Riflessioni di Papa Francesco

Usare televisione e computer per le cose che ci fanno crescere!

L’ultimo momento pubblico del è stato l, presso il Centro diocesano giovanile “Giovanni Paolo II”: il Pontefice, consegnando come letto il discorso che aveva preparato, ha introdotto con i presenti un dialogo su temi di attualità.

Tra questi, il Santo Padre messo in guardia i giovani da un cattivo uso della tecnologia: rispondendo a una domanda dei giovani che chiedevano se fosse vero che Bergoglio non guarda la TV,ha risposto confermando e dicendo che prese questa decisione “a metà degli anni ’90“, quando si diede conto che “non mi faceva bene, mi alienava, mi portava fuori… e ho deciso di non guardarla“.

Quando volevo guardare un bel film, andavo al centro televisivo dell’arcivescovado e lo guardavo lì; ma soltanto quel film… – ha poi precisato il Pontefice – La televisione invece mi alienava e mi portava fuori da me, non mi aiutava… Certo, io sono dell’età della pietra, sono antico“!

Ha quindi proseguito il proprio intervento spiegando che, rispetto al “tempo dei libri“, anche il moderno “tempo dell’immagine” nel quale tutto sembra differente, non è poi così diverso: il cristiano è chiamato a saper scegliere i programmi da guardare, selezionando quelli che fanno bene e quelli che fanno male.

“Se io vedo che un programma non mi fa bene, mi butta giù i valori, mi fa diventare volgare, anche nelle sporcizie, io devo cambiare canale. – ha quindi aggiunto – Come si faceva nella mia età della pietra: quando un libro era buono, tu lo leggevi; quando un libro ti faceva male, lo buttavi“.

Affianco a questa responsabilità personale di saper scegliere correttamente quali programmi guardare, vi è una ulteriore responsabilità che è quella dei centri televisivi, che dovrebbero “fare programmi che fanno fanno bene, che fanno bene ai valori, che costruiscano la società, che ci portino avanti, non che ci portino giù. – ha detto il Vescovo di Roma – E poi fare programmi che ci aiutino affinché i valori, i veri valori, diventino più forti e ci preparino per la vita. Questa è responsabilità dei centri televisivi“.

E rispetto le moderne tecnologie internet? Anche in questo caso, ogni persona ha una propria responsabilità, che è quella di scegliere cosa cercare: “se tu nel computer cerchi i programmi sporchi, tu perdi la dignità“, ha detto Papa Francesco, così come se “vivi attaccato al computer e diventi schiavo del computer, tu perdi la libertà“.

L’auspicio che il Papa ha rivolto ai giovani di Sarajevo, così come a quelli di tutto il mondo, è stato quello di “vedere la televisione, usare il computer, ma per le cose belle, le cose grandi, le cose che ci fanno crescere. Questo è buono“!

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12 pensieri su “Usare televisione e computer per le cose che ci fanno crescere!

  1. Quando avevo 32 anni ho deciso che non dovevo vedere + la televisione perché mi sono accorto che mi faceva male. Nello stesso periodo ho rinunciato a 5000 cd di musica rock allo stereo, al pc e a internet. Poi sono stato spinto a riacquistare un pc e una linea internet e piano, piano ho imparato a usare la rete. Attualmente navigo 3 o siti, guardo soprattutto la posta elettronica e leggo molto i pdf gratuiti dei classici del cattolicesimo che trovo in rete, io stesso ho un sito con i classici del cattolicesimo gratuiti su pdf, ma per quanto riguarda la tv e la musica rock sono riuscito a farne a meno del tutto. Siccome ho una fede molto forte (così dicono) ho un carattere di ferro, ma quando vedo la tv o riascolto un brano di musica rock mi danno l’impressione di essere assalito da un doberman. Amo molto la lettura e la preghiera, questo si, ma sto eliminando sempre di più la preghiera orale per fare spazio alla lettura meditata e soprattutto al digiuno che la Madonna mi chiede. I libri che avevo messo in soffitta tanti anni fa sono finiti nel cassonetto della carta da riciclo: non volevo che gli autori retorici del 700 / 800 e 900 ammalassero le persone alle quali li avrei regalati. Ci sono libri che fanno bene e libri che fanno male, la stessa cosa vale per internet, la tv e la musica. Anche i discorsi che fanno le persone seguono la stessa logica: ci sono discorsi che fanno bene e discorsi che fanno male (e succede molto spesso che le cose buone che dico finisce nelle prediche dei sacerdoti).

  2. Il blog è una cosa (e non credo che il Papa abbia il tempo di leggerlo), la corrispondenza riservata è un’altra cosa. Percorsi e gestori sono diversi.
    Se poi non giunge a Papa Francesco, ancorché con attestazione di ricezione, allora per trovare “canali attendibili”, si può solo sperare in un miracolo. Il che è semplicemente sconcertante.
    Che Dio renda tutto più semplice, perchè chi scrive personalmente al Papa non lo fa certamente per divertimento.

  3. DIO TI BENEDICA SANTO PADRE FRANCESCO, sono capitata per caso su un film con TOMAS MILIAN, il commissario Girardi, apparentemente innocuo, fanno vedere un “furto” in appartamento, non trovando la refurtiva che sapevano esserci, il simpaticissimo, ora defunto Bombolo, per “SFREGIO” evacqua sul divano!!! come questo tanti altri film simpaticissimi. Quanto questo e’ stato dieseducativo per la gioventu’ di oggi? quanto ha incoraggiato atti di bullismo che nei film fanno ridere e non sfocia nelle tante tragedie che ultimamente sono giornaliere? i giovani, ammenoche’ non hanno la “fortuna” di avere genitori “presenti”, che l’aiutano a capire e discernere, sono allo sbando, in balia della giovane eta’ che in quanto giovane ancora con tante cose sconosciute. Padre Francesco, noi dell’eta’ della pietra siamo fortunati, siamo cresciuti, siamo in grado di capire e scegliere, siamo liberi, quella liberta’ interiore che i giovani stanno cercando, anche se ancora non lo hanno capito. Preghiamo per loro, dove loro lo vogliono e chiedono, anche se non sono nostri parenti, aiutiamoli, sono “nostri” in CRISTO GESU’. Grazie. Ivana Barbonetti.

  4. Oggi i telefonini e le televisioni hanno creato divisione, era bello quando si stava tutti insieme a tavola spegnendo la tv e si dialogava, coi figli. Io personalmente sono cresciuta all’antica coi miei cari nonni, e non avevamo la tv. Andavo a vedere qualche film, nella vicina di casa dei miei nonni, e’ pure non ho vissuto nel paleolitico. Ho oggi 33 anni, e i ricordi di un infanzia meravigliosa, quando io bambina giocavo per le strade, ci divertivamo anche con un sasso e bastava poco per sorridere ed essere felici. I bambini di oggi sono robotizzati davanti ai videogiochi magari di guerra, e vengono negati i giochi, e piangono per l’egoismo dei genitori. Quando impareremo che i bambini hanno bisogno di essere piccoli e di esprimersi col gioco, non essere robotizzati alla violenza. Quanti bambini violentati. E quanti pianti non ascoltati dai grandi, poi io potevo guardare solo alcuni film. Oggi quante scene troppo esplicite e nudità,che diventano agli occhi dei piccoli scandalo. Perche’ scandalizziamo i bambini? Loro sono puri di cuore e senza malizia alcuna, e soprattutto sinceri. E’ bello ascoltare i bambini, potessimo noi grandi imparare da loro i valori perduti. Padre nostro che sei nei cieli, veglia sui cuori traviati e riconducili a te, custodisci i piccoli e fa che nessuno di essi sia scandalizzato dall’egoismo dei grandi. Guida i nostri pensieri affinché discerniamo da ciò che e’ buono e da ciò che non lo e’. Spegniamo ogni tanto il mondo virtuale e viviamo nel mondo reale, il dialogo fraterno e’ importante mettersi all’ascolto dell’altro. Siamo tutti diversi ma tutti figli di Dio, non e’ il colore della pelle, la religione, che crea diversità tra gli uomini, ma il pregiudizio. Ognuno di noi deve rispettare e amare il prossimo, può non condividere le scelte dell’altro, ognuno decide con la propria vita il sentiero da percorrere, ma il rispetto e’ fondamentale. Se non c’è rispetto non c’e amore. E il primo comandamento e’ Amatevi gli uni gli altri come Io vi amo. Amare non chiedendo una ricompensa, ma gratuitamente abbiamo ricevuto gratuitamente diamo amore agli altri,amando per primi chi non ci ama e i nostri nemici. Perdoniamoci tra noi, e vinciamo l’orgoglio. Abbiamo cura del creato e spegniamo la tecnologia per far posto alle idee, alla fantasia al gioco, ma soprattutto all’amore per gli altri e per Gesù nel nostro cuore, sia lodato Gesù Cristo e la nostra Mamma Maria, ritorniamo ad essere figli ubbidienti e parliamo di piu’ tra noi non coi messaggi, non con facebook ma guardandoci negli occhi, scrivendo lettere. Coltiviamo la realtà e non la fantascienza. Tutti abbiamo bisogno gli uni degli altri e di Dio, buona giornata.

  5. I buoni e i cattivi esempi (non solo, ma anche di più inconcepibile), il più delle volte, arrivano da chi meno te l’aspetti, anzi da chi t’aspetteresti tutt’altro, a prescindere da Tv, Pc, mass media, films ed altro.
    In ogni ambito s’annida l’inganno e la deviazione, mascherati dall’ipocrisia.

  6. caro papa francesco appena sei arrivato eri piu umile adesso pensi solo a te stesso e ai bambini extracomunitari ma lo sai quanti bambini italiani sono sottratti alle famiglie italiane da parte dei servizi sociali*??????ti ho scritto una lettera 3 mesi fa x che ai detto che rispondi solo via lettera ma mi sa che i tuoi segretari prendono le lettere e le bruciano x che dopo 3 mesi avresti già dovuto leggerla o magari te ne freghi delle famiglie italiane e pensi solo alle famiglie argentine????????

    1. Ma tu sei il Direttore di qualche quotidiano? Sei ateo? Sei amareggiato, perchè, da divorziato, non puoi comunicarti? Allora cosa vuoi?!
      Hai problemi, hai bisogno d’aiuto o di conforto? E che c’entra?
      L’hai detto: si strappa tutto. Ti saluto cordialmente.

    2. Carlo, se ci fosse menefreghismo non verrebbero messe a lettura di tutti quanto tu scrivi, dobbiamo comprendere che di richieste ne vengono fatte tante, anch’io vorrei qualcosa di personale, ma’ comprendo. Circa l’accusa che PAPA FRANCESCO pensa per se, e’ infondata, LUI ha creato spazi nel colonnato di S.PIETRO per dare una doccia,taglio capelli gratuito per TUTTI i senza tetto, e se giri per le strade di Roma trovi tanti italiani, LUI si e’ messo contro tante suore e sacerdoti che non aprono i monasteri ai bisognosi, forse tu gli attribuisci poteri di comando che, in certi posti LUI non ha. Preghiamo per LUI e noi cerchiamo canali attendibili su l’operato che sta’ facendo. DIO ci benedica. Ivana Barbonetti

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