Riflessioni di Papa Francesco

Il Figlio di Dio è entrato in questo mondo come un homeless

Terminato il , Papa Francisco, proseguendo il proprio , si è recato nella parrocchia di San Patrizio dove ha tenuto un lì presenti assieme ai volontari pastorali: anche Gesù è nato senza una casa, ha sottolineato il Pontefice nel corso del proprio intervento, dicendo poi che non avere una casa è una ingiustizia che non si può giustificare.

L’incontro è avvenuto nella Chiesa di San Patrizio perché è presso l’ufficio pastorale adiacente che dal 1794 la Chiesa cattolica offre ospitalità a chi non ha una casa né cibo: il servizio, che all’epoca nacque per soddisfare le necessità degli immigrati irlandesi che erano venuti a lavorare nella costruzione degli edifici federali, è poi rimasto attivo sino ai giorni nostri e serve oggi circa 300 ospiti, disabili o indigenti, che quotidianamente si recano a mangiare presso la Catholic Charities.

Durante il proprio intervento, il Papa ha sottolineato come “il Figlio di Dio è entrato in questo mondo come un homeless. Il Figlio di Dio ha saputo che cos’è cominciare la vita senza un tetto“. Questo è un qualcosa che scuote le coscienze di molti così come sicuramente scosse quella di Giuseppe, che senza ombra di dubbio si domandò : “Come? Il Figlio di Dio non ha un tetto per vivere? Perché siamo senza casa? Perché siamo senza un tetto?

Queste, ha fatto notare il Santo Padre “Sono domande che molti di voi possono farsi ogni giorno, e ve le fate“.

Voglio essere molto chiaro – ha quindi incalzato Bergoglio – non c’è nessun motivo, nessun tipo di giustificazione sociale, morale, o di altro genere per accettare la mancanza di abitazione. Sono situazioni ingiuste, ma sappiamo che Dio le sta soffrendo insieme con noi, le sta vivendo al nostro fianco. Non ci lascia soli“. Da qui la richiesta del Pontefice, rivolta alla società civile, di cercare le cause che sono all’origine della mancanza di un tetto.

Al termine della cerimonia, il Santo Padre si è fermato a mangiare in mensa con i senza tetto e i volontari dell’ufficio pastorale, con menú a base di pollo teriyaki accompagnato insalata noodle asiatici con fagiolini.

Successivamente Bergoglio si è trasferito a New York, dove ha celebrato i

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4 pensieri su “Il Figlio di Dio è entrato in questo mondo come un homeless

  1. In Italia ci sono molte doppie case, alcune chiuse da anni, altre abitanti solo nel periodo estivo, Roma e’ piena di doppie triple case, proprietari dell’iterland, a disposizione—-creando un mercato speculativo perche’ la domanda supera l’offerta, o dove stanze vengono affittate a €600 in nero.
    L’egoismo porta a agire cosi e non voler vedere la famiglia che vive in strada. Prego che le “ricche” suore aprano le porte dei loro “palazzi”,
    come chiese anche il Santo Padre Francesco, ho visto palazzine semivuote, con poche decine di suore, DIO abbia misericordia di loro e le illumini.—Ivana Barbonetti.

  2. La mia úmile opinione: dobbiamo lavorare sula EDUCAZIONE, obligatoria, libera, úguale e (gratuita per tutti coloro che hanno bisogno).
    La Umanitá tutta, educata, porta a la ugualianza, la caritá, la solidarietá, il benessere, al miglioramento paulatino di tutto.
    Ë vero, “che prima di avere un figlio, dobbiamo educarci 20 anni prima”, per quello e neccessario incomingiare oggi.
    A che servono y Governi, se non possono risolvere questa semplicitá.
    DIO é uno solo per tutti, credenti e non credenti, LA TERRA é una sola, SIAMO TUTTI FRATELLI figli di un solo DÍO. Allora perche tanto EGOÍSMO.

    1. Aldo grazie per questo tuo commento, lo condivido e anch’io ne feci tanta riflessione e tante domande.–GUARDANDO attentamente, per avere risposte, scopersi che la maggior parte degli umani pur dichiarando questi sani comportamenti, NON LI ATTUAVA, lo pretendeva e pretende dagli altri, per questo siamo in “queste” CONDIZIONI.—Prima di ogni cosa mi sono analizzata se anch’io ero cosi, ho corretto dove ho visto che sbagliavo, ho cercato di aiutare gli altri, mi sono creata tanti nemici, ma sono nemici del vangelo allora non me ne curo, lavoro molto su me stessa pregando, studiando il vangelo con persone preparate, vivo nel mondo per conoscerlo, mi “IMMERGO” nell’umanita’ per conoscerla e aiutarla a migliorarsi, confrontandomi miglioro me stessa e spero in una societa’ PIU’ SANA, ma mi “IMMERGO PER CONOSCERE NO GIUDICARE.—-Ivana Barbonetti.

  3. Purtroppo se in questo mondo si divide tra chi ha troppo e chi nulla,la colpa e di chi comanda i popoli,e pensono solo al io.Non conoscono Dio perché se lo conoscessero nessuno sarebbe senza casa,e tutti potremmo avere, senza nulla mancare del necessario.

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