Riflessioni di Papa Francesco

Ognuno di noi è chiamato a far conoscere Gesù

Papa Francesco nella propria riflessione odierna prima della preghiera mariana dell’, commentando le Letture di oggi ha posto l’attenzione su due temi vitali per il cristiano: la lotta alla presunzione di essere “i giusti” e l’amore per Cristo che spinge a parlare di Lui, con le opere più che con le parole, a dare testimonianza, a farlo conoscere agli altri.

La “liturgia ci pone alla scuola di Giovanni il Battista, che predicava «un battesimo di conversione per il perdono dei peccati» (Lc 3,3) – ha esordito il Santo Padre – E noi forse ci domandiamo: “Perché dovremmo convertirci? La conversione riguarda chi da ateo diventa credente, da peccatore si fa giusto, ma noi non abbiamo bisogno, noi siamo già cristiani!Quindi siamo a posto”. È questo uno dei grandi tranelli del principe di questo mondo: la conversione non è solamente o soltanto quella che da atei porta a credere in Gesù; la conversione è una attività quotidiana del cristiano, è un cammino da percorrere passo passo ogni giorno. “Proviamo a domandarci: è proprio vero che nelle varie situazioni e circostanze della vita abbiamo in noi gli stessi sentimenti di Gesù? – ha detto Francesco ai fedeli presenti in Piazza San Pietro – È vero che sentiamo come sente Gesù? Per esempio, quando subiamo qualche torto o qualche affronto, riusciamo a reagire senza animosità e a perdonare di cuore chi ci chiede scusa? Quanto difficile è perdonare! Quanto difficile! “Me la pagherai!”: questa parola viene da dentro!

Tuttavia questa non è la sola domanda che possiamo farci, ha proseguito il Pontefice: “sappiamo sinceramente piangere con chi piange e gioire con chi gioisce?“, oppure “quando dobbiamo esprimere la nostra fede, sappiamo farlo con coraggio e semplicità, senza vergognarci del Vangelo?” Sono queste delle domande che il cristiano dovrebbe porsi con costanza per verificare la propria fede.

La triste realtà, invece, è che molte volte ci vergognamo del Vangelo oppure pensiamo che parlare del Vangelo sia soltanto per i “professionisti del mestiere”, per sacerdoti e religiosi. Questo è un altro tranello del principe di questo modo, ha ulteriormente spiegato il Papa: “ognuno di noi è chiamato a far conoscere Gesù a quanti ancora non lo conoscono. Ma questo non è fare proselitismo. No, è aprire una porta. «Guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1 Cor 9,16), dichiarava san Paolo. Se a noi il Signore Gesù ha cambiato la vita, e ce la cambia ogni volta che andiamo da Lui, come non sentire la passione di farlo conoscere a quanti incontriamo al lavoro, a scuola, nel condominio, in ospedale, nei luoghi di ritrovo? Se ci guardiamo intorno, troviamo persone che sarebbero disponibili a cominciare o a ricominciare un cammino di fede, se incontrassero dei cristiani innamorati di Gesù. Non dovremmo e non potremmo essere noi quei cristiani? Vi lascio la domanda: – ha dunque concluso Papa Francesco – “Ma io davvero sono innamorato di Gesù? Sono convinto che Gesù mi offre e mi dà la salvezza?”. E, se sono innamorato, devo farlo conoscere. Ma dobbiamo essere coraggiosi: abbassare le montagne dell’orgoglio e della rivalità, riempire i burroni scavati dall’indifferenza e dall’apatia, raddrizzare i sentieri delle nostre pigrizie e dei nostri compromessi“.

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4 pensieri su “Ognuno di noi è chiamato a far conoscere Gesù

  1. Ognuno di noi ha il dovere sempre di provare con amore ad aiutare il prossimo … che incontri in difficoltà, sul tuo cammino … sempre … Gesù ti regalerà questa possibilità e se saprai coglierla … la gioia ti riempirà il cuore e ti sentirai finalmente libero … e capirai il messaggio vero dell’amore che Dio ci regala ogni giorno … allungandoci sempre una mano, quando meno te lo aspetti . E’ giusto condividere questa enorme esperienza con le persone che incontri nel cammino, senza perdere mai l’attimo … cogli l’amore e lo riconoscerai … il piu’ alto , semplice, vero, umile, caritatevole… gigantesco.. immenso.

  2. Ho incominciato a innamorarmi di GESU’ conoscendolo attraverso lo studio del vangelo, uomo come noi, si era fatto come noi per soffrire insieme a noi e darci responsabilmente il mezzo per “GESTIRE” le sofferenze del mondo,i nostri peccati,le nostre indifferenze, il nostro; SEI TU CHE HAI SBAGLIATO,IO SONO NEL GIUSTO!!??—-il nostro occhio per occhio dente per dente,uguale AUTODISTRUZIONE——–Perdonare e’ un dono che possiamo chiedere a DIO,ma’ se chi ha compiuto del male nei nostri confronti non vuole riconoscerlo e continua a farlo, la carita’ verso noi stessi ci deve rendere prudenti e prendere le distanze, non rendendo male, non odiando, ma’ intelligentemente non continuare a fare da bersaglio.—–Unititi pregando con le intenzioni del Santo Padre, MISERICORDIA——— Ivana Barbonetti.

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