Riflessioni di Papa Francesco

Ci vuole il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace

Domenica scorsa si è tenuto l’, incontro proposto da Papa Francesco durante il , al quale hanno partecipato, oltre al Pontefice, Sua Santità il Venerato Fratello Bartolomeo, e i Presidenti dello Stato di Israele – Shimon Peres – e dello Stato di Palestina – Mahmoud Abbas -.

L’incontro è stato un qualcosa di unico nel suo genere, per la presenza del patriarca di Costantinopoli, a capo della Chiesa Cristiano-Ortodossa, e di Papa Francesco, a “testimonianza del cammino che come cristiani stiamo compiendo verso la piena unità” ma soprattutto per la presenza di ebrei e mussulmani che assieme hanno invocato l’unico Dio affinché conceda il dono della pace.

Nel suo intervento il Vescovo di Roma ha puntualizzato come “la storia ci insegna che le nostre forze non bastano” infatti è sotto gli occhi di tutti come “più di una volta siamo stati vicini alla pace, ma il maligno, con diversi mezzi, è riuscito a impedirla“.

Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi – ha aggiunto il Santo Padre – tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante speranze seppellite; tante vite spezzate… Ma i nostri sforzi sono stati vani“.

Chiedere aiuto a Dio non significa rinunciare “alle nostre responsabilità” anzi si tratta proprio dell'”atto di suprema responsabilità, di fronte alle nostre coscienze e di fronte ai nostri popoli“. Come Abramo, che unisce le tre religioni, anche noi “abbiamo sentito una chiamata, e dobbiamo rispondere – ha aggiunto Bergoglio – la chiamata a spezzare la spirale dell’odio e della violenza, a spezzarla con una sola parola: “fratello”. Ma per dire questa parola dobbiamo alzare tutti lo sguardo al Cielo, e riconoscerci figli di un solo Padre“.

Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace” perché “Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. – ha concluso Papa Francesco – Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo“.

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7 pensieri su “Ci vuole il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace

  1. TEMPLARI FEDERICIANI E CONGREGAZIONE FEDERICIANA
    MARTIRIO DEI CRISTIANI – FERMIAMOLO.
    INVOCHIAMO UNA PRESA DI POSIZIONE DI TUTTI GLI AMICI ISLAMICI PRESENTI NELLE NOSTRE PAGINE FB AFFINCHE’ SOLLECITINO I LORO GOVERNI A PRENDERE MISURE SERIE PER LA SALVAGUARDIA DEI FRATELLI CRISTIANI E LORO STESSI CONDANNINO TALI BARBARIE CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON LA FEDE ISLAMICA E NON PORTANO COLORO CHE LI ATTUANO E COLORO CHE ARMANO LE LORO MANI IN NESSUN PARADISO MA DIRETTAMENTE ALL’INFERNO PERPETUO.
    I CRISTIANI NON SI TOCCANO:
    “Uccidere i cristiani con la scusa che essi sono bestemmiatori verso il Santo Corano e il Santo Profeta.” Distruggere le loro case, violentare le donne, dare fuoco alle Chiese e uccidere anche Preti e Suore e costringere tutti alla fuga,non è più tollerabile. I Governi compreso quello Italiano è complice di tutto ciò. L’Onu è complice di tutto ciò, l’Europa una volta basata su basi solide cristiane è complice di tutto ciò.
    Mi rivolgo ai fratelli Islamici presenti sulle nostre pagine,non siate anche Voi complici di tutto ciò. Date un segno reale di amore verso i fratelli Cristiani. Dite no al martirio dei fratelli Cristiani.
    FERMIAMO IL MARTIRIO CRISTIANO.
    CORRADO MARIA ARMERI
    GRAN MAESTRO FEDERICIANO

  2. Eu acredito é tudo que Deus nos deixou de herança para todos
    seus filhos[nações] viver em comunhão com cristo e com os irmãos
    pregando e vivendo os dez mandamento na misericórdia e unidade
    fraterna em favor dos fracos e oprimidos [não] ao que agride mata
    usa de violência e derrama sangue inocente, acredito ,Cristo o
    Ressuscitado espera que lutemos e alcancemos a paz eterna amém.
    Sua benção Papa francisco abraços.

  3. L’incontro delle Sue parole con la mia anima, Santo Padre Francesco, è così forte che ogni volta che sento, leggo le Sue parole mi coglie un’emozione fortissima. La voglia, il desiderio profondo di fare, fare per la pace, di dare amore al fratello fattivamente è come se si vanificasse nelle mie mani incapaci, nonostante i tanti tentativi. Sto entrando in una dimensione di rinuncia del sogno. Sto prendendo il coraggio del qui e ora e vedo che ci sono tante occasioni per comunicare pace e amore in brevi attimi d’incontro, con persone mai viste prima e che non vedrò, forse, più. Una mano, un sorriso, una parola… e vedo volti rilassarsi, occhi increduli, respiri profondi, sorrisi di sollievo. Mi sento così piccola… eppure provo felicità anche in questo ! E’ Gesù che mi aiuta, lo Spirito santo?

  4. Come un bravo “Pastore” ed un grandissimo “Maestro di vita” ogni giorno ci inviti a riflettere ed é con queste riflessioni che possiamo ritrovare i valori veri di una vita Cristiana. Grazie Papa Francesco.

  5. Il coraggio,arma bianca per intraprendere ogni situazione,soprattutto per chiedere ed invocare la fede.Il coraggio l’atto per manifestare il bene e Nn il male,l’amore e non l’odio,l’unione e non la divisione.Ti ricordi mio Dio di quando l’ho invocato?

  6. Non mi sembra un caso che il Santo Padre nomini il maligno, perché dove c’è esso c’è la pigrizia spirituale, quella pigrizia che non ci fa capire l’esigenza del fratello, che porta discordia, pigrizia che è il contrario di sforzo.. Sforzo che porta alla gioia per i risultati ottenuti, un concetto fondamentale a partire dai singoli individui, come per tutti gli Stati del mondo.. Grazie Santo Padre

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