Riflessioni di Papa Francesco

Il Regno di Dio è un dono del Signore

«Il Regno di Dio richiede la nostra collaborazione, ma è soprattutto iniziativa e dono del Signore» è la sintesi del Vangelo del giorno, che Papa Francesco ha esposto durante la consueta riflessione antecedente la preghiera mariana del , affacciandosi in Piazza San Pietro dalla finestra del proprio studio nel Palazzo Apostolico.

Il Santo Padre, rivolgendosi ai fedeli presenti in piazza ha spiegato il significato della parabola presente nella Lettura del Vangelo, ovvero «quella del seme che germoglia e cresce da solo».

Questa parabola ci fornisce una immagine semplice e al contempo efficace «della Parola di Dio e le esigenze del suo Regno, mostrando le ragioni della nostra speranza e del nostro impegno nella storia», ha detto il Vescovo di Roma.

«L’attenzione è posta sul fatto che il seme, gettato nella terra, attecchisce e si sviluppa da solo, sia che il contadino dorma sia che vegli. Egli è fiducioso nella potenza interna al seme stesso e nella fertilità del terreno».

Ha quindi spiegato Bergoglio che «nel linguaggio evangelico, il seme è simbolo della Parola di Dio, la cui fecondità è richiamata da questa parabola. Come l’umile seme si sviluppa nella terra, così la Parola opera con la potenza di Dio nel cuore di chi la ascolta. – ha aggiunto il Papa – Dio ha affidato la sua Parola alla nostra terra, cioè a ciascuno di noi con la nostra concreta umanità. Possiamo essere fiduciosi, perché la Parola di Dio è parola creatrice, destinata a diventare “il chicco pieno nella spiga”».

Questa parabola cosa ci dice, ha chiesto ai presenti. Essa ci insegna che la Parola di Dio, «se viene accolta, porta certamente i suoi frutti, perché Dio stesso la fa germogliare e maturare attraverso vie che non sempre possiamo verificare e in un modo che noi non sappiamo».

Tutto ciò ci fa capire che è sempre Dio, è sempre Dio a far crescere il suo Regno – ha dunque concluso Francesco – è Lui che lo fa crescere, l’uomo è suo umile collaboratore, che contempla e gioisce dell’azione creatrice divina e ne attende con pazienza i frutti».

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17 pensieri su “Il Regno di Dio è un dono del Signore

  1. DIO TI BENEDICA SANTO PADRE FRANCESCO, alla mia conoscenza della parabola del seminatore mi colpi la precisazione del “terreno”, mi informai e presi la decisione di essere terreno buono, per un terreno buono il contadino compie questo lavoro; dissoda,ara, annaffia e quando e’ tempo, fa’ una serie di buche e mette il semino.—-mi lasciai “dissodare” arare ennaffiare nelle catechesi, lezio divine, gruppi di studio per crescere, con sacerdoti e laici sempre in seno alla chiesa. Questo lavoro lo ripeto ogni giorno, lavorandoci annaffiando con preghiera e richieste di aiuto a MARIA, GESU’,riconoscendomi bisognosa di aiuto.Grazie. Ivana Barbonetti

  2. Ma se, qui, si deve leggere di sacerdoti “costretti” a comportarsi male da “praticanti non credenti”, assoggettati a “lobby anticlericali”, mentre Gesù si è fatto crocifiggere e, attualmente, vediamo quotidianamente cristiani decapitati e “cattolici” ai vertici politici e istituzionali…..è meglio che chiudiamo il libro.
    Buon sonno a:teodora on giugno 14, 2015 at 9:38 pm.

  3. Un esempio fulgido del seme che germoglia è la vita di Santa Madre Teresa di Calcutta di cui Tele 2000 ieri sera ha trasmesso il film.
    Con una variazione sul tema, Lei si definiva ” matita di Dio “, cioè la semplice ed umile esecutrice della volontà del Signore.

  4. Padre nostro….sia fatta la tua volontà……..non indurci in tentazione, ma liberaci dal male…
    Ma il Pade nostro induce in tentazione?!
    Questa frase mi lascia sempre perplessa.

    1. No Teodora, fu’ un’errore di traduzione, gia’ nella nuova Bibbia del 2009, CEI, vi e’ la traduzione corretta. Matteo/cap. 6 v.7—-13….-non abbandonarci in tentazione. Buona lettura. Ivana Barbonetti

      1. Ivana,
        Ci cono state e ci sono dispute tra teologi e filologi sulla traduzione letterale del testo originale, dalla traduzione latina (Vulgata): et ne nos indúcas in tentatiónem, quella italiana (versione liturgica); e non ci indurre in tentazione, come si continua a recitare in tutte le celebrazioni religiose.
        Sia la prima che la seconda versione devono tradurre il verbo greco che significa, alla lettera, «far entrare, introdurre».
        L’interpretazione, è cambiata nel tempo
        Anche Benedetto XV nel suo libro “Gesù di Nazaret” scrive «Se tu decidi di sottopormi a queste prove, se…dai un po’ di mano libera al Maligno…»”…….

        “Aiutaci nella tentazione”, è l’ultima interpretazione adeguata ai tempi.

        Senza dilungarni in discussioni che possono diventare noiose, rimane comunque una questione d’interpretazione, sotto molti aspetti, di vissuto e di eventi (anche biblici ed evangelici) nei tempi. Lasciando da parte l’aspetto politico.

          1. E’ interpetrazione, non traduzione. Tu come reciti il Padre nostro oggi?
            Tu conosci il testo originale?
            Naturalmente, sei libera di pensare come ti pare.

  5. ma perché Gesù mi ha detto decenni fa” devi bere il calice del dolore fino in fondo”,io vorrei essere normale,senza un guaio dietro l’altro,un incidente dietro l’altro,una persecuzione dietro l’altro(per esempio sono 7 anni che un tizio che abita sopra di me di nome Cantonetti Augusto,mezzo drogato ed ex delinquente spacciatore,nonostante faccio del bene e aiuto la sua famiglia e lui con cortesia e soldi,mi fa dispetti ,ma ora l’ho scoperto e poi dopo tanto tempo me lo ha detto anche il padre,fa abbaiare il cane di notte diverse volte nella notte,o mi bussa al citofono nele ore notturne e mi fa svegliare e io sono a pezzi.io ho deciso di fare una querela penale e affrontarlo anche fisicamente,perchè il giorno non riesco più a fare nulla e devo aspettare le ore di pranzo,per dormire un poco e così divento normale verso le 5 o le 6 del pomeriggio.

    1. Marco, GESU’ fu’ chiaro, hanno perseguitato me lo faranno anche con voi, tutti noi ne abbiamo, uniamoci e sosteniamoci con la preghiera. Alla luce di quanto ci insegna il vangelo, compiamo azioni giuste per risolvere il problema che ci affligge. Forse un sacerdote della tua parrocchia puo’ esserti di aiuto, vi conosce a tutti. DIO ci benedica. Ivana Barbonetti

  6. Caro Papa Francesco, ogni seme, sia umano che vegetale è veramente un dono di Dio! Certo l’uomo non potrebbe mai “fabbricarne” uno solo.
    Tutto ciò che è fonte di vita va protetto e curato. Quando sistemo i miei vasi di fiori, le parti eccedenti non le butto mai perché ne propago altre che magari regalo a qualcun altro. Ogni anno nel mese di febbraio mi prendo cura della semina di ortaggi sul mio balcone di Roma. Quando si sono sviluppate le piantine le dono a mio figlio che abita nella campagna romana e coltiva ogni anno il suo orto. Ogni angolo contiene infinite bontà di cui cibarsi durante l’estate. Anche i fiori selvatici, come ad esempio la rosa canina vanno protetti perché sono una meraviglia per il panorama!
    Quest’anno ho seminato tutti i semi che avevo a disposizione (per noi erano davvero troppi) una volta cresciute le piantine ne ho regalate a tante persone perché altrimenti tutti quei semi sarebbero andati persi perché già di un paio di anni fa.
    Prima di tutto ciò che ho raccontato va difeso l’essere umano, prima fonte di vita, in secondo luogo, tutti gli animali, altra meravigliosa fonte di vita. Per ultimo, proprio ciò che ho descritto all’inizio.
    Evviva la natura che è il DIVINO CREATO DEL PADRE CELESTE! VIVA DIO ETERNAMENTE PER TUTTO QUESTO BENE CHE CI HA DONATO “GRATUITAMENTE”. Tutti abbiamo il dovere di proteggerlo e di ringraziare COLUI che ce lo ha donato.

  7. Caro papa francesco,
    Non ho parole quindi ti dedico una poesia.
    SEQUENZA Di SPAZI SEQUENZA DI RESPIRO eh L ‘ INFINITO PARLA ANCORA al ONDA del UOMO Che l’ ASCOLTA

  8. Che il seme di Dio germogli fedelmente alla Sua volontà, dando frutti di amore, fratellanza, LEALTA’, per una società che possa consolidarsi in questi valori-guida, soprattutto per chi esercita potere in qualsiasi ambito, talchè anche i più unili e modesti possano vivere serenamente.

  9. buon giorno santo padre sei grande ,quando sono giu morale guardo le tuo foto dopo sto bene ,pero ti prego pregami perche un priodo brutto x me ………….dio ti benedica sei grande,,,,,,,,,,,,,,,,,,i love you……

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