Riflessioni di Papa Francesco

Bisogna cercare Dio per trovarlo, e trovarlo per cercarlo ancora e sempre

Il Vangelo si annuncia con la dolcezza e l’amore” con queste parole Papa Francesco, nel corso della riflessione nella messa alla Chiesa del Gesù nella quale si ringraziava il Signore per la canonizzazione di San Pietro Favre, il primo sacerdote gesuita successore del fondatore dell’ordine Sant’Ignazio, ha voluto prendere a riferimento lo zelo apostolico di San Pietro Favre che “si diceva che non fosse mai fermo in nessun posto” per ricordare anche come bisogna respingere la “tentazione” per la quale “il Vangelo si annuncia con le bastonate“.

Per essere veramente portatori di Cristo dobbiamo fare come Favre che lasciava “il centro del suo cuore a Gesù“, che “era divorato dall’intenso desiderio di comunicare il Signore“. Bisogna porre Dio al centro della nostra vita, solo così potremo veramente annunciare il Vangelo.

Dobbiamo lasciare operare in noi il fascino di Gesù“: si tratta, dice Papa Francesco parafrasando San Paolo,  di avere “gli stessi sentimenti di Cristo Gesù“.

Gesù possedeva infatti la medesima condizione di Dio ma non usò questa sua posizione, come avrebbe potuto, per comandare e dimostrare il suo potere; anzi Gesù “svuotò se stesso assumendo una condizione di servo“.

Noi se “vogliamo essere insigniti del nome di Gesù” ha quindi spiegato il Pontefice, dobbiamo “avere gli stessi sentimenti di Cristo” e questo “significa pensare come Lui, voler bene come Lui, vedere come Lui, camminare come Lui“.

Se vogliamo quindi camminare con Gesù dobbiamo “fare ciò che ha fatto Lui e con i suoi stessi sentimenti, con i sentimenti del suo Cuore

Noi siamo uomini in tensione, siamo anche uomini contraddittori e incoerenti, peccatori, tutti.– ha quindi detto Papa Francesco – Ma uomini che vogliono camminare sotto lo sguardo di Gesù“.

Il nostro essere peccatori ci permette di “chiederci se il nostro cuore ha conservato l’inquietudine della ricerca o se invece si è atrofizzato” poichéun cuore che non si adagia, non si chiude in se stesso

Bisogna cercare Dio – ha quindi concluso Papa Francesco – per trovarlo, e trovarlo per cercarlo ancora e sempre“.

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