Riflessioni di Papa Francesco

Tante volte un peccato ci fa vergognare e incontrare il Signore

Nell’omelia di oggi, nella messa del mattino in Casa Santa Marta, Papa Francesco ha fatto notare come sia nel peccato che incontriamo il Signore: “tante volte un peccato ci fa vergognare tanto e incontrare il Signore, che ci perdona, – ha commentato il Pontefice – come questi ammalati che erano qui e andavano dal Signore per guarire“.

Tuttavia, ha messo in guardia il Santo Padre, per riconoscere i propri peccati e il proprio errore non si deve avere un cuore ipocrita. E questo è quanto invece le Scritture del giorno ci mostrano: i dottori della legge erano pieni di ipocrisia e cercavano di fare cadere Gesù in errore.

Di fronte a queste persone “Gesù non negoziava mai il suo cuore di Figlio del Padre, ma era tanto aperto alla gente, cercando strade per aiutare. – ha commentato Bergoglio – ‘Ma questo non si può fare; la nostra disciplina, la nostra dottrina dice che non si può fare!’ dicevano loro. ‘Perché i tuoi discepoli mangiano il grano in campagna, quando camminano, il giorno del sabato? Non si può fare!’. Erano tanto rigidi nelle loro discipline: ‘No, la disciplina non si tocca, è sacra’“.

Anche la Chiesa Cattolica è stato nel passato tanto rigida, a volte rischiando di cadere nell’ipocrisia. E per spiegare questo, il Pontefice ha ricordato quando i sacerdoti dovevano dire messa a digiuno, senza neppure bere dalla notte prima, anche qualora la messa fosse stata a mezzogiorno. “Quando Pio XII ha cambiato la disciplina” ha ricordato il Santo Padre, molti gridarono “eresia! No! Ha toccato la disciplina della Chiesa!“, così come facevano i farisei con Gesù.

Anche la nostra vita può diventare così, anche la nostra vita” ha quindi concluso Papa Francesco “E alcune volte, vi confesso una cosa, quando io ho visto un cristiano, una cristiana così, col cuore debole, non fermo, non saldo sulla roccia – Gesù – e con tanta rigidità fuori, ho chiesto al Signore: ‘Ma Signore buttagli una buccia di banana davanti, perché faccia una bella scivolata, si vergogni di essere peccatore e così incontri Te, che Tu sei il Salvatore’“.

Infatti “tante volte un peccato ci fa vergognare tanto e incontrare il Signore, che ci perdona, come questi ammalati che erano qui e andavano dal Signore per guarire“.

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16 pensieri su “Tante volte un peccato ci fa vergognare e incontrare il Signore

  1. Davvero divertente la buccia della banana! Mi ricorda tanti sketch televisivi del passato. Secondo me Francesco avrebbe successo anche come comico.

  2. INFATTI CERTE VOLTE CI ACCANIAMO ANCHE AVENDO RAGIONE MA IN MODO CHE NON E’ -LA STRADA DELLA DOLCEZZA DI GESU’-….E POI SCIVOLIAMO PERCHE’ DOBBIAMO ACCORGERCENE…E CI RENDIAMO PROPRIO CONTO CHE E’ STATO DIO: A – SGRIDARCI…_ …E SEGUIAMO LA STRADA DI GESU’..CHE CI PORTA AL BENE..E AL GIUSTO….

  3. Vero Santo Padre un peccato ci fa vergognare di incontrare il Signore, ma purtroppo ci sono persone che rappresentano il Signore,come l’Abbè Pascal Thullier&il Vescovo di Parigi Cardinale Andrè che sono due >MAFIOSI>che sono “PECCATORI”facendo del vil danaro il loro DIO,essi hanno plagiato Yolande d’Argenge Lafue 92 enne( deceduta) derubandola di tutti i suoi beni diversi milioni di euro,eppure sebbene il Vaticano nè sia al corrente NON fa niente per denunciare questi ben lungi di dire che il Vaticano sia loro complice MA ????????????? il dubbio sussiste io che leggo in Chiesa e che porto la Croce.

  4. Giusto solo il signore può. Guarirci e perdonare i nostri peccati,a volte presi dalla quotidianeta nn esprimiamo a pieno l’amore che abbiamo verso Dio e lui con la sua infinita bontà. E con il suo grande amore ci perdona,ma dobbiamo essere convinti del nostro pentimento..grazie Papa Francesco le tue parole mi fanno andare avanti durante la giornata che Dio ti protegga ogni giorno.

    1. escribo en castellano y no en italiano, mis apellidos son guerra torres, no torres guerra, en algún momento lo entenderán, nada tiene que ver con LAS GUERRAS, solo así son mis apellidos

      1. siguen estando mal mis apellidos son como los leen en castellano, no son torres torres de guerra ni torres guerra, SON GUERRA TORRES, SON GUERRA TORRES. EN CASTELLANO, IGNORANTES

  5. La felicitación es en nombre mío y de mi familia, mi esposa María Minerva Rodríguez Ruiz y mi hijo Carlos Alejandro Guerra Rodriguez

  6. Santo padre muchas felicidades por el cumpleaños de su ordenamiento sacerdotal, esperamos que dios nos lo conserve muchos años más, gracias por su sinceridad, su humildad y su don de gente tan abierta a todos las formas de pensar, nosotros somos muy tradicionales de pensamiento, pero entendemos que todos somos hijos de dios y merecedores de su misericordia, somos sus seguidores y nos gustaría leerlo en castellano, vivimos en México en Monterrey N.L Bueno, mas bíen en una ciudad conurbada que se llama Sta. Catarina N.L. y cuando vino el papa Juan Pablo II me tocó verlo en el río sta. catarina. usted vendrá a México alguna vez?

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