Riflessioni di Papa Francesco

Il Papa in Paraguay: dobbiamo imparare dai bambini

il , Papa Francesco si è recato in Paraguay dove ha avuto  la terza parte del grande Viaggio Apostolico in America Latina: i primi due momenti pubblici del  sono stati l’incontro con le Autorità del Paraguay, che si è tenuto ieri sera, subito dopo l’arrivo nel Paese, e la visita all’Ospedale pediatrico “Niños de Acosta Ñú”, che si è tenuta nelle prime ore di questa mattina.

Nel primo discorso pubblico, , il Papa ha ricordato la “guerra fratricida” che ha contrapposto nel corso dell’800 e del’900 il popolo del Paraguay con quello Argentino. A portare il peso di queste guerre sono state soprattutto le donne, ha detto il Vescovo di Roma “sulle loro spalle di madri, mogli e vedove hanno portato il peso più grande, sono state in grado di portare avanti le loro famiglie e il loro Paese, infondendo nelle nuove generazioni la speranza di un domani migliore“.

Ed è proprio in questo cammino che ora il Paraguay sta camminando, costruendo “una pace del giorno per giorno, una pace della vita quotidiana, a cui tutti partecipiamo evitando gesti arroganti, parole offensive, atteggiamenti prepotenti, e promuovendo invece la comprensione, il dialogo e la collaborazione“.

Si affianca a questo cammino di pace, l’impegno “nella costruzione di un progetto democratico solido e stabile” che deve guardare ai poveri e agli emarginati come priorità: “ci sono stati passi importanti nei campi dell’istruzione e della sanità. Non si fermi lo sforzo di tutti gli attori sociali, fino a quando non ci saranno più bambini senza accesso all’istruzione, famiglie senza casa, lavoratori senza un lavoro dignitoso, contadini senza una terra da coltivare e tante persone costrette a migrare verso un futuro incerto; finché non ci saranno più vittime della violenza, della corruzione o del narcotraffico. Uno sviluppo economico che non tiene conto dei più deboli e sfortunati, non è vero sviluppo“.

Nel corso della mattina di oggi, invece, presso l’, il Papa ha voluto visitare i bambini che sono in un letto di un nosocomio. Durante l’incontro privato con i bambini malati, Papa Francesco ha detto loro che noi tutti “dobbiamo imparare da voi, dalla vostra fiducia, gioia, tenerezza. Dalla vostra capacità di lotta, dalla vostra fortezza. Dalla vostra imbattibile capacità di resistenza”.

Mentre ai genitori dei bambini malati ha detto “so che non è per niente facile stare qui. Ci sono momenti di grande dolore, di incertezza. Ci sono momenti di angoscia forte che opprime il cuore e ci sono momenti di grande gioia. I due sentimenti convivono, sono dentro di noi. Ma non c’è miglior rimedio che la vostra tenerezza, la vostra vicinanza“.

Infine, dopo aver benedetto tutti i presenti, invocando l’intercessione della Vergine di Caacupe, il Santo Padre si è recato a concelebrare la , terzo momento pubblico del Viaggio del Papa in Paraguay.

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3 pensieri su “Il Papa in Paraguay: dobbiamo imparare dai bambini

  1. Quanto vorrei sfiorarti appena perché la Tua Santità possa aiutare la mia bimba malata e senza diagnosi, nonché me e mia moglie, perché in noi possa sempre essere viva la fortezza e la fiducia per affrontare la Croce che nostro Signore Gesù Cristo ha voluo donarci. Sia lodato Gesù Cristo e un bacio a Te Santo Padre.

  2. DIO TI BENEDICA SANTO PADRE FRANCESCO, sto’ perdendo anch’io la fiducia negli umani, tante belle parole e niente che cambi, leggere le TUE “RIFLESSIONI”, mi incoraggia, credo sempre piu’ che TU sei un dono di DIO per noi immeritevoli, allora prego con tutta la fede che DIO mi ha donato, una discesa di SANTO SPIRITO, in tutte le menti e i cuori, illumini ognuno di noi a essere in prima persona, IO, coerente al vangelo, viverlo, non conoscerlo a menadito e basta, a cosa serve? DIO ABBIA MISERICORDIA DI NOI. Ivana Barbonetti.

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