Riflessioni di Papa Francesco

Cosa significa che Dio è misericordioso

Papa Francesco durante l’, tenutasi nella Aula Paolo VI, ha iniziato una nuova serie di catechesi centrate sul tema della misericordia “così da imparare la misericordia ascoltando quello che Dio stesso ci insegna con la sua Parola“.

Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui proclamando: “Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, che conserva il suo amore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato”
Esodo 34, 5-7

Iniziamo oggi una serie di catechesi sulla misericordia nella Bibbia con questo brano tratto dal Libro dell’Esodo, nel quale il Signore si chiama misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e fedeltà.

Ed è così, Egli è compassionevole, sempre disposto ad accogliere, a capire, a perdonare, come il Padre della parabola del figliol prodigo. Egli è misericordioso, letternalmente ha viscere di misericordia, si commuove e si intenerisce come una madre per suo figlio, ed è pronto ad amare, proteggere, aiutare, dando tutto per noi.

Egli è lento all’ira, conta fino a dieci, come dicevamo da giovani, respirando profondamente, per mantenere la calma e sopportare, senza impazientirsi.

È ricco di misericordia, un flusso inesauribile che si manifesta nella sua bontà, nella sua benevolenza gratuita che vince il male e il peccato.

E, infine, è leale, il Signore è fedele. Parole queste, lealtà e fedeltà, che non sono molto di moda. Ma lui è leale e fedele. La Sua fedeltà dura per sempre, non si addormenta né riposa, è sempre attento, vigile e non permetterà che vacilliamo di fronte alle prove.

Carissimi, Dio misericordioso è totalmente e sempre affidabile. È questa la certezza della nostra fede. – ha dunque concluso Papa Francesco – In questo Giubileo della Misericordia, affidiamoci a Lui e sperimentiamo la gioia di essere amati da questo “Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e grande nell’amore e nella fedeltà”. La Sua benedizione vi accompagni sempre!

Vi ricordiamo che nell’edizione in edicola di Papa Francesco News, la rivista che nasce dal questo blog e frutto del nostro e vostro amore per Papa Francesco, troverete una ampia trattazione e approfondimenti sulle Udienze del Santo Padre.

Queridos hermanos y hermanas:

Empezamos hoy un ciclo de catequesis sobre la misericordia en la Biblia con este pasaje del libro del Éxodo, en el que el Señor se llama a sí mismo: Dios compasivo y misericordioso, lento a la ira y rico en clemencia y lealtad.

Y es así, él es compasivo, siempre dispuesto a acoger, a comprender, a perdonar, como el Padre de la parábola del Hijo pródigo. Es misericordioso, tiene literalmente entrañas de misericordia, se conmueve y se enternece como una madre por su hijo, y está dispuesto a amar, proteger, ayudar, dándolo todo por nosotros.

Es lento a la ira, cuenta hasta diez, como decíamos de jóvenes, respirando profundamente, para no perder la calma y soportar, sin impacientarse.

Es rico en clemencia, un caudal inagotable que se manifiesta en su bondad, en su gratuita benevolencia, que vence el mal y el pecado.

Y, finalmente, es leal, el Señor es fiel. Estas palabras lealtad, fidelidad, que no están muy de moda. Pero él es leal y es fiel. Su fidelidad dura por siempre, no duerme ni reposa, está siempre atento, vigilante y no permitirá que flaqueemos en la prueba.

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5 pensieri su “Cosa significa che Dio è misericordioso

  1. Semplicità e coerenza, libere da ogni svicolante sordomutismo. Gesù amava e aiutava i semplici che incontrava lungo il Suo cammino, senza distinzioni di sorta.. Non rincorreva i potenti o le abbaglianti straordinarietà, per dimostrare la Sua bontà e solidarietà, men che mai, il Suo potere. Dai potenti terreni fu condannato e nessuno lo difese: non disponeva di una “curia” che patrocinasse le Sue “ragioni”, né di uno “Stato” che istituisse e finanziasse per il Suo “seguito”. Dai suoi “adepti”, fu tradito, ma Egli non tradì e non abbandonò nessuno e non finse sordomutismi o cecità a fronte di quanto ben sapeva e vedeva, per sottrarsi all’aiuto che Gli veniva richiesto.
    Se si provasse a scendere dai vari piedistalli, praticando l’umile, onesto sostegno praticato da Gesù, le vie della “Fede” sarebbero più spianate e popolate. Si seguano i Suoi esempi di semplicità, disdegnando, però, ogni ipocrita, appariscente umiltà.
    Infine, Dio ci dia segno della Sua misericordia, indicando i giusti percorsi da seguire e le corrette condotte da tenere, al fine di tutelarci da ogni ipocrisia depistante e da tenaci perversioni accomunanti nei profitti vicendevoli. La Sua misericordiosa onnipotenza tuteli gli emarginati ed oppressi dal malefico potere consociato in ogni sfera. Egli tutto può. Conceda serenità agli onesti e non consenta la cinica falsificazione della verità.
    In un momento di devastante confusione, sia manifesta la Sua volontà, al di là delle asserite “metafore” bibbliche, concedendo chiarezza per tutti..
    P.S. non si lascino in eterna “fase di accettazione” determinati commenti sull’inopportunità di inserire pubblicità giornalistiche nelle omelie del Papa. Non è occultando che si acquisisce consenso.

  2. In prima persona ho pagato lo scotto di essere fedele e affidabile, prego che questo brutto vizio di “approfittarci” di chi e’ cosi, non venga attuato nei confronti di DIO, ricordiamoci che DIO e’ lento all’ira, no ingiusto o stupido, E’ SOLO LENTO ALL’IRA.——Ivana Barbonetti

  3. Riflettendo su questa omelia, mi viene spontaneo non avere più alcun dubbio sul fatto che Dio non è solo grande e potente, ma ci conferma che nessuno al mondo, figlio di questo grande amore, nessuno, ripeto, deve sentirsi orfano…perchè il Signore ci ama come Creatore, come Padre, come Madre ed è il vero maestro dell’Amore…come lo devono diventare anche i genitori sulla terra, alla nascita di ogni loro creatura. E sarà questo concetto della misericordia che, se accolto nei cuori dell’umanità, riuscirà a fare trionfare nel mondo la pace e la fratellanza.

  4. Dio conosce bene questi due mali: l’ipocrisia e l’affettazione strumentale. Sa chi soffre perché costretto dai poteri terreni a subirli. Il mondo stravarica di sofferenze e catastrofi. Dio guarda alla concretezza attiva e concreta, nel bene e nel male, e non apprezza l’inerzia passiva e rafferma o addobbata di parole vacanti, da qualunque parte arrivi e si propaghi, lasciando consolidare solo malessere sempre più amplificato.
    Dio ci dia segno della Sua misericordia, ponendo dei paletti ad ogni fonte d’ipocrisia e di potere disperdente verità e giustizia.

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