Riflessioni di Papa Francesco

Gesù era un pastore che parlava la lingua del suo popolo

A me chi piace seguire?” È stata questa la domanda che Papa Francesco ha rivolto ai partecipanti alla Santa Messa in Casa Santa Marta di oggi, giovedì 26 giugno 2014.

Come sempre la riflessione del mattino di Papa Francesco ha preso spunto dalle Letture del giorno, in particolare dal Vangelo (Mt 7, 21-29): la folla seguiva Gesù perche “era un pastore!” ha detto il Santo Padre.

Gesù, infatti, era “parlava la lingua del suo popolo – ha quindi aggiunto il Vescovo di Roma – un pastore che si faceva capire, diceva la verità, le cose di Dio“. Non solo, nel suo essere pastore Gesù “non negoziava mai le cose di Dio“, non faceva dei contrasti tra i comandamenti per vedere quello che era più importante ma li univa tra di loro, creando armonia. E soprattutto, aggiunge Bergoglio, Gesù parlava delle cose di Dio “in tal modo che il popolo amava le cose di Dio. Per questo lo seguiva“.

Gesù non era come gli altri predicatori che in quel tempo parlavano alla gente: Gesù non era come i farisei, definiti dal Pontefice “casistici moralisti” ovvero che facevano della religione un insieme infinito di comandamenti; Gesù non era neppure come i sadducei, uomini di potere “che facevano gli affari politici con i potenti” includendo in questi affari anche le cose di Dio come se potessero contrattarsi; Gesù non era neppure “un guerrigliero che cercava la liberazione politica del suo popolo” come gli zeloti che invocavano una rivolta armata contro Roma; e Gesù non era, infine, “un contemplativo del monastero” come gli Esseni, monaci consacrati a Dio, ma lontani dal popolo.

Questi quattro gruppi di persone vengono portati ad esempio dal Pontefice per spiegare gli errori nei quali si può cadere nel momento in cui si perde la “autorità“: Gesù “insegnava loro come uno che aveva autorità, non come i loro scribi” usando parole che “davano stupore al loro cuore: lo stupore di trovare qualcosa di buono, grande“.

Gesù si avvicinava al popolo; Gesù capiva le difficoltà del popolo; Gesù guariva il cuore del popolo; – ha quindi commentato il Pontefice – Gesù non aveva vergogna di parlare con i peccatori, andava a trovarli; Gesù sentiva gioia, gli faceva piacere andare con il suo popolo” e come Gesù stesso dice nel Vangelo di Giovanni “Io sono il buon pastore. Le pecorelle sentono la mia voce e mi seguono“.

La domanda con la quale ha dunque concluso la propria riflessione Papa Francesco è stata “a me chi piace seguire?” Il mio cuore si riscalda quando sento le parole del Signore o mi lascio influenzare dai tanti altri predicatori di ideologie, presenti ai tempi di Gesù come ai nostri?

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7 pensieri su “Gesù era un pastore che parlava la lingua del suo popolo

  1. SE GUARDIAMO LE VARIE IDEOLOGIE COMPRESO QUELLE PIU’ UMANAMENTE GIUSTE NON CI RIEMPIONO DI GIUSTIZIA QUANTO LA VIA INDICATA DA CRISTO SALVATORE…: JESU’ E’ SPERANZA DI SALVEZZA E REDENZIONE…!!!!-JESU’ E’ GIA’ DENTRO ALLE IDEOLOGIE UMANAMENTE GIUSTE- …PERCHE’ LUI E’ IL DEISEDRIO MERAVIGLIOSO DI DIO DI AMORE E PACE PER UOMINI…NEL MONDO…ED E’ VENUTO PER QUESTO…E PUO’ TORNARE NEL NOSTRO SPIRITO D’AMORE…SE SARA’ FORTE E CONVINTO !!

  2. GESU’ E’ ” IL BUON PASTORE” MA IO MI RAMMARICO PERCHE’ TROPPE PERSONE SIA CRISTIANE CHE DI ALTRE FEDI IN DIO PADRE E CREATORE DEL MONDO , NON ACETTANO IL SIGNIFICATO DI GESU’ ALTRUISTA E VIVONO DI “PARTITI PRESI” PUR AVENDO ANCHE LORO GRANDI SENTIMENTI DI AMORE COME DIO VUOLE MA LI PRECLUDONO SOLO AD ALCUNI SECONDO DEI LORO CRISTERI E IO MI CHIEDO: COSA LI SPAVENTA?…GESU’ NON HA MAI TOLTO IL SIGNIFICATO A NESSUNA PERSONA SCETA DA DIO E PROFETA, SANTO O MARTIRE O GIUSTA PERSONA, O OSSERVANZA RELIGIOSA MA ANZI NE HA ESALTATA O PRECEDUTA L’ IMPORTANZA DAVINTI A DIO E AI POPOLI DELLA TERRA. INFATTI GESU’ NON HA MAI DETTO CHE LE REGOLE RELIGIOSE CHE VIE ERANO A QUEI TEMPI IN CUI E’ VISSUTO NEL NOSTRO MONDO SULLA TERRA FOSSERO SBAGLIATE O DA ABOLIRE O DA TRALASCIARE DANDOGLI POCA IMPORTANZA, ESSO HA “SOLTANTO” VISSUTO: -UNA PARTICOLARISSIMA STORIA DI VITA E MORTE E SALVEZZA IN DIO ….PER LA SPERANZA E IL PERDONO DEI PECCATI….- NON CERTO PER FINGERE CHE CHI PERSEGUITA ED AGISCE PER IL MALE VENGA SSOLTO FINGENDO CHE SIA BUONO E MERITEVOLE DI DIO MENTRE CERCA DI CONTRASTARLO PER PRINCI’PIO..!!!, GESU’ HA RIVOLTO LA PITA’ AI PECCATORI , NON AI NEMICI DI DIO, HA CERCATO LE PECORELLE SMARRITE PER RIPORTARLE ADIO : IL DONO PIU’ BELLO RIVOLTO A DIO E IL PIU’ BELLO PER GLI ESSERI UMANI.

  3. Gesù e’ l’unico vero verbo incarnato, e chi segue le sue vie non rimane deluso perche’ i suoi insegnamenti sono acqua viva per il suo popolo. Impegniamoci a portare frutti gioiosi in questa vita,per poi godere della felicita’ senza fine che spetta a coloro che vivono secondo i veri principi cristiani. Un caro saluto Santo Padre.

  4. A me piace seguire Gesù “il buon Pastore” che conduce le sue pecore al buon ovile,quello della sua Chiesa,la chiesa di San Pietro.Lui è la sola porta non esistono altre.Tutte le altre porte umane sono costituite da mercenari che quando questi custodi delle pecore,vedono il lupo scappano,e non importa la fine catastrofica che fanno le pecore.Invece a Gesù importa tantissimo la vita per le pecore.Per la salvezza delle pecore espone la sua alla morte e alla morte di croce. Io son il Buon Pastore dice Gesù:conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me,così come il Padre conosce me,ed io il Padre,e do la mia vita per le pecore.Vergine sapiente,madre del buon pastore,suscita Santi Pastori per il bene della Chiesa Universale e grazie del Vescovo di Roma sua Santità.

  5. A TE si può dire Signore Ti Amo per sempre,senza la paura che può finire.Tu hai Amore Inesauribile,ed io il bisogno inesauribili di godermi il Tuo amore per me.

  6. .PAPA FRANCESCO, PARLI DELLA FAMIGLIA ,CHE DEVONO AMARSI, RISPETTARSI, MI CHIEDO Perché PROPRIO LA CHIESA NON ACCETTA LA RICONGIUNZIONE FAMIGLIARE.

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