Riflessioni di Papa Francesco

Fidarsi di Dio significa non porre condizioni a Dio

Papa Francesco, durante la propria catechesi di oggi sulla speranza cristiana, in occasione della Udienza Generale, ha spiegato ai fedeli presenti cosa significhi affidarsi a Dio. Prendendo a modello Giuditta, il Vescovo di Roma, ha sottolineato come “fidarsi di Dio significa accettare che si realizzino i Suoi disegni, nella consapevolezza che la sua salvezza e il suo aiuto giungano a noi, a volte in modo diverso dalle nostre aspettative“.

Il personaggio biblico di Giuditta – ha infatti spiegato Francesco – ci mostra una donna piena di fede e di coraggio, capace di guidare gli uomini e le donne del suo tempo, che affrontavano una situazione al limite e disperata, verso la vera speranza in Dio.

Lei ci insegna che, di fronte alle situazioni difficili e dolorose, il cammino da seguire è quello della fiducia in Dio, e ci invita a percorrerlo con la pace, la preghiera e l’obbedienza, facendo tutto ciò che è possibile per superare queste situazioni, ma riconoscendo sempre e ovunque la volontà del Signore.

Come lei, dobbiamo guardare oltre le cose del qui e ora, e riconoscere che Dio è un Padre buono che sa quello che ci serve meglio di noi stessi.Possiamo chiedere tutto quello che serve, ma sempre con l’umiltà di riconoscere la sua volontà ed entrare nei suoi piani, anche quando questi non coincidono con i nostri, perché Lui è l’unico con il suo amore può trarre la vita anche la morte, conceda la pace nelle malattie, serenità nella solitudine e conforto nel pianto.

Giuditta, donna piena di fede e coraggio, è proclamata “benedetta davanti a Dio più di tutte le donne” (cfr. Gdt 13,18) – ha dunque concluso Francesco durante i saluti – Ella richiama la Beata Vergine Maria, madre di Cristo e madre della speranza. Impariamo da Maria a camminare sulle vie della speranza e ad affidarci al Signore che ci conduce dal buio alla sua luce pasquale. Dio vi aiuti e protegga sempre.

Queridos hermanos y hermanas:

El personaje bíblico de Judit nos muestra a una mujer llena de fe y de valor, capaz de orientar a los hombres y mujeres de su tiempo, que se enfrentaban a una situación límite y desesperada, hacia la verdadera esperanza en Dios.

Ella nos enseña que, ante las situaciones difíciles y dolorosas, el camino a seguir es el de la confianza en Dios, y nos invita a recorrerlo con paz, oración y obediencia, haciendo también todo lo que esté en nuestra mano para superar estas situaciones, pero reconociendo siempre y en todo la voluntad del Señor.

Como ella, tenemos que mirar más allá de las cosas del aquí y el ahora, y descubrir que Dios es un Padre bueno que sabe todo lo que nos hace falta mejor que nosotros mismos. Nosotros podemos pedirle todo lo que necesitemos, pero siempre con la humildad necesaria para reconocer su voluntad y entrar en sus designios, aunque a veces no coincidan con los nuestros, pues él es el único que con su amor puede sacar vida incluso de la muerte, conceder paz en la enfermedad, serenidad en la soledad y el consuelo en el llanto.

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