Riflessioni di Papa Francesco

Non serve portare la croce come una medaglia se non si sente il Signore

La riflessione mattutina di Papa Francesca del giovedì 16 gennaio 2014, che oggi rileggiamo, è stata un lungo e complesso esame di coscienza focalizzato sugli “scandali nella Chiesa“: il Pontefice ha cercato di andare, nel corso dell’omelia, dritto alla radice di questi tanti scandali che hanno fatto tanto male alla Chiesa tutta.

Questi trovano il loro fondamento, secondo Bergoglio, in una mancanza di legame tra quelle persone che hanno commesso gli stessi e Dio: queste persone, riconosce il Pontefice, “avevano una posizione nella Chiesa, una posizione di potere, anche di comodità” ma “la parola di Dio era rara in quegli uomini, in quelle donne“. 

Non serve a nulla portare la croce come se fosse una medaglia, ha quindi continuato Papa Francesco, se non ho “un rapporto vivo con Dio e con la parola di Dio” perché altrimenti si finisce per trasformare in “un pasto avvelenato” per il Popolo di Dio quello che invece è “pane della vita“.

L’esame di coscienza non nasce dal nulla ma dalle letture del giorno che vedono il Popolo di Dio affidarsi a una classe di sacerdoti che aveva perso “il rapporto vivo con Dio e con la Parola di Dio” tanto che usavano l’arca come se quella basasse a sostituire il rapporto con Dio che avevano perduto, quasi come fosse un qualcosa di magico.

Così, proprio le scritture ci mostrano, ha continuato il Vescovo di Roma come anche nel passato “lo scandalo è venuto: tutta una decadenza del popolo di Dio, fino alla debolezza, alla corruzione dei sacerdoti“, fatti questi che portano alla memoria i recenti avvenimenti e che inducono il Pontefice ad affermare che quei sacerdoti che hanno causato così tanto male alla Chiesa si sono rivelati dei nemici del Popolo e del Signore.

Dobbiamo dunque riflettere su “come è il nostro rapporto con Dio, con la parola di Dio“. Ha quindi chiesto Papa Francesco “È un rapporto formale, è un rapporto lontano? La parola di Dio entra nel nostro cuore, cambia il nostro cuore, ha questo potere o no?

Bisogna mantenere sempre ben saldo il rapporto con il Signore poiché le sconfitte giungono quando il cristiano, sia esso laico o consacrato, “non sente il Signore, non cerca il Signore, non si lascia cercare dal Signore“.

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20 pensieri su “Non serve portare la croce come una medaglia se non si sente il Signore

  1. En cuanto a los escàndalos de la iglesia, podria decirse que si tomàramos como ejemplo la paràbola de Jesùs, en la cuàl, frente a la pregunta, de si era licito pagar el tributo, èl mirando la moneda y la imagen impresa responde, “Dad a Dios lo que es de Dios, y al Cèsar lo que es del Cèsar”. Los sacerdotes que son envueltos en escàndalos pedòfilos deberian, ser juzgados por la justicia, del pais donde se cometiò el hecho, y pagar la pena correspondiente. Espiritualmente llegarà el dia que tambièn se encontraràn con la justicia divina. Jesùs nos enseno a respetar las leyes de los hombres y esta claro que no es escondièndose de la justicia de este mundo que la gravedad de los hechos pasarà inoservada. El vino como hombre y viviò como hombre para darnos el mas claro ejemplo de como comportarnos.

  2. Papa Francesco,se Lei sapesse il profondo e straziante dolore che sente il mio cuore di fronte agli scandali della Nostra Santa Chiesa,chiedo perdono oer loro,sono una peccatrice ,ma ho sempre avuto tanta ammirazione per i nostr rappresentanti,i Sacerdoti..tanta fede!!!confesso che ci sono notizie che mi fanno piangere,mi hanno deliso,addolorato;forse sono sempre stata un tanto ingenua,ho creduto sempre nei Ministrinei nostri sacerdote come esseri Santi,adesso sento tristeza,vado in Chiesa, prego per loro per noi poveri peccatori!!!( chissa’, forse sono la peggiore di tutti …) .Perdono,ma sono stati colpi inmensamente forti per l’ anima,che Dio abbia pieta’ di noi.Per Lei tutto il nostro amore,,la luce,LA FORZA,dura e’ la Sua battaglia. Umilmente grazie!!!!Preghiere per Lei,un’ italiana in Argentina,l’ umanita tutta lo ama ed ammira,Forza!!!!!abbraccio.Lucia.

  3. Caro padre,Dio ti dovrà dare tanta forza per poter portare l’amore in una marea di uomini e donne che dalla loro supponenza credono di amare Gesù.Dall’alto della loro supponenza non si vogliono chiedere come mai il popolo è sempre più distante dalle forme di fede assembleare, e così i giovani che come tali avrebbero ora bisogno di una guida sincera , da un amico vero che li aiuti a superare le sfide della vita stessa.Dio è con te. ciao

  4. Il Santo Padre arriva sempre al cuore, non solo gli uomini di Dio debbono adeguarsi, anche noi dobbiamo trovare il coraggio di vivere la nostra fede e di sconfiggere i pensieri contrari alla misericordia. È duro superare sentimenti improntati al rancore.

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