Riflessioni di Papa Francesco

Lo studio da solo non basta per conoscere Gesù, bisogna seguire Gesù!

Ogni giorno Gesù rinnova a ciascun cristiano la domanda che Egli rivolse agli apostoli “Ma voi, chi dite che io sia?” E non è una domanda facile perché per rispondere bisogna conoscere Gesù.

Il problema è che conoscere Gesu non è facile. Infatti “sembra che per rispondere a quella domanda che noi tutti sentiamo nel cuore – ‘Chi è Gesù per noi?’ – non è sufficiente, ha precisato il Pontefice, quello che noi abbiamo imparato, studiato nel catechismo

Con questo non si vuole dire che il catechismo sia inutile: “è importante studiarlo e conoscerlo, ma non è sufficiente” perché per capire veramente chi sia Gesù “è necessario fare il cammino che ha fatto Pietro

Per conoscere veramente chi è Gesù dobbiamo camminare sulle Sue orme, ha detto il Papa, e questo nonostante, durante questo cammino, ci saranno momenti in cui non riusciamo a distinguere bene il cammino da percorrere, nonostante ci saranno anche dei tradimenti, come è successo allo stesso Pietro.

Gesù, ha spiegato Bergoglio, “soltanto si capisce lungo una strada, dopo una lunga strada, una strada di grazia e di peccato, una strada di discepolo” e simbolo di tutto questo è proprio l’invito che Gesù stesso ha rivolto ai suoi discepoli: “seguimi“.

Gesù non ci invita a conoscerlo ma a seguirlo: “è questo seguire Gesù ci fa conoscere Gesù. Seguire Gesù con le nostre virtù, anche con i nostri peccati, ma seguire sempre Gesù“.

Per questo, tornando al tema iniziale, per conoscere Gesù “non è uno studio di cose che è necessario, ma è una vita di discepolo“.

Conoscere Gesù è un dono del Padre, è Lui che ci fa conoscere Gesù – ha quindi concluso il Vescovo di Roma – conoscere Gesù è un lavoro dello Spirito Santo, che è un grande lavoratore che fa questo lavoro di spiegare il mistero di Gesù e di darci questo senso di Cristo“.

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14 pensieri su “Lo studio da solo non basta per conoscere Gesù, bisogna seguire Gesù!

  1. Sto affrontando ancora una volta il Mistero della sofferenza e della Morte.
    Nulla rimane se non hai Il Padre e il Figlio dell’Eternita’! Ma capisco ancora di piu’ che non sappiamo vivere. Come far capire all’uomo che abbiamo tanta bellezza ma non la sappiamo aprrezzare…..tanto vorrei scrivere ma nella mia pienazza sono vuota in questo momento particolare.
    Seguire il Padre e il Figlio e la Mamma celeste e’ il sentimento piu’ bello di questo mio momento di disagio.

    1. Patrizia, capisco Il problema che stai affrontando, della sofferenza e della morte. Presto Il tuo problema sarà risolto. Forse dirai, come? Trovare la risposta a queste 4 Domande: Che cos’è il riscatto?
      Come è stato provveduto?
      Cosa può significare per voi?
      In che modo potete mostrare di esserne grati?
      Rispondiamo solo alla prima, se ti interessa risponderemo alle altre.
      CHE COS’È IL RISCATTO?
      3 In poche parole, il riscatto è il mezzo con cui Dio libera o salva l’umanità dal peccato e dalla morte. (Efesini 1:7) Per afferrare il significato di questo insegnamento biblico, dobbiamo riandare con la mente a quanto accadde nel giardino di Eden. Solo se comprendiamo cosa perse Adamo quando peccò possiamo capire perché per noi il riscatto è un dono così prezioso.
      4 Quando creò Adamo, Dio gli diede qualcosa di veramente prezioso: la vita umana perfetta. Riflettete su cosa significava questo per Adamo: aveva corpo e mente perfetti, quindi non sarebbe mai andato incontro a malattie, vecchiaia o morte. Essendo perfetto aveva una relazione speciale con Dio. La Bibbia dice che era “figlio di Dio”. (Luca 3:38) Quindi Adamo aveva un’intima relazione con Dio, come quella di un figlio con un padre amorevole. Dio comunicava con il suo figlio terreno, affidandogli compiti piacevoli e facendogli sapere cosa si aspettava da lui. — Genesi 1:28-30; 2:16, 17.
      5 Adamo fu creato “a immagine di Dio”. (Genesi 1:27) Questo non vuol dire che gli assomigliava esteriormente. Come abbiamo imparato nel capitolo 1, Dio è una persona spirituale invisibile. (Giovanni 4:24) Quindi non ha un corpo di carne e sangue. Essendo creato a sua immagine, Adamo possedeva qualità simili a quelle di Dio, fra cui amore, sapienza, giustizia e potenza. Adamo era come suo Padre sotto un altro importante aspetto: era dotato di libero arbitrio. Quindi non era una macchina, che può fare solo quello per cui è programmata. Poteva prendere decisioni, scegliere fra il bene e il male. Se avesse deciso di ubbidire a Dio, sarebbe vissuto per sempre nel Paradiso sulla terra.
      Chiaramente, quando disubbidì a Dio e fu condannato a morte, Adamo pagò un prezzo altissimo. Il peccato gli costò la vita umana perfetta con tutti i benefìci che ne derivavano. (Genesi 3:17-19) Purtroppo a causa di Adamo la persero anche i suoi discendenti. La Parola di Dio dice: “Per mezzo di un solo uomo [Adamo] il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato”. (Romani 5:12) Sì, tutti abbiamo ereditato da lui il peccato. Perciò la Bibbia dice che Adamo ‘vendette’ se stesso e i suoi discendenti in schiavitù al peccato e alla morte. (Romani 7:14) Non c’era nessuna speranza per Adamo ed Eva perché avevano scelto deliberatamente di disubbidire a Dio. Ma che dire dei loro discendenti, noi inclusi?
      Per mezzo del riscatto Dio venne in soccorso del genere umano. Che cos’è un riscatto? Il concetto di riscatto include fondamentalmente due cose. Prima di tutto, un riscatto è la somma pagata per il riacquisto di un bene o per la liberazione di qualcuno, ad esempio il prezzo pagato per il rilascio di una persona rapita. Secondo, nella Bibbia un riscatto è anche il prezzo che copre il costo di qualcosa. È simile al prezzo pagato per risarcire i danni causati da un infortunio. Per esempio, chi provoca un incidente deve pagare una somma che corrisponde esattamente al valore di ciò che è stato danneggiato.
      Come si sarebbe potuta compensare l’enorme perdita causata da Adamo e liberare tutta l’umanità dalla schiavitù del peccato e della morte? Consideriamo in che modo Dio provvide il riscatto e cosa può significare per voi.
      La prossima se vuoi risponderò alla seconda domanda:Come è stato provveduto?

  2. Caro Papa io vorrei tanto seguire Gesù x capire chi sono io x lui ma non posso seguire lui se devo inseguire il lavoro x sfamare lo Stato che non mi dà lo spazio x vivere la mia vita con serenità e la tranquillità di un qualsiasi cristiano che lavora x vivere ma mi costringe a vivere x il lavoro x poi pagare le tasse vorrei tanto vivere insieme alla mia famiglia serenamente una vita omertosa… grazie !!!!!

  3. Saluto il Santo Padre
    La famiglia di mia madre fa di cognome Goglio e proviengono dalla provincia di Bergamo e di Trento…come es pequeno el mundo senor….
    SONO SOLO UN PECCATORE FRA PECCATORI …ma auguro al Papa di vivere a lungo e di convettire molte anime fra cui vorrei una preghiera speciale pet mio fratello che si e perso…grazie

  4. Cosi rispondeva mia nipote di 10 anni prima di fare la prima Comunione alla domanda : chi e’ Gesù per voi ?

    …Gesù e’ un punto di riferimento …un esempio da seguire …..
    grazie per la possibilità data per far conoscere una delle più belle frasi ascoltata

  5. Per essere salvati è sufficiente credere in Gesù Cristo?
    Atti 16:30-32, CEI: “‘Signori, cosa devo fare per esser salvato?’. Risposero [Paolo e Sila]: ‘Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia’. E annunziarono la parola del Signore [“Dio”, NAB; vedi anche Ge, nota in calce; “il messaggio di Dio”, AT] a lui e a tutti quelli della sua casa”. (Per quell’uomo, ‘credere nel Signore Gesù’ si limitò forse al dire sinceramente che ci credeva? Paolo mostrò che occorreva dell’altro, e cioè conoscere e accettare la Parola di Dio, che Paolo e Sila si accinsero quindi a predicare al carceriere. Sarebbe sincera la propria professione di fede in Gesù se non si adorasse l’Iddio che Gesù adorava, se non si mettessero in pratica gli insegnamenti di Gesù circa il tipo di persone che i suoi discepoli dovrebbero essere o se non si compisse l’opera che Gesù comandò ai suoi seguaci di compiere? Non possiamo guadagnarci la salvezza; essa è possibile solo grazie alla fede nel valore del sacrificio della vita umana di Gesù. Ma la nostra vita deve essere coerente con la fede che professiamo, anche se far questo comportasse delle difficoltà. In Matteo 10:22 [CEI] Gesù disse: “Chi persevererà sino alla fine sarà salvato”).
    Nel vangelo di giovanni è scritto :(Giov. 17:3,) CEI: “[Gesù disse in preghiera al Padre suo:] Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo
    E per seguire Gesù bisogna Agire, fare qualche cosa. Gesù disse :
    Matteo 28:18-20: “Ogni autorità mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”.
    (Matteo 24:14) E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine.
    Se ubbidiamo a questi comandi, stiamo seguendo Gesù Cristo, non Pietro

  6. Caro padre lei è la mia forza, perché mi ha fatto capire che è 100 volte meglio seguire il Signore (anche se so di non essere una perfetta credente,ho ancora tanta strada da fare,ma ci provo)

  7. Salve Santo Padre, ho iniziato a conoscere Gesù da quando ero bambino con le goie e con le sofferenze, il suo sacrificio per noi penso che e stato un sentimento d’amore e di fede per l’uomo, questo mi ha insegnato a vivere anche per gli altri e capire gli altri, mi ha fatto amare la mia persona e mi ha dato la forza non solo per me ma anche per quella degli altri, degli amici dei conoscenti e di tutta la comunità che vive intorno a me, tutto questo mi fa comprendere la vita e il suo cammino insieme con gli affanni che ci viene dato ogni giorno, mi fa capire che se un giorno e diverso dal altro e se anche noi come ogni giorno nuovo siamo diversi, lui non lo è, i suoi insegnamenti rimangono uguali e per sempre insieme al suo amore che da in modo personale per tutti.
    Grazie

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