Riflessioni di Papa Francesco

Maria ci invita a dire “no” alla indifferenza e alla esclusione

Papa Francesco ha celebrato oggi, 12 dicembre 2016, la Messa per l’America Latina, in occasione della Beata Vergine Maria di Guadalupe, Patrona delle Americhe e delle Filippine. Durante la propria omelia il Santo Padre ha sottolineato come la fede di Maria sia fonte di luce per una società, quale quella attuale, ormai cieca di fronte agli esclusi e ci inviti a dire ‘sì’ alla vita e ‘no’ a ogni tipo di indifferenza, di esclusione, di scarto dei popoli o di persone.

Iniziando la propria omelia proprio dalla esclamazione di Elisabetta: “Beata colei che ha creduto”, il Vescovo di Roma ha sottolineato come la fede di Maria sia un esempio per noi cristiani di oggi, un esempio che ci stimola a cambiare la nostra società per rimettere in gioco coloro che vengono scartati.

Nonostante tutti i progressi scientifici e tecnologici che la nostra società ha raggiungo, ha infatti commentato Bergoglio, essa resta cieca e insensibile soprattutto nei confronti di coloro che sono in stato di bisogno. È l’orgoglio di pochi, ha detto il Papa, che esclude tanti bisognosi e che spinge i più a vivere in uno stato costante di angoscia e disillusione.

Sembrerebbe quasi, ha detto Francesco, che ci siamo abituati a vivere nella società della sfiducia e risulta anche difficile credere che la nostra sia davvero la società del benessere, quando, aprendo gli occhi e guardando la realtà per come è, ci sono così tante persone che mendicano e dormono nei sotterranei delle metropolitane delle grandi città o nelle stazioni dei treni. Oppure tanti bambini e giovani sfruttati in lavori clandestini o costretti a mendicare per strada, agli incroci, ai semafori…

È difficile credere che viviamo nella società del benessere, quando visitiamo una casa per anziani e prendiamo coscienza della solitudine e abbandono in cui vivono. Oppure quando vediamo donne, bambine o adolescienti, sfruttata e sottoposte a violenza.

Tutte queste situazioni, ha detto il Papa, mettono a dura prova la nostra fede e proprio in questo Maria è per noi un grande esempio: ella ha saputo credere anche quando tutto sembrava perduto e sempre ha profuso il suo amore servizievole verso gli altri, senza mai pensare a se stessa, come ci ricorda proprio la visita a Elisabetta nonostante fosse in attesa di Gesù.

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2 pensieri su “Maria ci invita a dire “no” alla indifferenza e alla esclusione

  1. Buenas Tardes , Su Santidad :

    Si , cierto , mucho investigar en Marte o en la Luna, venga gastar en armas, en cosas superficiales, pero para estructurar a estos niños ni un chavo. No tienen conciencia. Sacar a los niños de la calle debería ser la prioridad. Y no le ponen soluciones. Patético. Vaya mentes. Tengamos fe en un mundo mejor. Existen personas maravillosas en el mundo, gracias a ellas muchas personas han vuelto a vivir en paz y felices, sino fuera por ellas qué sería del mundo.

    Santo Padre, desde que estoy pintando el rostro de Cristo tengo la piel de gallina, y hasta le hablo, es que parece que está vivo en la pintura. Cuando se hace una obra de arte es como si fuera una criatura de su creador , y en en sentido me expreso. Estoy contenta con mi trabajo. Gracias por su luz.

    Saludos.

  2. Visitai case per anziani, vissi con molti di loro l’abbandono, l’attesa della visita di figli che non venivano mai, ho consolato madri giustificando l’assenza.–Quello che mi provoco’ tanto dolore e schifo verso questi “figli” e’ come si precipitavano alla morte del genitore cercando libretti postali, minacciando a priori denunce ai titolari delle case per “propabili” libretti postali, quando la titolare ricoverava anziani e cercava i figli per la firma per l’ospedale, nessuno rispondeva, io sono stata una spettatrice esterna, non di parte, una volontaria che credeva e cercava di aiutare.–Ringrazio DIO per il dono della fede, questi episodi l’hanno messa a dura prova.—-

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