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Da Maria impariamo ad essere liberi nella libertà di Dio

Al centro dell’ Papa Francesco è stata la parola “libertà“, ripetuta per ben undici volte dal Pontefice, che ha spiegato come Dio ci liberi dalle paure e quale sia questa libertà che ci dona, libertà che non è anarchia, che non è fare quello che si vuole.

Lo spunto per la riflessione del Papa viene dalla Prima Lettura (Sap 10,9) che dice «la sapienza liberò dalle sofferenze coloro che la servivano»: Dio, che sempre “sta dalla parte delle persone fragili, delle persone discriminate e oppresse che si abbandonano fiduciose a Lui” ci “libera dal male e dall’oppressione“.

La libertà che ci dona Dio è frutto dell’umiltà e del servizio, valori che ci insegna la nostra Madre, Maria: “la via privilegiata per servire Dio è servire i fratelli che hanno bisogno“, andando oltre la preoccupazione per se stessi, come ha fatto la Madonna che “subito dopo aver ricevuto l’annuncio dell’Angelo e aver concepito Gesù, parte in fretta per andare ad aiutare l’anziana parente Elisabetta“.

Maria, “serva del Signore” ci insegna cosa sia il servizio, ci insegna ad essere pronti “a partire per andare incontro alle situazioni di maggiore necessità, ad essere premurosi verso i piccoli e gli esclusi“.

È proprio nel servizio al prossimo che ci si accorge che “la vera libertà” è “libertà anzitutto dal peccato, dall’egoismo in tutte le sue forme“:  si tratta della “libertà di donarsi e di farlo con gioia“.

La Vergine di Nazareth” ci mostra una nuova libertà: ella “è libera da sé stessa, non si ripiega sulla sua condizione ma pensa a chi in quel momento ha più bisogno“.

È questa la “libera nella libertà di Dio, che si realizza nell’amore. E questa è la libertà che ci ha donato Dio, e noi non dobbiamo perderla: la libertà di adorare Dio, di servire Dio e di servirlo anche nei nostri fratelli“.

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13 pensieri su “Da Maria impariamo ad essere liberi nella libertà di Dio

  1. Despues de leer los comentarios …loo único que me queda por decir es que Dios le de fuerza , mucha!!!!! , sabiduria ( la que viene de EL) , amor, aún mas de el que ya tiene , comprension ( porque dicen cada cosa…..) y perdón , que nos perdone que Ud , santidad y Dios nos perdone y nos guien a esta humanidad desviada , liberal ( que no es lo mismo que libre) , desamorada, ( urge mucho mas amor , mas misericordia , mas perdon entre nosotros ) , … verdaderamente como madre de dos niños me preocupa el mundo… y todos los dias de mi vida ruego al Santisimo que los protega , que los oriente, que los encamine y los lleve por el mejor camino( quiza mas dificil, mas sacrificado, menos fascinante… p) pero sin duda, el mas seguro… quisiera que usted tambien se lo pida ( a ud le va a escuchar mas que a mi…) por mis hijos y por todos los niños y jovenes … que encuentren el camino de la vida y no de la muerte ( droga, alcohol, sexo liberado ) AMEN Y GRACIAAAAAAAASSSSSSSSS!!!!!!!!!!!!

  2. Se poi questa ipocrisia te la ritrovi davanti tutti i giorni, proprio nel luogo deputato alla presunta santità, allora la fede già ritrovata finisce per vacillare di nuovo. Bisognerebbe frequentare un pò di più i buddisti. Almeno loro sono coerenti e si sforzano di esserlo.
    Un saluto nel Signore.

  3. L’aumento dell’odio,della violenza umana mi addolora. Vorrei abbracciare il mondo intero per far comprendere quanto è bello parlare con la Madonna
    e chiederle l’aiuto di cui tutti abbiamo bisogno.

  4. Caro Papa Francesco,quanto abbiamo bisogno di capire,i nostri cuori induriti e impenetrabili ci hanno portato fuori rotta.
    Uomini e donne senza la giusta direzione,senza la concezione della Libertà,ma dietro alla chimera della libertà individualistica dei nostri tempi.
    Faccio quello che voglio,quando voglio,come voglio e con chi voglio.
    Follia pura,perché stare con Te e’ la Libertà!

  5. Caro Papa Francesco, è qui nel nostro ambito più ristretto che bisogna fare luce. Nelle località più recondite e “tranquille” per antonomasia. Dove, dietro l’indisturbata tranquillità di facciata, si consumano quietamente i giochi di un potere stagnante, annientatore dell’umile, impotente onestà .
    Che Tu riceva la Luce necessaria per individuare e intervenire.

  6. CAPIRE LE PAROLE DEL SANTO PADRE OGGI FACCIAMO FATICA PERCHE SIAMO ARROGANTI DI UNA CATTIVERIA SPAVENTOSA FACCIAMO FINTA DI NON VEDERE CERTE SITUAZIONI E DOPO DICIAMO POVERINI INVECE AIUTARE ANCHE CON UN DIALOGO UN INVITO A STARE INSIEME E CEDERE IL POSTO A TAVOLA E PARLARE DELLA VITA DI CIO CHE GIUSTO O SBAGLIATO SENZA FARE CRITICHE E TRISTE PER QUELLE FAMIGLIE DOVE REGNANO DELLE BRUTTE SITUAZIONI E LE PERSONE CHE NE SPARLANO
    E NON FANNO NULLA SOLO MALDICENZE AUGURIAMOCI UN MONDO MIGLIORE PER QUESTI GIOVANI

    1. Parole Sante. Peccato che la realtà ci sbatte in faccia tutti i giorni l’ipocrisia e l’incoerenza regnante. E allora? Come se ne esce?

  7. AD OGNI PAROLA DEL SANTO PADRE OGGI FACCIAMO FATICA A CAPIRE PERCHE VI E TANTA CATTIVERIA ARROGANZA E QUANDO VEDIAMO DELLE SITUAZIONI BRUTTE VOLTIAMO LE SPALLE FACCIAMO FINTA DI NON SAPERE E VEDERE BASTEREBBE UNA SOLA PAROLA DI CONFORTO VERSO IL PROSSIMO E SAREBBE MIGLIORE ANCHE LA VITA AIUTARE CHI A BRUTTE SITUAZIONI FAMIGLIARI ECONOMICHE E POTER DIRE PERMETTIMI DI AIUTARTI ANCHE SENZA SOLDI INVITARE E CEDERE IL MIGLIOR POSTO A TAVOLA

  8. Nella Parrocchia del mio paese di nascita,Venaria Reale, quando avevo 5 anni arrivò un Parroco Don Isidoro, che ricordo per la sua grande umanità e carisma A noi bambini diceva: “se volete chiedere qualche cosa a Gesù, chiedetela alla Madonna, passate prima da Lei perchè Gesù non dirà mai di no alla Sua mamma! “.Ancora oggi questa frase è impressa nel mio cuore e mi aiuta.

  9. La Mamma celeste con infinita umilta’ ci invita a camminare con Lei ………
    ….con infinita pazienza ci sprona ad amare Dio ……..
    ….con tanta dolcezza ci vuole guidare per le strade del mondo seguendo i suoi passi …………..e come vera mamma ci vuole abbracciare………

    Quanti luoghi sono da Lei visitati …….distribuendo infinite grazie ……….affidiamo a Lei il mondo intero affinche’ Papa Francesco sia sinceramente capito e amato da noi

  10. Faccio seguito al mio commento del 2 c.m., inviando la mia invocazione alla Madre Celeste in vernacolo (con relativa traduzione) affinché ci assista non ostante la nostra arroganza:

    O Matri risplendenti

    O Matri a lu gran Celu risplendenti
    e a chistu mundu mìseru e ’rroganti,
    Vu’ lu sapiti ca non simu nenti
    e a testa gata ’ndi facìmu avanti.

    Sarvàti tutti l’animi ’nnocenti
    da lu nemicu ch’ àspitu e ’ntricanti:
    sortantu cu’ li boni sentimenti
    tenìmu amici l’Angeli e li Santi.

    Vergini bella no’ ’nd’abbandunati
    ca se sbagliammu già pentiti simu
    e aprìmu a’ la speranza ora lu cori.

    Vu’ succurrìti a li necessitati,
    ca sutta o’ mantu Vostru ’ndi mentimu
    finu a lu jornu chi lu corpu mori.

    Domenico Caruso
    S. Martino di Taurianova (Reggio Cal.)

    Traduzione dal dialetto calabrese:
    Fulgida Madre
    Madre, risplendente sia nel Cielo che in questo mondo misero e arrogante, lo sapete che pur nella nostra nullità osiamo andare a testa alta (con superbia).
    Salvate le anime innocenti dal nemico, aspide intrigante: con i buoni sentimenti avremo amici gli Angeli e i Santi.
    Vergine bella, non ci abbandonate poiché se abbiamo sbagliato ci siamo già pentiti e apriamo il cuore alla speranza.
    Soccorreteci nelle necessità e ci metteremo sotto il Vostro manto fino al giorno della morte corporale.

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