Preghiere, Riflessioni di Papa Francesco

Il Signore è la luce che rischiara il cammino e indica la via della pace

Nella ricorrenza del Santo Natale, alla benedizione Urbi et Orbi il Pontefice invita a riflettere sul modo in cui il Signore è venuto al mondo, in una stalla, da povero.

Il Signore “viene tra noi nel silenzio e nell’oscurità della notte, perché il Verbo di Dio non ha bisogno di riflettori, né del clamore delle voci umane. Egli stesso è la Parola che dà senso all’esistenza, Lui è la luce che rischiara il cammino. Per questo Francesco consiglia di ritrovare il senso del Natale, di lasciar perdere le luci, i regali, l’abbondanza, e ricordare chi stiamo festeggiando. “Usciamo dal frastuono che anestetizza il cuore e ci induce a preparare addobbi e regali più che a contemplare l’Avvenimento: il Figlio di Dio nato per noi.

Lui stesso è la luce che rischiara la tenebra e ci porta la pace, ma per seguire la sua strada dobbiamo liberarci dai pesi, dalle zavorre, ovvero “l’attaccamento al potere e al denaro, la superbia, l’ipocrisia, la menzogna. Questi pesi impediscono di andare a Betlemme, escludono dalla grazia del Natale e chiudono l’accesso alla via della pace.

E mentre siamo seduti alle nostre tavole imbandite, pensiamo anche a chi in questo momento sta patendo la fame mentre altri sprecano il cibo, “mentre gustiamo la gioia di ritrovarci con i nostri, pensiamo alle famiglie che sono più ferite dalla vita”. Perché “oggi come allora, Gesù, la luce vera, viene in un mondo malato di indifferenza – brutta malattia! – che non lo accoglie anzi lo respinge, come accade a molti stranieri, o lo ignora, come troppo spesso facciamo noi con i poveri.

Pensiamo a ciò che significa questo giorno, “lasciamoci stupire dall’evento impensabile di Dio che si fa uomo per la nostra salvezza. Colui che è fonte di ogni bene si fa povero e chiede in elemosina la nostra povera umanità.

Taggato

Informazioni su Nunzia G.

Scrivo per passione, leggo per necessità. Amante della vita, della lettura e degli animali. E con la libertà, i libri, i fiori e la luna, chi non sarebbe felice?
Vedi tutti gli articoli di Nunzia G. →

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.