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Le armi distruggono fraternità, coesistenza e pace tra i popoli

“C’è bisogno di un’etica globale se vogliamo ridurre la minaccia nucleare ed operare per un disarmo nucleare. La minaccia della distruzione reciproca non può essere base di un’etica di fraternità e di pacifica coesistenza tra i popoli e gli Stati”. Queste le parole che Papa Francesco pronunciò il 7 dicembre 2014, in un messaggio rivolto alla Conferenza di Vienna sull’impatto umanitario delle armi nucleari.

Tali parole risuonano più che mai attuali, tanto più oggi in cui ricorre la Giornata internazionale contro i test nucleari istituita nel 2009 dall’Assemblea Generale dell’Onu.

Il Papa, a questo proposito, ha anche tenuto a sottolineare che spendere soldi in armi significa “delapidare la ricchezza delle nazioni”. E quando le risorse vengono bruciate in questo modo, “i poveri e i deboli che vivono ai margini della società ne pagano il prezzo maggiore”. Da qui l’invito ai potenti del mondo affinché si impegnino concretamente per un mondo libero dalle armi nucleari.

Francesco si espresse contro le armi anche il 25 settembre 2015, quando, in un intervento alle Nazioni Unite di New York, condannò senza tanti giri di parole la proliferazione delle armi, specie quelle di distruzione di massa. “Bisogna applicare pienamente il Trattato di non proliferazione nella lettera e nello spirito, e muoversi verso una totale proibizione di questi strumenti”.

E questo invito è stato rinnovato di recente, nel mese di marzo, quando Francesco ha esortato i partecipanti alla Conferenza Onu a fare qualcosa di concreto per il disarmo. Perché da questo non se ne esce: “L’obiettivo finale – ha più volte ribadito il Papa – è avere un mondo senza armi nucleari. Questa deve diventare una sfida e un imperativo morale e umanitario”.

1 pensato per “Le armi distruggono fraternità, coesistenza e pace tra i popoli

  1. Ieri Trump ha minacciato una guerra, mi sono domandata ma lui dove pensa di rifugiarsi in questa distruzione che minaccia?
    vivere per il resto dei suoi giorni in un bunker sottoterra come i topi di fogna? finito il cibo si mangia i suoi soldi?
    Una ben misera fine anche per se stesso, ritardata per il potere di acquisto dovuto ai soldi che ha, ma solo RITARDATA, certamente non nella grazia di nessun essere umano e tantomeno nella grazia di DIO.

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