Preghiere, Riflessioni di Papa Francesco

Il Signore non ci lasci nelle tenebre e nell’ombra della morte

Esattamente come per la Messa in Coena Domini di ieri, che ha dato l’inizio al Triduo pasquale, anche la Messa di stasera, per la celebrazione della Passione di Cristo, si è tenuta in una Basilica di San Pietro semi vuota, non presso l’altare della Confessione sotto l’imponente baldacchino del Bernini, ma presso quello della Cattedra.

Al contrario degli anni scorsi, in cui siamo stati abituati a vedere una chiesa gremita di gente, pochissimi quest’oggi i presenti, tra cui padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, che ha tenuto l’omelia nella quale ha fatto notare che questo momento tanto difficile potrebbe avere, sotto un certo punto di vista, un risvolto positivo: “La pandemia del Coronavirus ci ha bruscamente risvegliati dal pericolo maggiore che hanno sempre corso gli individui e l’umanità, quello dell’illusione di onnipotenza” . Una sorta di risveglio delle coscienze, un prendere atto della fugacità della vita.

In serata alle 21, una Via Crucis quasi altrettanto deserta quanto inedita, sul sagrato della Basilica e non al Colosseo come di consueto, ma resa comunque emozionante e pregna di significato dalle meditazioni inviate al Pontefice, come da lui richiesto, dal cappellano della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova, che le ha raccolte da “ cinque persone detenute, una famiglia vittima per un reato di omicidio, la figlia di un uomo condannato alla pena dell’ergastolo, un’educatrice del carcere, un magistrato di sorveglianza, la madre di una persona detenuta, una catechista, un frate volontario, un agente di Polizia Penitenziaria e un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia dopo otto anni di processo ordinario” , quattordici persone, una per ogni stazione.

A portare la croce detenuti e medici, questi ultimi i veri protagonisti di questo momento storico.

La supplica di Bergoglio al Signore “che non ci lasci nelle tenebre e nell’ombra della morte” è certamente quella che gli rivolgiamo tutti, ogni giorno, affinché ci aiuti a superare questa tragedia mondiale.

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Informazioni su Nunzia G.

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