Riflessioni di Papa Francesco

La missione della Chiesa: essere voce e non parola

Nella giornata in cui la Chiesa ricordava la figura di San Giovanni, Papa Francesco ha voluto centrare la sua omelia nel rapporto esistente tra la figura del santo stesso e la Chiesa.

San Giovanni Battista é una delle figure più importanti dei Vangeli. Lo stesso é riconosciuto quale santo in tutte le chiese cristiane ed il Corano lo definisce come uno dei massimi profeti che precedettero Maometto. La sua predicazione, focalizzata nell’impegno di conversione che contraeva chi si battezzava presso di lui, é strettamente intrecciata con quella di Gesù Cristo, che conobbe. Fu proprio quando conobbe Gesù che Giovanni lo indicò ai propri discepoli quale l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo affermando che “”Egli deve crescere e io invece diminuire”.

Papa Francesco, riflettendo su questi avvenimenti ci fa notare come in verità la figura di Giovanni rispecchi quella della Chiesa, che deve essere capace di annunciare la Parola nel mondo senza però sostituirsi ad essa. Deve essere la Parola di Dio a crescere e non la Chiesa, la quale deve invece diminuire come fece Giovanni. Recuperando l’affermazione biblica su San Giovanni, Papa Francesco fa notare quale sia la differenza tra la “voce” e la “Parola”: la prima solo riporta quanto detto dalla seconda senza sovrapporre le proprie idee. E questa era la missione di Giovanni, riportare la Parola di Dio senza modificarla con le proprie idee personali. E questa é la stessa missione della Chiesa, riportare la parola di Dio senza cambiarla.

Certo non é questa una cosa facile, Giovanni infatti morì decapitato a causa della propria predicazione. Essere voce di Dio porta al martirio e questo é anche il destino della chiesa.

Questo è il modello che ci offre oggi Giovanni, per noi e per la Chiesa. Una Chiesa che sempre sia al servizio della Parola. Una Chiesa che mai prenda niente per se stessa. Oggi nella preghiera abbiamo chiesto la grazia della gioia, abbiamo chiesto al Signore di allietare questa Chiesa nel suo servizio alla Parola, di essere voce di questa Parola, predicare questa Parola. Chiediamo la grazia di imitare Giovanni, senza idee proprie, senza un Vangelo preso come proprietà, soltanto una Chiesa voce che indica la Parola, e questo fino al martirio. Così sia!.

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3 pensieri su “La missione della Chiesa: essere voce e non parola

  1. QUANDO VENGO A CONOSCIENZA DI EVENTI RELIGIOSI DOVE PARTECIPANO ATTIVAMENTE PERSONE CHE IO SONO QUANTO MALE EFFERATO MI HANNO FATTO QUANDO ERO BAMBINA O RAGAZZINA INNOCENTE O GIOVANE O DONNA NEL GIUSTO MA LORO NON DEMORDEVANO NELLA LORO DISONESTA MALVAGITA’ FINGENDOSI CON GLI ALTRI E CON LE PARROCCHIE RELIGIOSE: BRAVE PERSONE, IO PROVO PIU’ SCHIFO CHE SE PENSO A QUEI PERSONAGGI DEFINITI NELLA PARABOLA DI GESU’ DOVE EGLI INVITO’ LA CITTADINANZA A PARTECIPARE ALLA PAROLA DI DIO E POI INVECE SI PRESENTARONO CON MODI SGARBATI E DEFINITI INDEGNI DA GESU’ IL QUALE LI INVITO’ A LASCIARE IL BANCHETTO. QUELLO CHE MI FA PIU’ SCHIFO E’ CHE E’ PIENO DI IPOCRITI CHE SANNO LA VERITA’ MA ALTRI COMODI LORO FANNO FINTA DI CREDERE ALLA BENEVOLENZA DI CERTA GENTE E NE PARLANO BENE OVUNQUE DA UN PUNTO DI VISTA UMANO E CRISTIANO. SE CERCO DI CHIEDERE AGLI IPOCRITI PERCHE’ STANNO INGANNANDO TUTTI CON LA PAROLA MENZOGNIERA ED ELOGIATIVA DI QUESTI MALVAGI, TALI IPOCRITI NON RISPONDANO E SCAPPANO IN TUTTI I MODI. SIETE FUORI DALLA VOLONTA’ DI DIO !!!!!!NON SIETE LA VOCE DI DIO SE SIETE COSI’ FALSI E ‘ ACCOMODATE LA STRADA DEI MALVAGI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!E MI RIFERISCO SOPRATTUTTO A DOVE ABITAVO PRIMA A SANTA LUCIA DI PRATO ALLA PARROCCHIA REGINA PACIS…, E DOVE SONO MOLTI IN TUTTA LA MIA CITTA’ DI PRATO ED ALTROVE A CONOSCERE LA VERITA’ DELLE MALVAGITA’ DI CERTA GENTE FATTE NEI MIEI CONFRONTI E DI QUALI LEGAMI ESSE (TALI MLAVGITA’)ABBINO CON QUELLE CHE MI HANNO FATTO LATRA GENTE DI PRATO. E LA GENTE LO SAPEVA DA QUANDO QUESTE COSE ACCADEVANO, VISTO CHE ERANO PUBBLICHE E LEGATE ALLA VITA PRIVATA. ADESSO IO MI CHIEDO CON CHE FACCIA TOSTA QUESTI INSISTANO A DIFENDERE CERTA GENTE E A PRESENTARLI COME ” BRAVI CITTADINI” CHE SI COMPORTANO TANTE BENE POICHE’ INFATTI SI ARRUFFIANANO I MIEI GENITORI FACENDOGLI I DOVERI QUANDO IO NON POSSO E NON CI SONO. ALTRI INVECE SI FANNO COCCOLARE PUBBLICAMRENTE SEMPRE DALLA SOLITA COMBRICCOLA MENZOGNIERA DEL MALE SOLO PERCHE’ HANNO CONCRETIZZATO POCO NELLA LORO VITA PRIVATA ECT…..E DA QUI VIENE FATTO FINTA CHE SIANO : BUONE PERSONE CHE POVERINE HANNO BISOGNO DI AMICIZIA APPOGGIO E COMPRENSIONE. ASSURDO!!!!!!!……IO ALMENO HO DETTO LA VERITA’ !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. Essere la voce é un’obligo per ogni cristiano. Ogni volta, quando vogliamo, anhe come una communitá, essere di piú, che una voce, riscihamo falsificare la verita evangelica. Egli, Gesú é la Parola divina, noi solo la portavoce di Cristo.
    La gioia del Vangelo ci dia la forza di testimonianze nella vita cotidiana, che Lui é la Parola.
    Cosi sia.

  3. Ciò che contano sono la testimonianza e la coerenza!…..Poche parole, ma più incisive, aiuterebbero meglio di tante “prediche” che a volte si dimenticano appena usciti dalla porta della chiesa.

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