Riflessioni di Papa Francesco

Lasciamoci commuovere dalla bontà di Dio

La tenerezza di Dio è stata al centro di questi primi mesi di pontificato di Papa Francesco e anche nel messaggio , come nella messa di inaugurazione del pontificato, il Pontefice ha ribadito che non dobbiamo avere paura della tenerezza di Dio.

L’invito di Bergoglio è rivolto a ogni uomo che deve permettere che il suo cuore venga riscaldato “dalla tenerezza di Dio“: Dio ci carezza con mani che “non fanno ferite” poichè “le carezze di Dio ci danno pace e forza“.

Ogni persona ha dunque bisogno di queste carezze per commuoversi: uno dei grandi limiti che sperimentiamo nella società moderna è l’incapacità di commuoversi. E’ come se nulla toccasse più il nostro cuore che diventa quindi anestetizzato, incapace di provare veri sentimenti.

Lasciamo che il nostro cuore si commuova: non abbiamo paura di questo” ripete invece Papa Francesco in questo giorno di Natale 2013 “Non abbiamo paura che il nostro cuore si commuova! Abbiamo bisogno che il nostro cuore si commuova“.

Per questo Bergoglio ha voluto pensare nel messaggio di Natale 2013 “ai bambini che sono le vittime più fragili delle guerre” accomunati “agli anziani, alle donne maltrattate, ai malati“, tutti vittime inermi dei tanti conflitti tra i quali il più lacerante è quello in Siria dove neppure viene garantito l’accesso agli aiuti umanitari.

Ma a fianco alla Siria, Papa Francesco ha ricordato gli altri scenari di guerra spesso dimenticati, nei quali oltre la guerra stessa troviamo spesso la miseria e nei quali a soffrire sono milioni di persone senza cibo, senza acqua e senza casa come avviene nella Repubblica Centro Africana o nel sud-Sudan piuttosto che nella Nigeria.

Tu, Principe della pace, converti ovunque il cuore dei violenti – ha pregato il Pontefice – perché depongano le armi e si intraprenda la via del dialogo“.

Queste guerre aprono le porte a un secondo aspetto, quello dei profughi e dei migranti che diventano facile preda per i mercanti di morte ovvero “di quanti sono coinvolti nella tratta di esseri umani” i quali non si rendono conto “della gravità di tale delitto contro l’umanità“.

Ma tutto questo che sembra talvolta tanto lontano, in verità è solo un altro volto della “cupidigia e l’avidità degli uomini” che sfruttano “in modo indiscriminato” il pianeta sul quale viviamo sia in termini di rispetto dell’ambiente che di rispetto degli altri uomini con i quali si condivide quell’ambiente.

Lasciamoci commuovere dalla bontà di Dio” termina quindi Papa Francesco poiché solo così potremo infine costruire la vera pace “ogni giorno, nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nelle nostre città e nazioni, nel mondo intero“.

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5 pensieri su “Lasciamoci commuovere dalla bontà di Dio

  1. Spesso noi non siamo teneri con Dio, perchè contiamo solo sulle nostre forze, però, se Lui ci guida noi possiamo provare ad essere teneri come il burro che si scioglie al calore de fuoco del Suo amore invisibile ma efficacissimo.

  2. Spesso noi non siamo teneri con Dio, perchè contiamo solo sulle nostre forze, però, se Lui ci guida noi possiamo provare ad essere teneri come il burro che si scioglie al calore de fuoco.

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