Riflessioni di Papa Francesco

Se non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del demonio

Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del demonio“, diceva il Pontefice nella sua prima messa da Vescovo di Roma. E anche successivamente, nelle omelie e nei discorsi pubblici, Papa Francesco non ha smesso di parlarci della presenza tentatrice del diavolo.

Era infatti il 24 marzo quando in Piazza San Pietro il Pontefice diceva che nei momenti di difficoltà, durante i problemi, negli ostacoli che troviamo nel nostro cammino di cristiani, é lì che “viene il nemico, viene il diavolo“.

E’ una presenza vera quella del diavolo, il quale prova un vero e proprio sentimento di odio verso i cristiani. Tanto che Papa Francesco il 4 maggio, nel corso della messa a Santa Marta, torna a parlare dell’ “odio del Principe di questo mondo verso quanti sono stati salvati e redenti da Gesù“.

In effetti la presenza del diavolo, diciamo pure la realtà dell’esistenza del diavolo, era stata dimenticata negli ultimi cinquanta anni tanto che recentemente alcuni teologi giunsero a sostenere che Satana fosse frutto di una fantasia umana. Eppure il Concilio Vaticano II parlava molto del diavolo e già Papa Paolo VI nel 1975 era stato promotore di uno studio sulla fede cristiana e il demonio al fine di arginare questa demitizzazione.

La chiesa deve difendersi “da quel male che chiamiamo Demonio” che Papa Montini scrisse come “un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa“.

E’ a questa presenza che il Pontefice si riferisce, una presenza reale che tenta l’uomo che si infila nelle crepe aperte dalle debolezze umane, e seduce la nostra mentalità offrendoci una gioia spiccia, immediata che però non appaga il nostro bisogno di felicità.

A difenderci da questo vi é Cristo, contro il quale Satana nulla può. Se non saremo noi a fare caso al demonio, questo non potrà toccarci con le sue lusinghe: siamo noi che gli diamo forza offrendogli le nostre debolezze. Per questo l’invito sempre costante di Papa Francesco ad aprire il nostro cuore a Gesù, a lasciarlo entrare affinché curi le nostre sofferenze.

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2 pensieri su “Se non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del demonio

  1. Non puoi battere da solo le tentazioni. Questa affermazione è vera.

    Se anche ci riesci, ne arriveranno di più forti e sarai sconfitto. Questa affermazione è vera.

    Allora non c’è niente da fare!. Questa affermazione è FALSA!

    Per sconfiggere il demonio non lo devi affrontare, devi voltare le spalle e fare un bel tuffo nel Cuore Misericordioso di Gesù. Nasconditi lì e non ti preoccupare. Hai capito bene, un tuffo.

    Poi medita bene queste parole di Gesù, mi raccomando.

    Gesù: ” Per te sono disceso dal cielo in terra, per te Mi sono lasciato mettere in croce, per te ho permesso che venisse aperto con la lancia il Mio Sacratissimo Cuore ed ho aperto per te una sorgente di Misericordia. Vieni ed attingi le grazie con il recipiente della fiducia. Non respingerò mai un cuore che si umilia; la tua miseria verrà sprofondata nell’abisso della Mia Misericordia. Perché mai dovresti litigare con Me sulla tua miseria? Fammi il piacere, dammi tutte le tue pene e tutta la tua miseria ed io ti colmerò con i tesori delle mie grazie”.

    E così… il cosaccio è battuto.

    P.S. Non dimenticare il S. Rosario quotidiano. Maria, è la Madre della Misericordia.

    Appena satana ti vede col Rosario tra le mani, scappa. Lui, non dirà mai :- Ave Maria. Queste affermazioni sono tutte vere.

    Sia lodato Gesù Cristo.

    Ciao Guaglju’. 🙂

    Fai sapere al tuo confessore come vanno le cose, Gesù lo Ama e lo stima moltissimo.

  2. Il Diavolo e l’Inferno fanno parte del disegno divino per indurci a fuggire il male e renderci degni del premio eterno.
    Sull’esistenza del Diavolo non ci sono dubbi.
    «Il suo più bel trucco», ha scritto Baudelaire, «sta nel persuaderci che non esiste».
    Il teologo mons. Corrado Balducci, deceduto nel 2008, ha così delineato la figura di Satana nella sua relazione all’11° Convegno Nazionale di Parapsicologia tenutosi nel 1986 a Camerino: «Il demonio è un angelo divenuto liberamente cattivo; in quanto angelo è un essere spirituale. La sua esistenza, pertanto, è una verità non dimostrabile in maniera diretta, ma non per questo meno certa, poiché rientra nel fatto storico e pienamente documentabile della Rivelazione. Se Dio non ci avesse manifestato questa verità, l’uomo non avrebbe mai potuto scoprire con certezza l’esistenza del demonio e degli angeli in genere».
    Ha fatto bene Papa Francesco a ribadire il pericolo che viene dal Diavolo e la necessità di accostarci a Cristo con devozione ed umiltà.
    Domenico Caruso – S. Martino di Taurianova (R.C.)

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