Sempre più persone esprimo l’esigenza di contattare Papa Francesco per affidargli le proprie preoccupazioni e chiedergli di pregare per loro: chi affida al Pontefice il racconto della propria vita, chi chiede un consiglio al Papa, chi desidera raccontargli i propri drammi personali, chi invece vede nella saggezza del Vescovo di Roma un’ancora di salvataggio che gli permette di non perdersi del tutto, chi invia una poesia o un sciarpa o un qualsiasi oggetto con affetto, come lo si consegnerebbe al vicino di casa.
Ormai moltissime persone scrivono ogni giorno a Papa Francesco a quell’indirizzo così semplice da ricordare, così familiare che sembra essere quello di un amico che è lì da sempre che aspetta, pronto a dare conforto.
Non tutti sanno però che l’Ufficio Corrispondenza di Papa Francesco, che riceve tutta questa moltitudine di lettere è composto da appena quattro persone: a capo vi è mons. Giuliano Gallorini aiutato da due signore laiche e suor Anna che devono gestire e rispondere a corrispondenza che giunge in tutte le lingue del mondo.
Si tratta di un lavoro molto complesso per un così piccolo gruppo ma che viene svolto in maniera minuziosa ogni giorno: sarebbe infatti impossibile per Papa Francesco leggere e rispondere personalmente a migliaia e migliaia di lettere.
La prima attività, spiega proprio mons. Gallorini è smistare le lettere in base alla lingua, poi le buste vengono aperte e ne viene letto il contenuto. Viene risposta ad ogni lettera ricevuta mentre i casi più complessi, i casi di coscienza vengono direttamente affidati ai segretari del Pontefice affinché sia Papa Francesco stesso a rispondere, o meglio a dare delle indicazioni su come rispondere.
Non tutte le lettere inviate al Pontefice, dunque, vengono lette personalmente da Papa Francesco ma il suo Ufficio Corrispondenza si fa carico di condividere la sofferenza di ogni persona che scrive a Bergoglio e di rispondere con lo stile e con le parole del Pontefice, sottoponendo a questi i casi più gravi.
Come scrivere a Papa Francesco
Per tutti coloro che volessero scrivere al Pontefice, l’indirizzo postale di Papa Francesco:
Sua Santità Francesco, Casa Santa Marta, 00120 Città del Vaticano
Papa Francesco non possiede un indirizzo email pubblico, pertanto se si desidera scrivergli é necessario farlo via posta tradizionale all’indirizzo sopra riportato.
Come partecipare a una udienza pubblica di Papa Francesco
Per incontrare il Papa partecipando a una udienza pubblica del Pontefice sono necessari dei biglietti che sono gratuiti e che vengono rilasciati dalla Prefettura della Casa Pontificia.
Per richiedere i biglietti possiamo
- 1) inviare un fax al numero +39 06 698 858 63, indicando l’udienza alla quale si intende partecipare e il numero dei partecipanti utilizzando questo sito;
- 2) richiedere i biglietti via posta ordinaria – utilizzando sempre lo stesso modulo sopra riportato e indicando i dati sopra evidenziati – scrivendo alla Prefettura della Casa Pontificia, 00120 Città del Vaticano.
Per ulteriori informazioni, potete contattare la Prefettura della Casa Pontificia telefonando ai numeri +39 06 698 848 76, +39 06 698 831 14, +39 06 698 832 73 dalle ore 9 alle ore 13.
I biglietti, infine, saranno consegnati ai richiedenti nell’apposito Ufficio che troveremo dentro al Portone di Bronzo ubicato nel colonnato di destra in Piazza San Pietro.
Come ricevere la benedizione di Papa Francesco
Per ricevere la benedizione speciale di Papa Francesco si deve utilizzare questo sito seguendo tutte le procedure indicate impostando il tipo di pergamena, i vostri dati personali, i dati da inserire nella pergamena e infine facendo una piccola donazione.
La benedizione può essere richiesta per i seguenti sacramenti ed occasioni speciali: Battesimo, Prima Comunione, Cresima; Matrimonio; Consacrazione Secolare; Professione Religiosa; Ordinazione Diacono permanente; Ordinazione Presbiterale; Benedizione di Matrimonio o di Professione Religiosa; Benedizione di Compleanno; Benedizione di Persona singola cattolica o famiglia. Alcune benedizioni necessitano del nulla osta del parroco, pertanto é consigliabile richiedere informazioni in merito al vostro parroco prima di inviare la richiesta al Papa. Va detto infine che la benedizione é gratuita ma vi é un costo da sostenere per la pergamena. La benedizione é disponibile in 6 lingue differenti.
Siamo convinti che Dio abbia creato solo la nostra religione ma la nostra visione delle cose é limitata ed in un certo senso, visto quello che poi ci porta a pensare, dire e fare, é una visione folle che ci porta a vedere tutto quello che non ha a che fare con la nostra religione come qualcosa di malefico creato da Satana che vuole la distruzione della nostra religione e di Dio ma cosí non é!
Dio ha creato tutte le religioni e tutti gli dei che sono a capo di queste religioni, ha creato tutte le credenze compreso il non credere in nulla come fa l’ateo.
Dio ha un suo piano ben preciso, un suo disegno particolare che solo chi é capace di vedere Dio puó vedere.
Se non riesci a vedere il disegno di Dio in cui lui é creatore di tutto ció che esiste e quindi creatore di tutti gli dei e di tutte le loro religioni e continui a credere che tutto quello che non ha niente a che vedere con Dio e con la nostra religione appartiene al disegno di Satana, non riesci a vedere Dio e la su immensitá.
Dio ti lascia libertá di scegliere in cosa vuoi credere e puoi scegliere se vedere in tutto ció che non ha a che fare con la tua religione l’opera di Satana oppure l’opera di Dio.
Scegliendo di vedere l’opera di Satana vedrai il male ovunque e il male entrando dal tuo sguardo entrerá nella tua mente e nel tuo cuore e piano piano ti possiederá portandoti a fare il male in nome di Dio.
Scegliendo di vedere l’opera di Dio ovunque e quindi arrivando a convincerti che Dio ha un suo perché nel aver creato tutte le altre religioni, il tuo sguardo vedrá Dio ovunque il quale entrerá nella tua mente e nel tuo cuore e tutto quello che farai sará il bene supremo.
Pensare che Dio abbia creato solo la nostra religione e che sia in guerra con gli altri dei e le altre religioni, ti fa pensare che Dio sia relativamente grande.
Pensare che Dio abbia creato tutte le religioni perché é un suo disegno che tu non riesci a cogliere completamente ma in cui hai la piú sincera fede, ti fa pensare che Dio sia grandissimo, immenso.
Si tratta semplicemente di scegliere tra il bene e il male.
Tu cosa hai deciso di scegliere?
Ció che scegli é ció che sei?
Riflessione quasi filosofica aperta a molteplici risvolti, tuttavia qualsivoglia Dio decida di farti morire in un bar, uno stadio, una torre di uffici è comunque un Dio ingiusto e discutibile. Continuare ad addebitare a Satana i gravi errori degli esseri umani non regge più. In ognuno di noi alberga un Dio e si chiama : equilibrio, giustizia, rispetto, ragionamento, intelligenza! Trovare questo Dio dentro non è difficile, basta provare a vivere semplicemente e con rettitudine…il mare di difetti che eventualmente emergeranno non sono altro che gli effetti collaterali della vita…non bisogna spaventarsi ma rimediare!
Da tempo tutti i cristiani attendono la venuta di Gesú aspettandosi qualcosa di simile al passato. Ci si aspetta che Gesú nasca nuovamente in carne ed ossa come un qualsiasi neonato e che poi divenga un bambino, ragazzo ed infine uomo e diventi la guida che tutti aspettano per indicarci la via. Il mondo che oggi conosciamo é pieno di potenziali re Erode che sarebbero capaci di eliminare Gesú bambino il quale non avrebbe posto al mondo in cui scappare per non essere ucciso dato che ogni posto nel mondo é governato da qualche re Erode. Moltissimi sono gli esseri umani che soffrono della sindrome di re Erode, moltissimi sarebbero capaci di uccidere Gesú per paura che possano perdere ció che hanno. Provate a pensare al semplice infermiere o ai farmacisti o ai dottori che resterebbero senza lavoro se Gesú arrivasse e facesse guarire tutti e pensate a quanti soldi perderebbero le case farmaceutiche. Pensate ai poliziotti, agli avvocati, ai giudici, ai politici che fanno le leggi e a tutti quelli che orbitano attorno a queste figure che resterebbero senza lavoro se Gesú facesse diventare tutti buoni riuscendo a convertire anche il piú malefico dei criminali al bene supremo. Pensate a tutto l’impero della Chiesa che perderebbe tutto il suo potere e le sue immense ricchezze e per primo il Papa e poi i vescovi, i cardinali, i sacerdoti, i preti, le suore, i monaci e le monache che non avrebbero piú motivo di esistere e anche loro rimarrebbero senza lavoro. Con tutti questi potenziali Erode sparsi in ogni dove su tutto il pianeta, Gesú non puó permettersi di apparire in forma cosí fragile e vulnerabile di bambino come fece 2000 anni fa perché verrebbe eliminato immediatamente magari proprio da un Erode vestito da prete che predica la parola di Gesú. Per assurdo, se Gesú dovesse rinascere come bambino, per poter crescere e diventare uomo e quindi salvarsi dalla furia omicida di tutti gli Erode del pianeta, dovrebbe nascere in mezzo ai satanisti i quali lo proteggerebbero credendo si tratti dell’anticristo anziché di Cristo. Si predica che Gesú cercava di salvare per primi quelli che hanno piú bisogno di essere salvati e chi piú dei satanisti avrebbe bisogno? Se cominciasse col convertire i satanisti da demoni in angeli, creerebbe un suo esercito personale e poi salvare tutto il resto dell’umanitá sarebbe facilissimo. Ma Gesú non nascerá in mezzo ai satanisti, Gesú non nascerá affatto perché Gesú é giá nato solo che per via che tutti se lo aspettano in carne ed ossa come in passato, nessuno é riuscito a vederlo nascere e crescere e nessuno ancora riesce a vederlo.
Gesú é nato e si é manifestato in puro spirito che é presente ovunque e in tutti.
Gesú parla con tutti gli esseri umani continuamente e c’é chi riesce ad ascoltarlo e chi invece no. Tutti conoscono Gesú, anche i credenti di altre religioni e anche gli atei conoscono Gesú. Gesú nella sua complessitá é molto semplice e arriva a tutti in modo diretto. Chi piú chi meno conosciamo tutti la psiche di Gesú e sapendo come é fatto e come si comporta é facilissimo giungere a comprendere come si comporterebbe oggi nei confronti dei problemi che ci circondano in questo mondo malato e sofferente. Gesú é accanto a tutti noi in ogni istante, é l’angelo custode di tutti e a tutti parla continuamente ma come si dice: “non c’é peggior sordo di chi non vuole ascoltare!”.
Non occorre mettere in pratica tutto quello che farebbe Gesú al giorno d’oggi, é impossibile. Ognuno di noi é rimasto colpito da anche un solo insegnamento di Gesú e ce l’ha in mente e non se lo scorda mai e ogni volta che sente parlare di Gesú ci associa quel particolare insegnamento che gli é rimasto impresso perché é quello che piú gli piace e gli dona un certo piacere. Ci insegnano che dobbiamo essere come Gesú ma Gesú era capace di tutto e essere come Lui ci sembra cosa impossibile ma se ognuno di noi si impegnasse a mettere in pratica quella sola cosa del fare di Gesú che gli é rimasta nel cuore e ognuno a seconda della sua diversitá facesse qualcosa di diverso gli uni dagli altri, si potrebbe assistere alla manifestazione di Gesú attraverso tutti come se tutti i corpi fossero un corpo solo, il corpo di Cristo.
Quando facciamo la comunione e ingeriamo il corpo di Cristo, il nostro corpo diventa una minuscola parte del corpo di Gesú che unita a tutte le altre minuscole parti di tutti quelli che nel mondo fanno la comunione, va a formare l’intero corpo di Cristo. Un corpo é fatto di cellule e tutti i cristiani sono le cellule del corpo di Cristo che ha un solo spirito, lo spirito di Dio. Ció che impedisce ai cristiani di unirsi nel solo corpo di Cristo é la convinzione che ognuno di noi ha un suo particolare spirito che é diverso dallo spirito di tutti gli altri ma cosí non é. L’anima é diversa per ognuno di noi ma lo spirito é uguale per tutti e lo spirito di tutti i cristiani si chiama Gesú.
Perché quasi tutti non riescono ad ascoltare lo spirito di Gesú che ci parla?
Siamo abituati ad ascoltare tutti e tutto ma ci dimentichiamo di ascoltare noi stessi e anche quando siamo piú che convinti di stare ad ascoltarci, in realtá stiamo ascoltando altro. C’é un fracasso assordante nelle nostre menti e solo quando questo fracasso diventa silenzio ci possiamo trovare innanzi a noi stessi ed ascoltarci veramente. Bisogna prima di tutto fare assoluto silenzio dentro la mente e per poter raggiungere tale silenzio bisogna svuotare la mente di tutto ció che possiamo sentire con l’udito interiore. Quando si svuota la mente che é cosí abituata a parlare ed ascoltare e c’é perfetto assoluto silenzio, immediatamente appare una parola o una frase che interrompe quel silenzio che quindi dura solo qualche istante e perció non otteniamo mai il silenzio che cerchiamo. Bisogna far sí che nemmeno le parole “silenzio”, “devo fare silenzio” o “stai zitto!” o “devo tacere”, “non devo ascoltare”, “devo svuotare la mente”, “devo fare il vuoto” possano apparire e venir ascoltate. Apparirá la vera voce di te stesso solo quando riuscirai ad avere padronanza della tua mente ed essere tu ad avere il controllo su di essa e non lei ad avere il controllo su di te e riuscirai a fare silenzio per un tempo abbastanza sufficiente a creare l’atmosfera giusta per poter accogliere te stesso. Quando ti accorgerai che é come impossibile svuotare la mente e creare il silenzio per il tempo che basti, ti verrá voglia di non provarci piú ma sei semplicemente caduto e non devi fare altro che rialzarti e riprovarci e non arrenderti anche se continui a cadere e devi sempre rialzarti. All’inizio cadrai dopo due o tre secondi ma piano piano i secondi diventeranno quattro e poi cinque o sei e cosí via fino a quando riuscirai a fare silenzio per minuti o ore o giorni. La sensazione che si prova ad ascoltare il proprio silenzio interiore é di profonda pace e gioia infinita allo stesso tempo. Appena senti il silenzio, un sorriso ti si stampa sul volto e non se ne va fino quando il silenzio dura. C’e chi dice “penso e quindi sono” o “penso e perció esisto” ma é proprio quando non pensi che ti accorgi di essere e esistere e per assurdo nel non-essere scopri il tuo essere. Dopo che sará passato il giusto tempo di mente vuota e ascolto del silenzio che per ognuno é un tempo diverso, ti troverai da solo davanti a te stesso e sentirai la tua vera voce e il tuo reale pensiero. Poi ti accorgerai di non essere solo ma che dietro di te c’é il tuo spirito che poi é lo spirito di Gesú il quale ti dirá e ti ripeterá all’infinito quella sola cosa che di Gesú conosci benissimo, quella cosa di Gesú che ti é rimasta impressa. A questo punto non devi far altro che chiedere a te stesso di ripetere quella cosa alla tua mente in modo che la tua mente lo ripeta a te e ti troverai ad avere sempre presente nella mente quella tua particolare intima cosa riguardante Gesú e avendola sempre in mente come un chiodo fisso, come un pensiero ossessivo, non potrai fare a meno di mettere in pratica quella cosa e quando lo farai starai facendo quello che farebbe Gesú se fosse al tuo posto. Nel tuo piccolo stai facendo manifestare Gesú in carne ed ossa e quando tutti i cristiani nel loro piccolo faranno manifestare Gesú attraverso il proprio corpo, tutti i corpi diventeranno un corpo solo, il corpo di Gesú. Cosí facendo, cosí uniti, si riuscirá a risolvere tutti i problemi che ci circondano a partire dai piú piccoli e vicini fino ad arrivare ai piú grandi e lontani. Per risolvere ogni male nel mondo come farebbe Gesú dobbiamo ascoltare Gesú, per ascoltare Gesú dobbiamo ascoltare noi stessi, per ascoltare noi stessi dobbiamo ascoltare il silenzio, per ascoltare il silenzio dobbiamo svuotare la mente e per svuotare la mente dobbiamo per prima cosa accorgerci del fracasso assordante che abbiamo nella mente. Essenzialmente si tratta di risolvere i propri problemi prima di risolvere i problemi degli altri e del mondo. Si tratta di portare la pace dentro di noi prima di portare la pace fuori di noi. Si tratta di amare per prima cosa noi stessi se poi vogliamo amare gli altri e il mondo come noi stessi.
Gesú: “Non fare agli altri ció che non vorresti fosse fatto a te!” o “Ama gli altri come ami te stesso!”.
Ma se continuo a farmi del male ascoltando tutto il fracasso infernale dentro di me invece di ascoltare la pace del silenzio e di me stesso e dello spirito di Gesú, arrivo a credere che il mio male sia il mio bene e ció che faró agli altri con la convinzione che sto facendo il loro bene, in realtá staró sempre e solo facendo il loro male. La parola di Gesú é dentro ogni cristiano come un seme in terreno fertile che attende solo un po’ di luce e calore e acqua santa per potersi sviluppare e crescere come una pianta forte e rigogliosa piena di splendidi fiori profumati dai mille colori e dai piú buoni e deliziosi frutti che si possa gustare dai quali si puó ricavare il nettare di Dio da offrire a tutti gli esseri.
Gesú ci insegna fondamentalmente a dare sempre il meglio facendo sempre il meglio e quando capisci che devi fare del tuo meglio per ascoltare Gesú, capisci che devi fare dentro di te il vuoto perfetto per poter partecipare della sua totalitá.
Stabilire un contatto con il vuoto é comprendere Dio e quando comprendi Dio, comprendi che Dio é incomprensibile e che ci ha mandato Gesú per farsi comprendere.
Non dobbiamo cercare di comprendere Dio perché Dio é cosí immenso che qualsiasi cosa possiamo comprendere su di Lui sará sempre un infinitesima minuscola parte di ció che E’ in realtá e non ci basterebbero un infinitá di vite per comprendere Dio nella sua totalitá. Quando parliamo di Dio in realtá non stiamo parlando di Dio ma di qualcosa che non é assolutamente Dio ma che in qualche modo gli somiglia. Dio é talmente immenso da essere irraggiungibile. Solo l’anima puó comprendere Dio nella sua totalitá. Solo l’anima puó parlare di Dio. Solo l’anima puó elevarsi fino a raggiungere Dio. Ognuno puó comprendere la propria anima, puó parlare con la propria anima e puó elevarsi fino a raggiungere la propria anima ma per poter fare tutto ció dobbiamo per prima cosa fare il vuoto, fare silenzio interiore ed entrare in contatto con noi stessi e successivamente con lo spirito di Gesú che e dentro di noi.
Si parla sempre di angeli che cadono e diventano demoni ma mai di demoni che si elevano e diventano angeli. Il mondo in cui viviamo non é molto diverso dall’inferno e gli esseri umani si puó dire che siano i demoni che vivono in questo inferno ma tutti possiamo elevarci e diventare angeli e poi trasformare questo inferno in paradiso. Quello che voleva fare Gesú 2000 anni fa per volere di suo Padre, che é nostro Padre, era di trasformare il male in bene, di trasformare l’inferno in paradiso, di trasformare i demoni in angeli. Il male supremo si nasconde nell’ultimo posto in cui andresti a guardare e il posto dove nessuno va mai a guardare é la propria mente. Nella mente di tutti noi c’é il fracasso assordante, il caos assoluto fatto di pensieri che si gettano l’uno sull’altro calpestandosi, sovraponendosi gli uni agli altri e sempre il pensiero piú forte su quello piú debole senza un’apparente logica se non quella della follia organizzata. Questo fracasso, questo caos, questa follia é il demonio mentre il vuoto, il silenzio, la pace, la calma é Dio. Dal vuoto nascono i pensieri impeccabili, il silenzio é la musica piú bella, la pace é il bene supremo e la calma é la virtú dei forti é la virtú di Dio.
Posso comprendere che per molti tutto quello che é stato detto fino a qui potrebbe essere causa di un nuovo fracasso assordante nella mente e che il tutto puó apparire complicato e difficile da mettere in pratica ma non ci vuole molto a ridurre il tutto in qualcosa di molto semplice e facilmente comprensibile e accessibile a tutti. Devi prendere quella cosa che conosci benissimo di Gesú, quella cosa che ti é rimasta impressa nel cuore e nella mente e devi incominciare a ripertela sempre ogni giorno in ogni momento e vedrai che non potrai fare a meno di metterla in pratica. Mettendo in pratica anche una sola cosa che Gesú praticherebbe diventi in parte Gesú stesso e cosí facendo dai inizio ad una concatenazione di eventi che porteranno alla tua salvezza e alla salvezza di tutti e del mondo intero. Gesú voleva trasformare la Terra in Paradiso, noi possiamo trasformare la Terra in Paradiso, tu puoi trasformare la Terra in Paradiso semplicemente facendo del tuo meglio per mettere in pratica quella sola cosa di Gesú che ti ha toccato il cuore e che non puoi scordare. Il Paradiso in Terra ha inizio nel momento in cui decidi di far diventare sempre presente nella tua mente quella cosa di Gesú che tanto ti piace e che hai nel cuore.
Gesú é giá rinato e si trova dentro ognuno di noi e ora devi solo ascoltarlo sempre!
X Simone B.
Devo ammettere che leggerla mi ha frastornato non poco.
Quanto da lei scritto, posso immaginare sia ridondante nei suoi pensieri
Ma per chi lo legge, risulta un monologo ricco di ripetizioni “tipo” tantra
Che un po per confusione stanca.
Personalmente ne deduco che nulla dice che di vero o falso non sia già stato detto.
E quindi a che pro?
Tralasciando il dono della sintesi ?
o di certe accuse velate o insensate alla chiesa, alle quali verrebbe dire
“Il bel tacer non fu mai scritto”
La mia semplice e umile domanda è:
Cosa voleva dire?
Perché ha scritto questo?
E perché proprio qui?
Mentre per lo scritto chilometrico, immagino non abbia avuto tempo di farne uno contenuto.
Saluti.
Pais Brasil
Rio de Janeiro
Cidade de Belfor Roxo
Rua Agai Travessa nº 21 – Casa 80 –
Jardim Barro Vermelho – Cep 26. 115-230.
55 21 7844-6735
De: Damiao Torquato da Silva
A: Vossa Santidade Papa Francisco.
Meu nome é Damiao Torquato da Silva, nasci 27 de setembro de 1953, filho de pais Católicos, sou batizado, crismado, fiz a 1ª comunhão, minha mãe devota de Nossa Senhora, mãe da humanidade.
Casei-me na Igreja Católica, mais o casamento não deu certo, tendei por muitos anos salvar o primeiro casamento, mais a primeira esposa preferiu segui seu destino.
Fiquei mais de 10 anos divorciado, um dia na minha solidão pedi a Nossa Mãezinha querida (Mãe de Nosso Senhor – Jesus), que me mostra-se outra esposa, pois sou homem de ficar em casa.
E assim aconteceu, Nossa Senhora me enviou uma Mulher chamada Luzia Mascarenhas de Santana, mulher digna honesta foi servidora fiel a Deus nosso Pai, por muito tempo, ate que um dia Deus levou seu esposo, por morte natural.
Casei com ela no civil, para ampara-la, mais ela como é muito fervorosa a Deus, sonha em se casar de novo na Igreja, mais isto parecer que nunca vai acontecer, o entendimento aqui no Brasil, é que podemos ser acolhidos, mais se casar nunca, porque ela é viúva eu divorciado.
Creio que Vossa Santidade, é um ungido de Deus na condução da Igreja fundada por São Pedro.
Eu quero entrar, não me impeçam de comungar ou de me casar com as benções da Igreja.
Por fim poderia citar muitos versículos que me da este direito de permanecer na Igreja, ou me recebe no todo ou não me recebe, por que Deus não faz nada pela metade é perfeito, bom e simples nos é que dificultamos a vida de nos mesmo e dos outros.
Dos requerimentos.
Quero me casar com minha esposa enviada por Nossa Senhora.
Não deixe acontecer o que aconteceu com meus pais católicos fervorosos descambaram para outras religiões.
Nestes termos espero deferimento.
Damiao Torquato da Silva.
caro Papa Francesco,sono una giornalista e vivo una parte dell’anno nella sua amata Argentina.È a conoscenza del fatto che durante il congresso eucaristico che su svolgerà nei prossimi giorni a San Miguel de Tucuman,il suo inviato Don Re,non permette alle donne giornaliste di parteciparvi?
Caro Francesco, ho letto la tua frase sulla sofferenza e consentimi di dissentire, a Gesù se mai è esistito la nostra sofferenza terrena non serve, non ce l’ha mai chiesta ci ha chiesto solo di amarci gli uni gli altri, e non mi sembra che far soffrire il prossimo voglia dire amarlo.
Non so dove fossi tu quando tua madre si stava avvicinando a rendere l’anima a Dio e chi la stesse assistendo, sentire la mia urlare di dolore con i medici che ormai se ne fregano perché tanto è vecchia mi fa gelare il sangue nelle vene, e allora delle due una o restituisci un po di soldi delle carrettate di milioni che ti fai dare ogni anno in modo che questo povero stato italiano possa spendere un po di più in sanità oppure ci lasci partire per il nostro ultimo viaggio senza soffrire così atrocemente , la sofferenza per estorcere qualche altro soldo o una preghiera è un atto disumano. Tanto quando arriverà la fine dei tempi, che tanti dicono essere vicina, di tutte le ricchezze e il potere accumulate dalla tua chiesa che te ne farai, a che ti serviranno ????
Sono perfettamente daccordo con Stefano,almeno questo lasciatemelo dire e pubblicate il mio parere questa volta.
Lei scrive: “con i medici che ormai se ne fregano perché tanto è vecchia”
capisco il suo dolore ma i medici curano, alleviamo le sofferenze dei malati.
Spesso non possono intervenire per le complicanze della vecchiaia.
Ma ci faccia caso, in certi momenti dove non riesce la medicina o altro è la fede ad alleviare il dolore.
Mentre quanto raccoglie la chiesa, va ai poveri e ai bisognosi di oggi è senza dubbio del domani.
Auguri.
MI ADORADOOOOOOO .PAPA FRANCISCO .te escribi ..espero te haya llegado ..es muy necesaria para mi .teAMOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.sos EL UNICOOO.lo que dariaaaaaa porpoder arrodilarme atus pies ,,asi .como en DIOS ..Me podran resonder mi carta ..??FRANCISCO ,jaaa te tengo en el almanaque ,cocina ,living .en todad partes ytu foto sonriente me hace FELIZ ..HARE la oraccion ..por los qu nos hacen daño ..SI ,… dios te envio ..dios …te ama tanto …y yo .humilde servidora ,tambien …
Caro Papa Francesco ,
dona tutte le ricchezze dello Stato Vaticano ai poveri ,
dimostra con azioni concrete di essere il degno rappresentante di Cristo .
Bravo Lorenzo . La penso come te e, sono cattolica cristiana . Tutto questo sfarzo non serve alla Chiesa .
Ma lei Lorenzo è un vero piccolo persecutore. 🙂
Non ha un animo tranquillo.
Ma perché è tanto rancoroso?
io ogni tanto le rispondo per dargli modo di riflettere, ma anche un po perché ho tempo da perdere e un po perché mi dispiace vederla pensare di dire grandi cose, mentre qui, (che ci sono persone migliori di me), oltre a prendere le sue parole per quel che sono: aria fritta che si spegne nel nulla, al massimo da loro, in risposta riceverà una preghiera a sua insaputa.
Non si aspetti pertanto di trovare un contraddittorio qui, o qualcuno che litighi come forse lei spera.
Qui non solo non troverà quel che cerca, “lo scontro” ma al contrario, tanta compassione e misericordia. Chi scrive qui (a parte lei o altri nick con cui probabilmente scrive), è ricco di Amore e non di odio. E chi ha Amore per Dio e per i suoi fratelli, spesso infonde il bene, anche porgendo l’altra guancia, in silenzio.
Già porgere l’altra guancia.. ma perché?
Supponiamo che qualcuno ci dia un calcio, ma anche un offesa, inutile spiegare che non può dirsi un bene.
Il primo istinto potrebbe essere quello di vendicarsi.
Ma ci vendicheremmo realmente replicando?
Ebbene no.
Ragionando, chi ci fa del male, è solo un mezzo del male, non è sua la colpa, infatti come tutti noi è nato senza peccato. (vedi anche battesimo)
Siamo acqua di sorgente che si sporca nella vita.
Quindi non è chi ci offende o fa del male il vero colpevole, ma la scuola di pensiero che ci sta dietro.
Non possiamo dire che un calcio, un offesa sia un bene, perché deriva dal male.
Quindi replicando, non ci vendicheremo, ma al contrario rafforzeremo ancor più il “male” e la scuola di pensiero che vi sta dietro.
Al contrario ponendo l’altra guancia eviteremo si diffonda altro male.
Gesù ci insegna a essere strumenti del bene e non del male.
Note:
Quando il Santo Padre in aereo, pose l’esempio del pugno, spiegava le motivazioni degli attentati, ovvero interpretava il pensiero altrui, di chi non porge l’altra guancia ma spesso adotta la legge del taglione. (Il Santo Padre di questo, ci stava avvisando)
L’Amore di Papa Francesco (e come lui chi prima di lui) è grande, immenso, è l’Amore con la A maiuscola, quello vero.
Siamone fieri del Bene e diffondiamolo.
Repitio: Padre Santo, Sarebbe troppo grande interloquire con lei Santità, ed io l’ho vorrei, ma al solo pensiero mi tremano le gambe e tutto me stesso. Lei, sicuramente sa dei miei scritti religiosi alquanto alternativi, di cui ne sono convinto assertore con tutte le mie forze, scritti religiosi che ho presentato più volte nel vostro benevolo e altamente democratico sito, Santità, non me ne voglia, le porto un mondo di bene. Lei, Santità è la nostra salvezza, non ci abbandoni, devotamente suo, Giovanni Ioannoni.
Carissimo Papa Francesco, non scrivo per me ma per un popolo che MUORE di Fame! Ti riporto l’ultima lettera che ricevo dal malawi, facendo parte della 2^ linea missionaria, di ostia. Chi scrive é Padre Piergiorgio, missionario monfortano che risiede lì:
Giugno 2016:
MALAWI: La fame, ancora la fame
Ormai le notizie dall’interno del paese sembrano sempre più a bollettini di guerra.
Una guerra silenziosa come lo è la fame e l’impoverimento del paese. La fame per tante famiglie vuol dire un pasto al giorno, un digiuno collettivo per tutti i poveri in questo mese di Ramadam. Il grano costa ormai 13 dollari per 50 Kg e come la gente ripete: è solo l’inizio.
Non resta che guardare agli alberi di mango in fiore, ma ci vorranno mesi prima che possano esserci i frutti.
Si sprecano le analisi del presente che dicono che solo due cose stanno crescendo in Malawi: La popolazione che ha raggiunto i 17 milioni e che il grande divario tra ricchi e poveri si sta’ dilatando a dismisura.
Parte di questo impoverimento è poi la crescita dei prezzi di tutto come le rette dell’università che lasciano per strada metà degli studenti; mille giovani che si presentano per venti posti di lavoro a un hotel della capitale che cercava solo personale per le pulizie; la fame assoluta nelle prigioni del paese quando l’unica alternativa è di rilasciare chi sta letteralmente morendo di fame, tra questi le mamme che oltre le sbarre hanno il loro ultimo nato.
(La situazione delle prigioni è al limite della sopportazione anche perché’ tra i 13.000 carcerati oltre due mila sono ammalati di AIDS e altrettanti ricevono gli antiretrovirali – persone che senza un’adeguata nutrizione non hanno speranza di sopravvivere. Il Prison Service poi è indebitato con i fornitori al punto che più nessuno si fida di provvedere loro del cibo che non viene regolarmente pagato), I casi di colera sono saliti a 1500.
Il Parlamento: l’ultima speranza?
L’ultima speranza in quest’anno terribile per il Malawi è il parlamento che si è radunato per la sessione annuale dedicata in particolare allo studio della finanziaria che dovrebbe guidare il paese fino al prossimo raccolto ad Aprile 2017. Nella stessa occasione il presidente della repubblica Arthur Peter Mutharika ha presentato lo “State of the Nation” – la magna carta per identificare lo stato attuale del paese e la ricerca di soluzioni sia immediate che a lungo termine. Tre ore di un lungo discorso che rimane nella memoria di chi lo ha seguito in diretta televisiva, le immagine degli stessi ministri completamente addormentati sui banchi dell’aula parlamentare. I commenti dell’opposizione sono feroci ma anche tristi: “Basta con i racconti tipo bed-time stories”,; “L’economia si sta’ stabilizzando solo alla State House – la casa del Presidente – per le troppe tasse che servono a mantenerla come un’oasi nel deserto”; “Alla fine del tunnel ancora non si intravvede la luce”.
La finanziaria per la prima volta presenta un piano di un trilione di Malawi Kwacha – più di tre miliardi di Euro – (se non mi sbaglio con la lunga lista degli zero) di cui 198 miliardi di Kwacha per l’agricoltura, 147 per l’educazione e 95 per la salute tagliando tutte le spese degli input, i doni promessi nell’ultima campagna elettorale di cemento e lamiere da dare a 600.000 tra i più poveri perché’ possano costruirsi una casetta e quasi tutti gli aiuti di fertilizzante per l’agricoltura dei villaggi.
Mentre l’Africa a livello mondiale è il secondo continente a registrare una rapida crescita economica, il Malawi rimane sotto il 4% come tasso di crescita economica appesantita dal 20.1% di inflazione attuale nonostante il paese stia vendendo il tabacco che da solo supera il 70% di tutta la produzione agricola venduta all’estero. Cresce invece l’urbanizzazione del 3.8% superiore alla crescita demografica del 2.8%.
I poveri del Malawi rimangono fuori dal Parlamento e dalle sue commissioni.
La libertà di scegliere se morire oggi o domani
La speranza che una risposta venga dal parlamento non è realista a confronto di un’assemblea parlamentare che pensa solo a se stessa, ai propri interessi e già prepara la campagna elettorale del 2019, quando oltre il 75% dei parlamentari viene regolarmente rimandato a casa. (L’ultima richiesta fatta dai 193 parlamentari è che venga presto concesso loro il prestito pattuito di 24 milioni di Malawi Kwacha (circa 30.000 Euro) che permetta loro di comperarsi una super macchina per i loro spostamenti. Lo chiedono con insistenza perché’ devono ripagare questo prestito nei prossimi 34 mesi – tanti ne mancano alla prossime elezioni nel 2019 – mentre l’interesse su questi prestiti viene pagato al 90% dalle tasse della gente, il 6% dal parlamento e il 4% dal parlamentare stesso)
Mentre il governo promette che le importazioni di grano sono in ordine e nell’ordine di un milione di tonnellate di granoturco, ammette che 8.4 milioni dei suoi abitanti rischia la fame a causa del raccolto che è stato inferiore agli anni precedenti del 50%. Questa importazione di grano non è ancora stata completata perché’ tutta la regione sud dell’Africa sperimenta situazioni similari e ora il governo si rivolge a paesi legati alla produzione di grano geneticamente modificato. Il grano GMO se come prodotto non ha rischi, ne crea molti all’agricoltura del Malawi che verrà esclusa dagli acquisti fatti dai paesi ricchi. Il governo promette che farà macinare tutto il grano prima che entri nel paese, ma considerata la fame e l’altissimo tasso di corruzione all’interno del paese non resta che la scelta di come morire, oggi o domani – ripete l’editoriale di un giornale del Malawi.
L’impegno della Chiesa
Non c’è un’unica risposta alla povertà di un intero paese. Mentre è importante che la povertà non tolga anche la dignità delle persone.
Una situazione mai vissuta prima – una concentrazione di preoccupazioni che non sembra avere una via d’uscita – questo il vissuto di un intero paese alla deriva.
Sentirsi una “begger nation” – un paese capace solo di chiedere l’elemosina – è una terribile esperienza capace di togliere anche il sorriso che è la carta d’identità dell’Africa e del Malawi in particolare.
L’impoverimento del paese e’ al centro delle discussioni come lo sono le uccisione di gente con albinismo di cui la stregoneria fa uso per promettere di diventare ricchi in fretta. Sopra tutti i problemi attuali il peggiore è la corruzione a tutti i livelli, dai servizi fino al poliziotto che dimezza le multe se pagate senza ricevuta… fino al furto di stato, che porta a concludere che “siamo diventati una nazione di ladri” – ultimi casi sono l’arresto di ambasciatori e personale d’ambasciata ad Addis Abeba che hanno fatto sparire quanto potevano.
All’incontro delle Caritas del paese i vescovi accompagnano la gente con direttive e aiuti che portino a un cambiamento dell’impostazione attuale dell’agricoltura, ma per l’immediato si rivolgono a tutti i paesi che hanno la possibilità di inviare aiuti alimentari “ I nostri figli sono malnutriti e incapaci di andare a scuola. A dicembre 2016 metà della popolazione non avrà cibo a sufficienza se non facciamo qualcosa subito. E attualmente è troppo poco quello che viene fatto.
Un appello che la chiesa rilancia alle istituzioni internazionali e a chi accetta di accompagnare l’anno più difficile per la gente del Malawi.
Aiuta, se puoi! Giovanna
Salve Giovanna, avrei voluto cercare contatti con Papà Francesco mentre poi mi sono imbattuta nel tuo messaggio. Dimmi cosa possiamo fare nel piccolo poi vediamo. Io insegno Scienze Motorie in una scuola media e tanti sono i problemi con i sacerdoti che amministrano senza la Passione di Cristo motivo x cui sabato11 giugno ’16Papa Francesco ha dovuto tirare le orecchie ai vescovi nel sinodo loro. Cmq aspetto info. Hai fatto bene a scrivere. Giovanna Antuofermo da Roma
Merhaba Papa Francesco Ben Türkiye,den sertan doğan yıllar önce doktor hatası yüzünden suan %60 engelliyim babam emekli annem ev hanımı maddı ımkanlarımız yok gecınemıyoruz ben calısmıyorum doktoru mahkemeye veremedım ayrıca var olan arabamızı ve maddı ımkanlarımızı benım tedavıme harcadık bana ve aıleme maddı olarak yardımda bulunabılırmısınız yardımcı olursanız bızı cok mutlu etmıs olursunuz tanrı sızı korusun ve daıma yanınızda olsun sevgıyle kalın