Riflessioni di Papa Francesco

Non c’è testimonianza senza una vita coerente!

Tutto passa, solo Dio resta“: nel giorno in cui la Chiesa Universale e la Chiesa di Roma in particolare ricordano i Santi Apostoli Pietro e Paolo, Papa Francesco ha centrato la propria omelia sulla vita della Chiesa, che, nonostante le tante prove alle quali è stata sottoposta nell’arco degli anni vive, forte nella fede in Cristo.

Questo è possibile poiché “la Chiesa non è dei Papi, dei vescovi, dei preti e neppure dei fedeli, è soltanto di Cristo. – ha spiegato il Santo Padre – Solo chi vive in Cristo promuove e difende la Chiesa con la santità della vita, sull’esempio di Pietro e di Paolo“.

E di questo ne abbiamo la prova proprio osservando la storia: da duemila anni fa ad oggi, “sono passati regni, popoli, culture, nazioni, ideologie, potenze, ma la Chiesa, fondata su Cristo, nonostante i molti nostri peccati e le tante tempeste, rimane fedele al deposito della fede nel servizio“.

I credenti nel nome di Cristo hanno risuscitato i morti; hanno guarito gli infermi; hanno amato i loro persecutori – ha spiegato il Pontefice – hanno dimostrato che non esiste una forza in grado di sconfiggere chi possiede la forza della fede!

Il giorno di oggi, dunque, è un richiamo alla testimonianza: “una Chiesa o un cristiano senza testimonianza è sterile; un morto che pensa di essere vivo; un albero secco che non dà frutto; un pozzo arido che non dà acqua! – ha dunque spiegato Bergoglio ai nuovi Arcivescovi metropoliti che proprio oggi hanno ricevuto il pallio – La Chiesa ha vinto il male grazie alla testimonianza coraggiosa, concreta e umile dei suoi figli. Ha vinto il male grazie alla proclamazione convinta di Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente», e alla promessa eterna di Gesù».

Diceva san Francesco: predicate sempre il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole! (cfr Fonti Francescane, 43). – ha dunque concluso Papa Francesco ricordando agli arcivescovi, vescovi e a tutti i sacerdoti che “non c’è testimonianza senza una vita coerente! Oggi non c’è tanto bisogno di maestri, ma di testimoni coraggiosi, convinti e convincenti; testimoni che non si vergognano del Nome di Cristo e della sua Croce né di fronte ai leoni ruggenti né davanti alle potenze di questo mondo”.

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7 pensieri su “Non c’è testimonianza senza una vita coerente!

  1. Il mese scorso ho chiesto ad un amico teologo:
    è possibile che le domande che ci facciamo in un periodo trovano la risposta nelle letture della messa domenicale?
    e lui mi ha risposto:
    dovrebbe essere così, perché nella Bibbia ci sono le risposte a tutte le nostre domande.

    I miei amici politicizzati puntano molto sull’informazione, non che confondo la politica con il cristianesimo, ma ho sempre trovato irrazionale il fatto che la diffusione delle informazioni migliori il mondo.

    Però mi sono chiesto per 20 anni: perché le informazioni (cristiane e non cristiane) che diffondo sono + ascoltate delle informazioni che diffondono?

    fino a quando ho capito che testimoniare è importante, ma il carisma dei cristiano dà forza alla loro testiomonianza e, come dice Lei Santo Padre, la corenza dei cristiani dà forza alla loro testimonianza.

    Quello che Lei dice sulla coerenza cristiana è la conferma a quanto avevo capito di recente per mezzo dello Spirito Santo.

    Grazie Santo Padre!

    Il Signore La Benedica Sempre!

  2. COLLABORIAMO TUTTI, PER DARE +++ VALORE ALLA VITA, FAMIGLIA, FIGLI, FUTURO, CON +++ BASIII E RADICIII
    SOLO LE BASIII E RAICIII, POSSONO E DEVONO, RICOSTRUIRE UN FUTURO NUOVO, HA QUESTI: BAMBINI, GIOVANI, COPPIE!!!
    LE BASIII CANCELLERANNO TUTTE LE MALATTIE, TRAGEDIE, VIOLENZA, MORTE BIANCA, STRADALI, PEDOFILIA, OMOFOBIA, GAY, BULLISMO, GENETICA, ECC.

  3. Ho veramente imparato dalla vita che una sola cosa è necessaria, LA FEDE, ma che sia una fede che scaturisce dal cuore, non solamente dal cervello. Stamattina mi trovavo in ospedale per fare le analisi per prossima ospedalizzazione. Ho fatto un incontro a dir poco MERAVIGLIOSO. C’era un uomo, ancora giovane, su di una sedia a rotelle e stava osservando la medaglietta di San Benedetto che porto al collo. Gli ho chiesto se lo conoscesse e mi disse che lui era nato in un paesino molto vicino a Norcia. La cosa che mi ha toccato il cuore sono state queste parole: ” Lei deve sapere che sta parlando con un MIRACOLATO “.
    Infatti, quel signore, dopo un brutto incidente, non aveva alcuna speranza di guarigione. Fu così che decise di andare al Santuario di Lourdes, mi disse anche che Padre Pio era sempre accanto a lui. Ma la cosa più stupefacente ancora…è quella foto che lui stesso scattò dinnanzi Alla Santissima Vergine! E me l’ha mostrata. Caro Papa Francesco, si vede chiaramente un lampo di luce intensa di fronte alla Statua, e più in alto, come in una nuvola….il volto di Maria Santissima con accanto Padre Pio.
    La luce che quell’uomo aveva dentro gli occhi era di una tale serenità che non posso descrivere. Mi ha persino donato un’immagine della Madonnina….che peraltro io so molto bene che mi segue sempre, in tempi e circostanze diverse. Oggi mi sento davvero FELICE! Buona sera Papa Francesco, a presto! Tua fedele affezionatissima.

  4. DIO TI BENEDICA SANTO PADRE FRANCESCO, per il comportamento incoerente agli insegnamenti cristiani mi allontanai dalla chiesa a 18 anni, pensai; se questi sono i cristiani, questo insegnamento non e’ valido, 1+1=2….io con il mio comportamento coerente a una vita sana e rispettosa del prossimo,a quanto la mia giovane eta’ mi consentiva, sono stata un elemento di disturbo da attaccare sia in famiglia che vivere nel sociale, poche persone apprezzarono questi doni che DIO mi aveva fatto. Una guerra continua con tutti e tutto non capendo perche’? postulavo rispetto etica senso del dovere cercando di viverlo e cercandolo negli altri umani sicura che lo avessero, perche’ non lo tiravano fuori? questo credevo cercando e studiando altre religioni e filosofie, anche in questo sano spirito di ricerca venni criticata dai parenti, non sa’ cosa vuole e’ confusa…..Proprio lo studio mi ha portata a “studiare” GESU’, a capire che i cristiani lo rappresentavano male, LUI E’ come il mio cuore lo cercava, da questo mi impegno nella preghiera,studio del vangelo per comprendere come GESU’ vuole che lo viva. Per non deludermi dei gruppi operanti all’interno delle chiese, mi sono ritagliata l’apostolato mediante il dialogo, donare segnalibro con massime e in risposta la preghiera per ottenere non solo sperare, opero con i giovani,sono il futuro di questo pianeta, 3 giorni fa’ dialogando con 2 studentesse al 5 artistico mi sono sentita dire le motivazioni del loro non avere a che fare con la chiesa, le stesse che allontanarono me 50 anni fa’!!! l’incoerenza dei cristiani convinti che stanno “facendo bene, solo loro sono nella verita’”, non si mettono in discussione e hanno compassione di te che lo fai!!!!!ARROGANZA? PREPOTENZA? fate voi, l’unica cosa certa e’ che se la chiesa resiste e’ perche’ la guida GESU’, anche se non lo vediamo, C’E’…allora continuo a camminare controcorrente alternando momenti di pace a momenti di rabbia a quanto sono costretta a vivere, fidando in LUI,INVOCANDO LA SUA MANO SU DI ME. Grazie. Ivana Barbonetti.

    1. Tutto ciò rientra nella “normalità” del vissuto e relativi riscontri d’incoerenza, che inducono allo scetticismo. Ma il problema diventa più grave quando si è direttamente lesi da tale incoerenza, impastata d’egoismi che inducono al più accanito egoismo ed isolamento per il godimento d’INGIUSTI profitti personali.
      Le vie di rapporti di favore e di percorsi di privilegio fanno il resto.
      Ti trovi di fronte ad una CASTA, con tutti i suoi gradi di “carriera”, legati anche ai poteri locali, che di cristiano non ha proprio nulla, ma è semplicemente un insulto al cristianesimo.
      Purtroppo è così e non si trova il modo per correggerne le aberrazioni, perché ogni “territorio” sembra intoccabile nella propria “autonomia”.
      Invece la CHIESA è una e unita (dovrebbe!!) e, nel proprio ambito, chi n’è a capo dovrebbe intervenire per correggerne le distorsioni, come e più che in qualsiasi sana istituzione.

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