energie fisiche per gli altri, fino al rischio della propria salute: Pierino l’ha fatto.

    27.Compiere opere di carità senza nulla togliere ai fedeli, ma provvedere solo con i propri risparmi, fino ad indebitarsi per i più bisognosi: Pierino l’ha fatto.

    28.Accettare la vecchiaia e le sofferenze o le umiliazioni ad essa connesse, con serenità e con la convinzione che quando un povero parroco ha fatto il proprio tempo fra gli uomini, si deve “ritirare sul monte” per dedicarsi esclusivamente alla preghiera verso Dio e verso la Madre celeste: Pierino l’ha fatto.

    29.Terminare la propria vita con lo stesso abbandono fiducioso di un figlio tra le braccia di Dio Padre, dopo averlo servito nelle persone più piccole: Pierino l’ha fatto.

    30.SE QUESTO E’ ESSERE CREDENTE IN CRISTO: PIERINO LO E’ STATO.

    La Comunità di Base “Mater Dei” di Palma Campania.

  3. Grande, questa è vera misericordia Dio ti protegga vero pastore mandato da Dio. Certo è che i nemici sono tanti, mai il male non può prevalere sul il bene.

  4. …è così che quella parte di umanità, resa il più delle volte invisibile, dall’egoismo del nostro mondo, riavrà quelle briciole di dignità che le spettano di diritto, almeno per un breve periodo…che le permetterà, però, di recuperare le forze, per impegnarsi, con più serenità, nella ricerca di una soluzione, non più a breve termine…e si spera che, questi esempi di generosità, vengano nel tempo imitati ovunque…e non solo a Roma. Purtroppo il lottare per vivere decorosamente, è diventata una realtà, molto più diffusa di quanto si possa, purtroppo, immaginare, …soprattutto nella terza età…E’ il giusto inizio per sottolineare, nell’anno della misericordia, che Dio è un Padre buono, che ama e si preoccupa di tutti i Suoi figli…E’ un piccolo seme d’amore…che, se viene imitato, darà vita a grandi alberi di carità fraterna…Grazie, caro Papa Francesco…

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