Riflessioni di Papa Francesco

La correzione è parte del percorso della misericordia divina

Cari fratelli e sorelle, ha detto Papa Francesco aprendo l’ del mercoledì 2 marzo 2016, oggi riflettiamo sul misterioso rapporto che vi è tra la misericordia e la correzione divina.

Dio si comporta con noi come un genitore, che ama i suoi figli, li soccorre, si prende cura di loro e li perdona. E contemporaneamente li educa e li corregge quando sbagliano, per aiutarli a diventare responsabili, a crescere nel bene e nella libertà. Il rapporto “padre-figlio” è una icona del patto tra Dio e il suo popolo. Questo rapporto si rompe quando l’uomo rifiuta la paternità di Dio. A causa del peccato, l’uomo mira a convertire la libertà in autonomia e, lasciandosi guidare dall’orgoglio, si oppone a Dio e vive in una illusione di autosufficienza.

Quando il popolo si allontana da Dio, diffida di Lui e non gli obbedisce, sperimenta l’afflizione della prova. Dio la permette con una ottica di salvezza, affinché il popolo peccatore, sentendo il vuoto e l’amarezza di essere lontano da Lui possa aprirsi alla conversione e al perdono. Dio parla con amore alla coscienza dei suoi figli, affinché si pentano e si lascino amare di nuovo da Lio. La salvezza è sempre un dono gratuito di Dio, ma presuppone la decisione di ascoltarlo e lasciarsi correggere da Lui.

La correzione è parte del percorso della misericordia divina. Dio perdona il suo popolo, lascia sempre una porta aperta alla speranza, Dio non chiude mai la porta, e ci indica che la via della salvezza non è quella dei sacrifici, ma la pratica del bene e della giustizia.

Dio ci ama sempre, nonostante i nostri peccati. – ha dunque concluso Papa Francesco – Approfittiamo del tempo di Quaresima per ricevere il Suo perdono nel Sacramento della Confessione e per vivere come veri figli di Dio. Di cuore vi benedico tutti.

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy reflexionamos sobre la misteriosa relación que existe entre misericordia y corrección divina.

Dios se comporta con nosotros como un padre de familia, que ama a sus hijos, los socorre, los cuida y los perdona. Y que también los educa y corrige cuando se equivocan, para ayudarlos a ser responsables, a crecer en el bien y en la libertad. La relación “padre-hijo” es figura de la alianza entre Dios y su pueblo. Esta relación se fragmenta cuando el hombre rechaza la paternidad de Dios. A causa del pecado, pretende convertir la libertad en autonomía y, dejándose llevar por el orgullo, se contrapone a él y vive en una ilusión de autosuficiencia.

Cuando el pueblo se aleja de Dios, desconfía de él y no le obedece, experimenta entonces la aflicción de la prueba. Dios la permite con vistas a la salvación, para que el pueblo pecador, sintiendo el vacío y la amargura del estar lejos de él, pueda abrirse a la conversión y al perdón. Dios habla amorosamente a la conciencia de sus hijos, para que se arrepientan y se dejen amar de nuevo por él. La salvación siempre es un don gratuito de Dios. Pero supone la decisión de escucharlo y dejarse corregir por él.

La corrección forma parte del camino de la misericordia divina. Dios perdona a su pueblo, siempre deja una puerta abierta a la esperanza, Dios nunca cierra la puerta, y le indica que el camino de la salvación no es el de los sacrificios, sino la práctica del bien y la justicia.

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7 pensieri su “La correzione è parte del percorso della misericordia divina

  1. La salvación se hizo carne con Jesucristo nuestro Señor. No todos estamos preparados para la verdad.. Cuando se elige a Dios, se cree y se confía en Él , los seres humanos adquirimos una seguridad poco común y hasta temeraria para los ojos faltos de fe. Los que confían en Dios no tienen nada que temer, la tranquilidad del alma se refleja en sus ojos, la seguridad que adquieren contra lo inevitable se convierte en una gran aceptación de lo inevitable. Y sonríen.

    1. Grazie Celia, avevo bisogno proprio di queste parole. Non so se capisci l’italiano ho provato a tradurre: Gracias Celia, necesitó justo de estas palabras.

  2. Carissimo Papa Francesco,
    anche questa Pasqua la passerò senza eucarestia, magari mi confesserò ma non so a cosa mi servirà. Nella tua omelia parli di perdono e di misericordia ma anche di correzione… per anni non sono riuscita a perdonare oggi mi risulta più facile…ma non so educare i miei figli, non li correggo, non mi ascoltano ma li amo tanto, così come sono, io sono imperfetta ma so amare tanto.
    Sto pregando tanto e volevo ricordare che il mese di marzo è dedicato a San Giuseppe, chiedo una preghiera per me da parte di chi leggerà questo messaggio.
    Grazie.

  3. Santo Padre, Tu ci spieghi che la salvezza e’ un dono gratuito di DIO, ma presuppone che lo si ascolti e ci si lasci correggere. Questo lo riconoscono le persone pronte a mettersi in discussione per migliorarsi, in qualsiasi campo della vita, ascoltare e farsi correggere per migliorare.—-Per noi cristiani questa equazione, non comprendo perché, sembra non funzionare, tutti sanno tutto, non vanno alla Santa Messa per l’incontro particolare che si puo’ avere con DIO in quel momento, conviventi che si sentono in diritto e non rispettando le regole bibliche, ricevono l’eucarestia, chi spara a tappeto che gli altri devono fare qualcosa e loro per primi non fanno nulla se non blaterare, l’ascolto o anche la lettura attenta con la mente e il cuore aperti, sono una rarita’.–Su questa realta’, che un’occhio attento, e, perlomeno intelligente, si puo’ “lavorare”, un detto popolare recita; non c’e’ sordo peggiore di chi non vuole sentire, si potrebbe aggiungere vedere”–Non ascoltarono Gesu’ in persona, immaginiamo noi. L?AMORE che DIO mette nel nostro cuore, che illumina la nostra intelligenza ci permette di continuare, chiediamo a DIO questo dono, allora non parleremo tanto per parlare, ascolteremo e leggeremo bene il Vangelo e Papa Francesco, sapremo cosa e’ bene fare per fare cosa gradita a chi ci ha creato, DIO, amarci veramente l’uno con l’altro come ci insegno’ GESU’, non dimentichiamo che questo e’ un sito cristiano, siamo coerenti.—-Ivana Barbonetti.

  4. La misericordia divina è un po’ come l’amore di una mamma, sempre pronta a correggere gli errori dei suoi figli affinché crescano nella rettitudine. Purtroppo quando un uomo è ormai adulto, crede di sapere già tutto…invece ha sempre qualcosa da imparare e molte cose da correggere nel suo cammino….verso se stesso, verso gli altri e soprattutto verso Dio, convertendosi e praticando seriamente la religione della Chiesa Cattolica. Come dice un antico detto: “il vecchietto, prima di morire aveva sempre qualcos’altro da imparare!”

    1. Grazie Vera Giovanna, anch’io condivido questo tuo commento, grazie perché ci sei anche tu, grazie a DIO per questa sorella.—Ivana Barbonetti.

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