Riflessioni di Papa Francesco

Azioni non siano inquinate da ipocrisia e mondanità

Nel Vangelo di oggi Gesù affronta un tema importante per tutti noi credenti: l’autenticità della nostra obbedienza alla Parola di Dio, contro ogni contaminazione mondana o formalismo legalistico.

Il racconto si apre con l’obiezione che gli scribi e i farisei rivolgono a Gesù, accusando i suoi discepoli di non seguire i precetti rituali secondo le tradizioni. In questo modo, gli interlocutori intendevano colpire l’attendibilità e l’autorevolezza di Gesù come Maestro perché dicevano: “Ma questo maestro lascia che i discepoli non compiano le prescrizioni della tradizione”. Ma Gesù replica forte e replica dicendo: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”». Così dice Gesù. Parole chiare e forti! Ipocrita è, per così dire, uno degli aggettivi più forti che Gesù usa nel Vangelo e lo pronuncia rivolgendosi ai maestri della religione: dottori della legge, scribi… “Ipocrita”, dice Gesù.

Gesù infatti vuole scuotere gli scribi e i farisei dall’errore in cui sono caduti e cioè di stravolgere la volontà di Dio, trascurando i suoi comandamenti per osservare le tradizioni umane. La reazione di Gesù è severa perché grande è la posta in gioco: si tratta della verità del rapporto tra l’uomo e Dio, dell’autenticità della vita religiosa. L’ipocrita è un bugiardo, non è autentico.

Anche oggi il Signore ci invita a fuggire il pericolo di dare più importanza alla forma che alla sostanza. Ci chiama a riconoscere, sempre di nuovo, quello che è il vero centro dell’esperienza di fede, cioè l’amore di Dio e l’amore del prossimo, purificandola dall’ipocrisia del legalismo e del ritualismo.

Il messaggio del Vangelo oggi è rinforzato anche dalla voce dell’Apostolo Giacomo: la vera religione è «visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo».

“Visitare gli orfani e le vedove” significa praticare la carità verso il prossimo a partire dalle persone più bisognose, più fragili, più ai margini. Sono le persone delle quali Dio si prende cura in modo speciale, e chiede a noi di fare altrettanto.

“Non lasciarsi contaminare da questo mondo” non vuol dire isolarsi e chiudersi alla realtà. No. Anche qui non dev’essere un atteggiamento esteriore ma interiore, di sostanza: significa vigilare perché il nostro modo di pensare e di agire non sia inquinato dalla mentalità mondana, ossia dalla vanità, dall’avarizia, dalla superbia. In realtà, un uomo o una donna che vive nella vanità, nell’avarizia, nella superbia e nello stesso tempo crede e si fa vedere come religioso e addirittura arriva a condannare gli altri, è un ipocrita.

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4 pensieri su “Azioni non siano inquinate da ipocrisia e mondanità

  1. Buon Giorno Caro Papa Francesco, sono un catechista della chiesa del Sacro Cuore di Milazzo, Prego Nostro Signore Gesù perchè ti dia sempre la forza e la volontà, che a te non mancano,di continuare instancabilmente a trasmettere il messaggio di Pace, di Amore e di Fede che nostro Signore Gesù ci ha inviato. Nella mia umile vita non ho grossi desideri, ma se potessi scegliere, non avrei esitazione nel decidere di incontrarti, unico vero messaggero della Parola di Cristo. Grazie per tutto quello che fai ogni giorno della nostra vita, che Gesù ti assista sempre.

  2. Buenas Noches;

    Que cosa más fea e indigna es la falsedad de una persona. Con lo bonito que es ser auténtico. Hay que luchar contra lo que es falso.

    Ay!! Vaya sueños que tengo yo, a veces son premonitorios. Sueño y luego pasa lo que sueño; últimamente tengo una vida onírica muy activa.

    Hoy en la siesta soñé que unas manos me entregaban un libro con tapas duras en azul marino y en el sueño otras manos que pienso que eran las mías lo miraba y había un grabado en la tapa escrito con su firma . Francisco. Y el dibujo de la cara de un niñ@. Jejejejeje!! Y entonces me pregunto ¿ habrá un libro escrito así, lo habré visto, o, es el futuro y algún día será escrito? Pues no sé, pero la sensanción del sueño ha sido hermosa.

    Padre. Viva Dios!!!

    Saludos.

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