Riflessioni di Papa Francesco

Siamo “cattolici atei” se induriamo il cuore e non ascoltiamo il Signore

Bisogna ascoltare la parola di Dio per evitare che il cuore indurisca. E’ questo il succo dell’omelia che Papa Francesco ha tenuto stamattina a Casa Santa Marta. Il Papa ha sottolineato infatti che quando l’uomo si allontana da Dio e diventa sordo alla sua Parola, diventa allora un cattolico infedele. O peggio, “un cattolico ateo”.

Prendendo spunto dalla Prima Lettura, un passo tratto dal Libro del Profeta Geremia, Francesco ha affrontato una situazione che ormai è sempre più diffusa: l’allontanamento dei fedeli dalla Parola del Signore. “Quando noi non ci fermiamo per ascoltare la voce del Signore, finiamo per allontanarci, ci allontaniamo da Lui, gli voltiamo le spalle. E se non si ascolta la voce di Dio, si finisce per ascoltare altre voci”.

A forza di chiudere le orecchie si diventa sordi alla Parola di Dio. Cosa accade all’uomo quando diventa sordo dinanzi alle parole del Signore? Cosa accade quando una comunità chiude le orecchie e diventa sorda a ciò che dice il Signore? La risposta è semplice: cerca altre voci, altri signori, e finisce per idolatrare la mondanità e gli idoli che la società offre.

“Quando si prendono le distanze dal Signore – ha proseguito Bergoglio – il nostro cuore si indurisce e rimane chiuso. Si vive in un’atmosfera che non ci fa bene. E queste due cose – cioè non ascoltare la Parola di Dio e lasciare che il cuore indurisca sempre più – fanno perdere la fedeltà. Si perde il senso della fedeltà e diventiamo cattolici infedeli, pagani o, più brutto ancora, cattolici atei, perché non abbiamo più un riferimento di amore al Dio vivente. Non ascoltare e voltare le spalle ci porta su questa strada: la strada dell’infedeltà”.

“Questa fedeltà, come viene riempita?”, si è dunque chiesto Francesco. “Si riempie con la confusione, perché non si sa dove è Dio, dove non è, e lo si confonde con il diavolo”. Un atteggiamento paragonabile alla bestemmia, perché “se perdi la fedeltà alla fine bestemmi”. Guai, ha aggiunto il Papa, a quel popolo che dimentica lo stupore dato dal primo incontro con Cristo.

2 pensieri su “Siamo “cattolici atei” se induriamo il cuore e non ascoltiamo il Signore

  1. Buenos días. Su Santidad.

    Hoy quiero envirle toda mi fuerza interior de la que dispongo, que ya le digo yo que es mucha. Todo mi apoyo incondicional a su causa, que es la mía. Creo que debo decirle, que debemos, debe, y deben utilizar toda la compasión de la que dispongan para los seres humanos que no entienden, no conocen el gran amor Dios. No saben como llegar a Él. La compasión es necesaria cuando se está en posesión de la Verdad. Que Dios envíe luz a estas personas para que despierte y actuen como Dios Manda. Tengamos fe en el ser humano, en su capacidad para adaptarse y cambiar.
    Estoy traduciendo su libro La mia idea di arte, no lo encontré en español sólo italiano. Y creo que vamos por el mismo camino de pensamiento. Aunque usted desde una perspectiva religiosa y después el arte … y yo como profesional del arte .. primero una perspectiva artística y después religiosa. La matemáticas son como Dios, no fallan. El orden de Los factores no altera el producto. El resultado es el mismo.

    Tengamos fe. Buen día.

  2. Luigi Antognoni Str. Marscianese del Piano N°4 S. Angelo di Celle 06053 Deruta - PG - Cell. 347 - 8013718 ha detto:

    Santità, chiedo scusa per il disturbo ma avrei il desiderio di incontrarLa, sono un papà e nonno disperato, mia figlia Lucia è morta di Leucemia mieloide acuta lascia una bamina di nome Jolanda di sei anni. Non posso vivere con questo dolore atroce che ogni ora che passa mi distrugge.
    Mi Benedica perchè ho Peccato.

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