Riflessioni di Papa Francesco

La rigidità dei sacerdoti allontana chi cerca comprensione

Papa Francesco, durante l’omelia di oggi, ha messo in guardia i sacerdoti dal rischio, sempre presente, di trasformare la propria vocazione in un lavoro, diventando così dei funzionari: il buon sacerdote – ha spiegato il Santo Padre – non è un intermediario ma un mediatore dell’amore di Dio, che sa rendersi vicino al Popolo mostrando così il volto della tenerezza di Dio.

Il mediatore perde se stesso per unire le parti, dà la vita, se stesso, il prezzo è quello“, ha aggiunto Bergoglio spiegando che il sacerdote, quale mediatore, perde “la propria vita, paga con la propria vita, la propria stanchezza, il proprio lavoro, tante cose, per unire il gregge, per unire la gente, per portarla a Gesù“.

È questa, del resto, “la logica di Gesù“, il quale, a sua volta quale mediatore ha annientato se stesso. È questo che ci dice, ha proseguito il Papa, “San Paolo nella Lettera ai Filippesi“, laddove indica che Gesù “annientò se stesso, svuotò se stesso“. Questa è dunque la logica del sacerdozio, “svuotarsi, annientarsi“.

Tuttavia le tentazioni sono tante in questo cammino di annientamento della propria vanità. Toviamo infatti, sacerdoti “staccati dalla gente, non sanno che cos’è il dolore umano; perdono quello che avevano imparato a casa loro, col lavoro del papà, della mamma, del nonno, della nonna, dei fratelli… Perdono queste cose – ha commentato il Papa – Sono rigidi, quei rigidi che caricano sui fedeli tante cose che loro non portano, come diceva Gesù agli intermediari del suo tempo“. E così “tanta gente che si avvicina cercando un po’ di consolazione, un po’ di comprensione viene cacciata via con questa rigidità“.

Rivolgendosi ai sacerdoti presenti durante la Santa Messa, quindi, Papa Francesco ha concluso invitando a fare un breve esame di coscienza, chiedendosi: “oggi sono stato funzionario o mediatore? Ho custodito me stesso, ho cercato me stesso, la mia comodità, il mio ordine o ho lasciato che la giornata andasse al servizio degli altri?”,

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3 pensieri su “La rigidità dei sacerdoti allontana chi cerca comprensione

  1. SIGNORE TI VOGLIO PREGARE PER LE INGIUSTIZIE , PER LE INVIDIE PERCHE’ POSSIAMO ESSERE PURIFICATI NEL CUORE . TI PREGO PER TUTTE LE UMILIAZIONI SUBITE DAI TUOI SACERDOTI . TI PREGO PER LA LORO SALUTE SPIRITUALE

  2. A VOLTE E’ CAPITATO ANCHE A ME DI CAPITARE SACERDOTI STANCHI NON MOTIVATI OFFESI NELLE LORO PARROCCHIE . PADRE MARCEL CHE E’ IN OSPEDALE E NON E’ PIU’ UTILE IN PARROCCHIA PERCHE’ STA MALE……..

  3. Buongiorno Santo Padre, è vero una buona parte di sacerdoti e non solo,anche vescovi e così via, allontana la gente dalla chiesa ma non da Dio!
    Purtroppo sono cattivi ministri di Dio che predicano bene e razzolano male.
    Sono pienamente d’accordo con Lei.
    Ora che siamo nel clima natalizio, ricordiamoci dove è nato e come è vissuto il figlio di Dio. Gesù è nato in una stalla, poteva nascere in un castello, la ricchezza esisteva già a quel tempo, eppure Gesù è nato in una mangiatoia circondato e venerato da umili persone e animali sempre umili !
    Ricordiamocelo ogni Santo giorno.
    È nel cuore che si porta Gesù, non andando a messa o celebrarla, per dopo dimenticarsi appena è finita ! Bisogna dare continuità, e aiutare le persone che hanno e che chiedono qualcosa. Non girarsi dall’altra parte per non vedere. Qualcuno comunque vede, e un giorno ci giudicherà.
    Sia lodato Gesù Cristo
    Gabriele

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