All’Angelus di questa ultima domenica di gennaio il Pontefice invita a riflettere sulle Beatitudini, e si incomincia proprio dalla prima “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”.
Autore: Nunzia G.
Siamo capaci di lasciare tutto per seguire la chiamata del Signore?
Argomento dell’Angelus è la chiamata di Gesù ai discepoli sul lago di Galilea, il suo invito a seguirlo. A seguire Colui che il Battista aveva già annunciato.
Gioiamo dei traguardi altrui senza gelosie e invidie
All’Angelus si pone l’attenzione su ciò che Giovanni Battista racconta su Gesù dopo averlo battezzato, e che dimostra il suo spirito di servizio.
Pratichiamo la misericordia, perdoniamo con amore senza condannare
All’Angelus Papa Francesco ci parla del Battesimo del Signore; Lui, che è il Figlio di Dio, puro e senza peccato, si sottopone a questo rito per mano, come sappiamo, di Giovanni il Battista.
Impariamo il linguaggio dell’amore, prendiamoci cura degli altri
Al primo Angelus del nuovo anno il Pontefice celebra la figura di Maria, alla quale possiamo chiedere in che modo imparare a parlare con Dio, che linguaggio usare e come affrontare il nuovo anno.
Siamo testimoni di Cristo attraverso carità, fedeltà e perdono
All’Angelus Papa Francesco spiega ai fedeli che dal giorno del Santo Natale fino al primo gennaio la liturgia ricorda alcuni martiri come Santo Stefano e i Santi Innocenti, i bimbi fatti uccidere da Erode.
Il Signore è la luce che rischiara il cammino e indica la via della pace
Nella ricorrenza del Santo Natale, alla benedizione Urbi et Orbi il Pontefice invita a riflettere sul modo in cui il Signore è venuto al mondo, in una stalla, da povero.
Nei momenti di crisi fidiamoci di Dio, i suoi orizzonti sono sorprendenti
Nella quarta e ultima domenica di Avvento all’Angelus il Pontefice ricorda la figura di Giuseppe, che da uomo semplice con desideri normali si ritrova a fare i conti con una notizia che sconvolgerebbe la vita a chiunque.
Nel Tempo dell’Avvento regaliamo doni di consolazione
È ancora Giovanni Battista il tema principale dell’Angelus, anche in questa terza domenica di Avvento. L’uomo, come racconta il Vangelo di Matteo, è in carcere è ha dei dubbi.
Non è mai tardi per la conversione, il Signore ci accoglie sempre
Nella seconda domenica di Avvento all’Angelus viene osservata la figura di Giovanni Battista che, nonostante la sua austerità, osserva il Pontefice, è presente ogni anno in questo periodo.
Siate vigilanti, il Signore viene anche nelle piccole cose
Il Santo Padre all’Angelus invita a riflettere sulla promessa della prossima venuta del Signore, e lo fa attraverso due domande, “come viene il Signore? e come riconoscere e accogliere il Signore?”
La perseveranza salverà le nostre vite; essa è riflesso dell’amore di Dio
Le riflessioni all’Angelus odierno raccontano di un Gesù nel Tempio che mette in guardia le persone intorno a lui che ne lodano la bellezza, dalla precarietà della vita.
Guardiamo gli altri con compassione come Gesù guarda noi
All’Angelus il Pontefice invita a riflettere sul verbo cercare, e lo fa illustrando il brano del Vangelo di Luca 19,1-10, che vede l’incontro di Gesù con il capo dei pubblicani Zaccheo nella città di Gerico.
Poniamo al centro della nostra vita Dio, non noi stessi
All’Angelus si riflette sulla parabola contenuta nel vangelo di Luca 18,9-14, che vede un fariseo e un pubblicano salire al tempio per pregare, ma in maniera differente, con diverso stato d’animo.
Alimentiamo la fede ogni giorno con tante piccole preghiere
All’Angelus il Pontefice invita a riflettere su una frase del Vangelo di Luca 18,8, quella in cui Gesù chiede: “Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”