Riflessioni di Papa Francesco

Ogni nostro fratello, che dobbiamo amare, è carne di Cristo

Le opere di misericordia ci avvicinano a Dio e ci permettono di sapere se stiamo seguendo il cammino di Gesù o meno: al riprendere la celebrazione della Santa Messa nella Cappella Santa Marta dopo il periodo natalizio, Papa Francesco, prendendo spunto dalla prima lettera di san Giovanni (3, 22 – 4, 6), ha invitato i fedeli presenti a saggiare continuamente i sentimenti presenti nel cuore di ciascuno per comprendere se vengono da Dio o dallo spirito della mondanità.

E come fare per scoprire quale è l’origine dei nostri sentimenti? Bergoglio, riprendendo le parole di San Giovanni, ha invitato a fare ogni giorno un esame di coscienza e chiedersi «cosa succede, cosa sento nel mio cuore, cosa voglio fare? La radice di ciò che sto sentendo adesso, da dove viene?».

È così che ci rendiamo conto, con il discernimento quotidiano, «se questo che sento viene da Dio, dallo spirito che mi fa rimanere in Dio, o se viene dall’altro», dove lo stesso San Giovanni in modo molto semplice e chiaro spiega che l’altro è lo spirito del mondo. «Il ragionamento di Giovanni è semplice, diretto, io direi circolare, perché torna sullo stesso argomento: o sei di Gesù o sei nel mondo» – ha sottolineato Bergoglio facendo notare che in questo San Giovanni «riprende quello che Gesù, anche, aveva chiesto al Padre per tutti noi: di non toglierci dal mondo, ma di difenderci dal mondo». Del resto «la mondanità è lo spirito che ci allontana dallo spirito di Dio che ci fa rimanere nel Signore».

San Giovanni, a tal fine, ci da un solo criterio semplice da applicare che ci permette di sapere se quanto proviamo viene da Dio: l’incarnazione. «Io posso sentire tante cose dentro, anche cose buone, idee buone. – ha spiegato Papa Francesco – Ma se queste idee buone, questi sentimenti non mi portano a Dio che si è fatto carne, non mi portano al prossimo, al fratello, non sono di Dio».

«Quanta gente troviamo, nella vita, che sembra spirituale, ma non parla di fare opere di misericordia»: «le opere di misericordia sono proprio il concreto della nostra confessione che il Figlio di Dio si è fatto carne – ha detto concludendo – visitare gli ammalati, dare da mangiare a chi non ha cibo, aver cura degli scartati».

«Ogni nostro fratello, che dobbiamo amare, è carne di Cristo: Dio si è fatto carne per identificarsi con noi e quello che soffre è il Cristo che lo soffre».

Vi ricordiamo che l’edizione di Papa Francesco News che trovate in edicola contiene molti spunti di riflessione e idee per compiere concretamente opere di misericordia, nella semplicità della vita quotidiana.

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5 pensieri su “Ogni nostro fratello, che dobbiamo amare, è carne di Cristo

  1. Siamo nel mondo,dobbiamo lottare e la lotta è dura .La nostra volontà di seguire La VIA, nella VERITA’ che porta alla VITA viene spesso contrastata e la lotta procura ferite. L’AMORE è LUI è LUI la PACE! Noi seguiamo il Maestro , ma di AMARE è capace solo LUI: nel mondo si può rendere sacra ogni azione, ma nella nostra condizione umana il SACRIFICIO costa anche se fatto per Lui in nome Suo e per Amore Suo. Qui non c’è la
    PACE, perché quella VERA la raggiungeremo solo al Suo cospetto. Quando ci accoglierà. Ora seguiamo le Sue Vie, strette ed a volte incomprensibili, si ma certi che LUI CI AMA.

  2. Buongiorno Santo Padre Francesco …ho letto come già di consuetudine …grazie all’email , la sua catechesi . La Domanda sulla radice dell’azione …del pensare…per portare a riflettere è una domanda per la quale grazie a Dio …vivo e mi ha permesso di scrivere nel 1987, La Tesi che Le ho inviato : L’Arte disegnare il suono il movimento l’universo ! E di promuovere La Persona …la ricerca in se stessi del dialogo che le emozioni creano tra noi e la presenza di Dio nell’altro e nel Creato…perché la consapevolezza sia di amare e dell’Amore …che per alcuni è cieco e folle, sia invece illuminato della luce di Dio …di passione che non travalichi la follia : le carceri sono piene…i manicomi non reggono…la società malata aumenta …la convivenza tra generazioni degenera …IL Bene …la Bontà fa fronte a tutto questo …e ripenso a quanto con ritardo sia arrivata ed ora che torna questa domanda SULLA RADICE per poter far meglio e rimettere l’umano sul corso dell’Essere Divino e Natura !

    1. Buongiorno Papa Francesco, le basi, radici, possono rimettere in cammino dell’Essere Divino naturale, tra generazioni, di promuovere, è amare fratello è sorelle, creando un spirito di convivenza nel cuore, della società malata!
      creando è illuminando la vita, di consapevolezza di amore è pace!!!

  3. me precupan flias que esto momento estan con la preocupacion del haber quedado despedidos en Argentina por las medidas economica que se an tomado ,en estos momentos ahi peligrosos narcotraficantes libres que estan generando un descontrol en la ciudadania y pensando en la misericordia de dios y en el ser humano comentarle no existe las politicas de equidad y techos para los pobres .los proyectos estan parados y todos los anuncios economicos son para los que mas tienen la desforestacion esta causando inundaciones y mas pobreza . por esto le pedira que se reflexione y se pueda hablar con el presidente para cordinar y que enseñe las politicas de amor por el otro yo no pido por mi ni por politicos ni politicas .solo yo y dios sabemos que me an causado el personal un daño y espionajes y perjudicial en lo social o tramites personales se me cerraron muchas puertas o me cerraron por esto pienzo en el menos participacion en las cuentas mundiales personales por los ataque y fraudez . bueno agradezco en lo personal y en nombre de dios y de los que menos tienen. poder parar con esta injusticias Saludos

  4. Gesu’ Dice; qualunque cosa chiedete al Padre nel Mio nome, ve la concedera’, io credo a quanto Ha detto, come vedo i miei limiti e mancanze, grazie alla preghiera, vangelo e guida spirituale, chiedo, non mi adagio nei miei limiti e mancanze, non dico; sono fatta cosi,! ? sono fatta cosi, ma Gesu’ e’ venuto per aiutarmi a migliorare, chiedo aiuto a Dio, per intercessione di Maria, Giuseppe e nel nome di Gesu’.—E’ piu’ semplice e meno complicato, basta riconoscere che abbiamo bisogno di LUI, LUI vede e provvede senza complicate parole. Allora siamo in grado di vedere l’altro/a come fratello e sorella, comprendere con il cuore l’azione che aiuta veramente, anche quella preghiera che tanti vedono inutile perditempo, se offerta a DIO per quella persona o situazione sociale, rinunciando a volere salvare il mondo in prima persona o distruggerlo facendo vedere solo negativo, DIO agisce, come e dove LUI sa che c’e’ bisogno.—Grazie a DIO—-Ivana Barbonetti.

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