Riflessioni di Papa Francesco

Come il Padre sposò il Popolo di Israele, così Cristo sposò il suo popolo

Il matrimonio, non solo quello tra due coniugi ma soprattutto quello tra Cristo e la Chiesa, è stato al centro della riflessione mattutina di Papa Francesco, nella Messa celebrata a Casa Santa Marta oggi 28 febbraio 2014.

Troppe volte, ha detto Papa Francesco, nel pensare al matrimonio, nel parlare del matrimonio cadiamo nella casistica. Questa però, confessa il Pontefice, è una vera e propria “trappola” poiché “dietro la casistica, dietro il pensiero casistico, sempre c’è una trappola“.

E anche nelle Letture vediamo questa trappola, quando chiedono a Gesù “‘Ma è lecito fare questo? Ripudiare la propria moglie?’” Proprio dalla risposta di Gesù, però, dobbiamo imparare come porci: Gesù “dalla casistica va al centro del problema e qui va proprio ai giorni della Creazione”.

Papa Francesco, sull’esempio di Gesù, invita ad allargare l’orizzonte, ad elevarsi al di sopra del caso concreto o della singola problematica scoprendo così il matrimonio non è solo l’unione in una sola carne di un uomo e una donna ma anche icona dell’unione tra Cristo e la Chiesa.

Cristo è sposato, Cristo era sposato, aveva sposato la Chiesa, il suo popolo” spiega il Vescovo di Roma “Come il Padre aveva sposato il Popolo di Israele, Cristo sposò il suo popolo“. E questa storia di amore tra Dio e il Popolo di Dio inizia proprio con la creazione.

Per questo la casistica crea tanto dolore nel matrimonio, perché si finisce con il condannare quegli episodi “quando questo lasciare il padre e la madre e unirsi a una donna, farsi una sola carne e andare avanti e questo amore fallisce“.

In questi casi dobbiamo essere vicini a queste persone, ha concluso Papa Francesco, camminare insieme a loro con il loro dolore e non condannarli. L’imperativo deve essere quello di “camminare con loro! E non fare casistica con la loro situazione“.

Anzi questi fallimenti devono essere di monito per la Chiesa a vigilare affinché non fallisca l’Amore sponsale per eccellenza: quello di Cristo con la Chiesa, con tutti noi; “non si può capire Cristo senza la Chiesa – ha ribadito Papa Francesco – e non si può capire la Chiesa senza Cristo. Questo è il grande mistero del capolavoro della Creazione‘.

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12 pensieri su “Come il Padre sposò il Popolo di Israele, così Cristo sposò il suo popolo

  1. il santo padre dice molto bene dobbiamo camminare con questi fratelli più deboli. il problema è un altro:spesso questi fratelli fraintendono le parole e o fatti del papa facendoli a proprio uso e consumo. qualcuno ha azzardato che il papa sta approvando le convivenze e l’ammissione a comunicarsi per i separati che convivono fuori il matrimonio. sta divendando una vera babilonia perciò c’è bosogno di maggiori chiarimenti e ostruzioni.

  2. Caro padre, nelle sue parole ho trovato finalmente una mano tesa verso di me. Sono una donna che ha fallito in un matrimonio con una persona che si scindeva con me. Nn mi sento di dare colpe. So solo che dopo il mio fallimento sono stata diseredata dalla chiesa. Spesso mi sentivo a disagio, nn potendo adempiere a dei compiti da cristiana. Porgo con il mio cuore pieno di gioia un grandissimo grazie. Buona giornata e buona guarnizione, ho appreso dai media che l influenza ha colpito anche Lei.
    Cinzia

  3. Essi si complicano solo la loro vita, e finisce l’amore. Volevo dire che io sono stata fidanzata, amavo il mio ragazzo perché era : un lavoratore, amabile come lo ero io con lui mi rispettava nei momenti felici, ma l’unico problema che tra noi insorgeva è stata all’ inizio una gelosia assurda perché avevamo scoperto di esserlo entrambi gelisi. Dopo la sua gelosia succedeva che il mio fidanzato incontrando le mie amiche si lasciava andare all’interrogatorio che esse gli proponevano su di me se non ero presente con loro, lui ritornava cambiato e mi chiedeva in amore un qualcosa in più, la lite scattava quando non lo si concedeva e lui scappava da l’ altra disponibile , questa situazione si manifestava pozzo per me che non reagivo …ho dovuto sopportare parecchio tempo della mia vita fino ad ora egli convive con una donna cne sposata , poi con una non sposata, in poche parole il mio fidanzato non esiste più, sono sola ho 54 anni sono consapevole di quello che è successo io non ho mai frequentato un altro fidanzato, l’ amore per me non è finito perché posso ancora innanorarmi come quando avevo 27 anni. Non ho mai commesso in questi anni passi falsi non conosco visite ginecoligiche sto bene di salute e mi basta per ringraziare Dio per aver saputo gestire l’ amore. Grazie Padre Santo gli sposi vanno educati all’Amore che non finisce e non a quello che dura un solo giorno..Solo la Chiesa ed i suoi membri credo che possano farlo.

  4. Sono pienamente d’accordo Papa Francesco con te; bisogna che se due fidanzati e sposi si lasciano per ragioni fallimentari dell’amore interno alla coppia, bisogna che la coppia ne parli con un sacerdote e non con un avvocato prima, specie se ci sono figli all’interno di essa.Ho conosciuto persone che si lasciano andare ad altrivaccoppiamenti

  5. Secondo me si pecca di piu’ se si sta con un coniuge che non si amo piuù e sopratutto se si decide a una separazione c’e’un motivo anche se un amore finisce esiste un motivo l’unico amore che non puo’mai finire e’quello che ho per Gesu’ io ho sopportato tanto nella mia vita matrimoniale e Dio sa’ ora dopo 34anni dico basta per i motivi che io e Dio sappiamo

  6. Papa Francesco hai udito l’urlo di dolore di tanti cristiani che sono caduti nella disgrazia di una separazione.La Chiesa ha il dovere di non considerare cristiani di serie B coloro che si sono separati ,poichè se si sono uniti in un matrimonio cristiano significa che ci avevano creduto altrimenti si potevano semplicemente accoppiarsi senza sposarsi.Il fallimento più grande si ha quando famiglie unite si sentono superiori alle altre e come si sa quando ci si sente troppo orgogliosi e superiori non regna Nostro Signore perchè bastano loro stessi a gratificarsi.Dio sta in ogni cuore sofferente e anche se l’ Istituzione della Chiesa fa fare la comunione a chi considera perfetti ,Gesù ci regala la Manna in ogni momento che non ci consideriamo degni.Chi sta dicendo questo è stata sposata per 20 anni felicemente e mai avrebbe pensato che un inione così potesse finire.Ho assoporato tutti i dolori del fallimento ma la Grazia di Dio è stata immensa non mi ha fatto mai assaggiare nè lìodio nè il rancore.A chi mi chiede se sipuò perdonare io rispondo:Il perdono è per noi se si ha il seme del perdono si ha la Grazia di vivere bene.Sono vicina a tutte le donne e gli uomini che si sentono soli ma in realtà non lo saranno mai ,con la preghiera siamo presi in braccio ……Grazie Papa Francesco!

  7. E’ la prima volta che sento queste parole di comprensione. Mio marito mi ha lasciato che avevo 60 anni e ha chiesto il divorzio dopo 47 anni di matrimonio. Dopo un matrimonio difficile, con tre figli e tre nipoti è stato ed è ancora un grande dolore per me, perchè il vuoto che ha lasciato è immenso. La chiesa mi ha dato la possibilità di accostarmi ai sacramenti, ma mi ha costretto alla solitudine. L’ho subita e l’ho accettata ma mi sono sentita sempre una cosa a parte, come avessi perso la mia identità. Ora le parole del Papa, come ho detto, mi hanno aperto il cuore che anche la chiesa comprende il dolore, il vuoto, la perdita. Grazie Papa Francesco.

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