Riflessioni di Papa Francesco

Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, scintille della misericordia di Dio

L’odore della santità accomuna i due papi che domenica prossima saranno proclamati santi: si tratta dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. I fedeli stessi, fin dai primi momenti successivi alla morte dei due pontefici, si sono resi conto che Dio era con loro perché la santità si percepisce chiaramente, se c’è, fin dal principio.

Dagli approfondimenti sulla vita dei due beati e dalle parole dei postulatori delle loro cause di santità traspare inoltre come la santità di queste due figure sia stata percepita chiaramente anche durante la loro vita: per quanto riguarda Giovanni Paolo II già i compagni di università scrivevano di lui che era un “Futuro Santo”, colpiti dalla sua attitudine alla preghiera e alla riflessione sul valore della vita; Giovanni XXIII già durante gli anni di seminario scrisse “Io rinnovo il proponimento di volermi fare santo davvero, e lo farò attraverso quattro risoluzioni che propongo di praticare: spirito di unione con Gesù, raccoglimento nel suo cuore, recita del Rosario, essere sempre in tutte le mie azioni presente a me stesso“. E così è stato in ogni stagione della vita del Beato, da sacerdote, da vescovo e da Papa.

Il cammino della vita di entrambi è dunque stato caratterizzato dalla presenza costante di Dio, una presenza che però non era un caso ma era cercata, curata e voluta. Elemento comune della santità di entrambi una profonda umiltà, unita con un totale abbandono alla provvidenza.

Quella di Giovanni XXII, per quanto si osservi e ri-osservi la sua vita, risulta sempre una santità semplice e coinvolgente, leggibile e mite che possiamo riassumere nel motto che Roncalli ripeteva a fine giornata: “Dio è tutto, io sono nulla: questo mi basta“.

Quella di Giovanni Paolo II, invece, è una santità caratterizzata nel corso della sua vita dall’impegno di dare il peso qualitativo alla vita con un impegno di carità. Egli, spiega il postulatore della sua causa di canonizzazione, “aveva bisogno della gente, della Chiesa vivente, semplice per sentire la loro fede e nutrirsi di questa fede… Era un uomo che ha saputo trovare in Dio la fonte della vita. La preghiera per lui era il respiro, l’acqua, il pane quotidiano“.

Tratto comune ad entrambi, una esperienza diretta con la misericordia di Dio.

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12 pensieri su “Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, scintille della misericordia di Dio

  1. IL PARROCO DEL MONDO

    Appariva come il semplice parroco
    del mondo, alla ricerca del nuovo,
    conquista di persone semplici
    ma colte nel sognare orizzonti
    aperti alla trasformazione della storia,

    con ecumenismo inseguito
    nelle preghiere, in sintonia con Dio.

    E’ stato il pontefice del mondo,
    ma non arroccato in privilegi:
    si è aperto al dialogo con ciascun punto
    dell’orizzonte ecclesiale, riunito
    sotto le faville dello Spirito

    Rinnovatore della umana vita
    con solenni e pratici documenti.

    E’ stato il pontefice del mondo
    dai non credenti ai fratelli separati:
    campana che chiama a raccolta
    la Chiesa intera sotto una volta
    a discutere con la stessa lingua

    i problemi dell’intera umanità
    nella ricerca della universale pace.

    Era il parroco del mondo:
    con le semplici terrene parole
    ha voluto avvicinare il cielo
    apparso irraggiungibile luogo,
    meta esclusiva dei santi

    privilegiati, strani uomini,
    illusione di veri umani esseri.

    E’ stato il pontefice del mondo,
    che si è improvvisamente illuminato
    di celeste luce e riscaldato
    dall’eterno sole della verità
    nei suoi risvolti più intricati

    di dottrina vivificata dalla vita
    coni suoi quotidiani problemi.

    E’ stato il parroco del mondo,
    diventato papa senza la tiara
    del potere, che pure indossava
    con l’umiltà del servizio,
    opposto storico contrario usato

    nei meandri dei secoli trascorsi,
    per imporre la sovrana autorità.

    E’ stato il papa del concilio,
    ha scrostato dalla Chiesa la pesante
    coltre di ruggine del passato,
    assicurandole il salto di qualità
    nei tempi nuovi della Parola

    puro messaggio evangelico
    calato nella quotidiana diversità.

    E’ stato il pontefice del mondo
    che ha parlato con i grandi della terra
    e li ha decisamente fermati
    ad anticipare l’apocalisse
    con le armi del progresso

    che avrebbero ridotto in cenere
    la nostra terra da far fiorire.

    Antonio Lonardo

  2. OUTSIDER

    Policromia dell’esistenza,
    incrollabile empireo
    di una vita vissuta
    a coniugare costantemente
    la forza delle idee
    con il turbinìo dei tempi…

    Caleidoscopica luce,
    venuta dall’Oriente,
    ha attraversato i deserti
    dei cuori induriti,
    scavalcando i muri,
    caduti con le ideologie.

    Desideroso di vita,
    ha baciato, estatico,
    le orchidee trasparenti,
    fecondate dall’amore
    e protese nel tempo
    a raggiungere il cielo.

    Strabilianti coincidenze,
    profeticamente scatenate,
    di pericolosi attacchi
    miracolosamente superati:
    eroismo decretato
    dalle masse festanti

    Coraggiosa volontà
    d’inginocchiarsi alla storia
    e chiedere perdono
    di macroscopici errori:
    costante paradosso
    di tempi ormai superati.

    Universale visione,
    ha valicato confini contratti,
    inchinandosi a qualsiasi terra,
    per avvicinare l’umanità
    alla radice comune
    di un’unica origine.

    Incessante torre orante
    di visione geo-trascendente
    per disincantare i temuti silenzi
    di un Dio certamente offeso
    da insensati conflitti
    scatenati da supposti moventi.

    Dolorosa esistenza
    del corpo e dello spirito:
    assurda miopia di gruppi,
    provvidenzialmente sconfitti
    da miracolosa resistenza
    decantata dalla storia.
    .
    Antonio Lonardo

  3. “SIGNORE,TU SAI TUTTO;TU SAI CHE TI AMO””SEGUIMI”;I LIBRI NON BASTEREBBERO PER QUELLO CHE SI POTREBBE SCRIVERE.(GIOVANNI-21)

  4. Domenica di Pasqua sono stata a Sotto il monte BG…vedere la casa del buon Papa Giovanni III..la sua grande umilta’…il paese nella sua semplicita’ stanno preparando la grande festa della sua Beatificazione…come il buon Papa Giovanni Paolo II ..un Papa straordinario .ringraziamo DIO per averceli donati..come ringraziamo DIO del caro Papa Francesco ….lo sogno sempre e sempre e nelle mie preghiere vivo con la speranza di poter parlare con lui vivo un periodo atroce della mia vita…e un Angelo mandato da Nostro Signore che DIO lo Benedica tantissimo

  5. E una gioia immensa sentire l’amore grande che entrambi i papi hanno avuto verso Dio e verso gli uomini,la loro umiltà e umanità. Hanno conquistato il cuore del mondo,e ora anche papa Francesco mostra tutto il suo amore ,ha già conquistato tutti ,grazie Signore per averci mandato questi santi per farci capire tutto il tuo amore,Ti Amo Gesù

  6. Gesu’ ci hai donato i santi papi con il loro insegnamento di amore smisurato verso te…hai fatto avvinare anche i non credenti. Oggi ci doni papa Francesco …..il santo del domani….nel suo volto io vedo te mio Signore…grazie non potevi farci dono piu’ bello…ti amo Gesu’.

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