Riflessioni di Papa Francesco

Il Signore ci chiede di non fermarci e di non sbagliare strada

Il problema non è sbagliare di strada“, ha detto Papa Francesco nel corso della propria riflessione nella messa mattutina in Casa Santa Marta, “il problema è non tornare quando uno si accorge che ha sbagliato“.

Il Pontefice più volte ha spiegato che la vita del cristiano è un cammino che va diretto verso una promessa, la promessa che Dio ha fatto all’uomo. È una strada sicura perché Dio è sempre fedele a se stesso e mai delude. È un percorso nel corso del quale al cristiano Dio chiede qualcosa ma, prima di chiedere, promette.

I cristiani, però, rispondono a queste richieste di Dio in tre modi differenti: alcuni si fidano delle Promesse di Dio e lo seguono lungo il cammino della vita; altri sono cristiani fermi, che hanno una fede che ristagna. Infine vi sono i cristiani erranti, “girano, girano come se la vita fosse un turismo… senza meta, senza prendere le promesse sul serio”.

I secondi, ovvero i cristiani fermi, sostituiscono alla fede una “debole speranza“, poiché da un lato essi credono in Dio “ma non lo cercano“. Questi sono quelli che “compiono i comandamenti, i precetti: tutto, tutto… Ma sono fermi” e questo è proprio il loro limite, l’essere fermi, che comporta che “il Signore non può fare di loro lievito nel suo popolo, perché non camminano“.

Gli ultimi, ovvero i cristiani erranti, a differenza degli altri camminano ma “sbagliano la strada“. Essi “girano e si ingannano, perché dicono: ‘Io cammino!’. No, tu non cammini: tu giri“! Ha invece concluso il Pontefice che “il Signore ci chiede di non fermarci, di non sbagliare strada e di non girare per la vita. Girare la vita…

La Quaresima è un bel tempo per pensare se io sono troppo fermo o se io sono in cammino: convertiti” ha terminato il Vescovo di Roma “O se io ho sbagliato strada: ma vai a confessarti e riprendi la strada“.

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7 pensieri su “Il Signore ci chiede di non fermarci e di non sbagliare strada

  1. Caro Papa Francesco, ho appena appreso che hai chiamato in Vaticano il Vescovo di Pistoia Mons. Mansueto Bianchi. Spero che dalla Santa Sede riesca a fare quello che non ha fatto in questi anni. Non trasferendo un Parroco in lite perenne con molti parrocchiani, 20 di questi addirittura denunciati per diffamazione. Una lettera indirizzata al Vescovo dove si richiedeva la rimozione secondo il Diritto Canonico, è finita in Questura. Non aggiungo altro. Paolo 335208501

  2. Quando un sacerdote sbaglia strada molte vole il Vescovo lascia perdere. E’ quello che sta succedendo a Pistoia. Chi allora deve riportare il sacerdote sulla retta via, soprattutto se giudice al Tribunale Etrusco? Nessuno mi vuole rispondere! Paolo 335 208501

  3. Grazie Papa Francesco per la catechesi continua e il tuo indefesso impegno a volerci bene. La riflessione di oggi ci riporta al seminatore che getta il seme su vari terreni e a seconda di essi la parola, il seme, produce: niente o il10;o il 100 %. Gli uomini scelti dallo Spirito Santo, come Papa Francesco, ci aiutano ad essere terreno fertile e popolo in cammino verso la salvezza. Grazie Papa Francesco. Il Sig. ti benedica e la Madonna ti custodisca sempre. Ti voglio bene.

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