Riflessioni di Papa Francesco

L’identità cristiana è pensare, sentire e parlare come Gesù

Nella Santa Messa di oggi, martedì 2 settembre 2014, Papa Francesco prendendo spunto dalla Lettura del Vangelo (Lc 4, 31-37) per continuare l’omelia di ieri nella quale aveva spiegato che la Parola di Dio si basa sulla Potenza di Dio, che viene dallo Spirito Santo e non sulla sapienza umana: così oggi il Pontefice spiega che tale Potenza di Dio, in Gesù, veniva percepita come una “autorità“, che è appunto l’identità cristiana.

Si diventa cristiani non perché chi hanno cinque lauree in teologia, ma perché si possiede lo Spirito di Dio, che è quello stesso Spirito che possedevano gli apostoli e che permetteva loro di predicare “con l’unzione dello Spirito, esprimendo cose spirituali dello Spirito in termini spirituali“: “Tu puoi avere cinque lauree in teologia, ma non avere lo Spirito di Dio! – ha detto Bergoglio – Forse tu sarai un gran teologo, ma non sei un cristiano, perché non hai lo Spirito di Dio!

Quello che ci rende cristiani, quello che costituisce la nostra “identità cristiana” è proprio lo Spirito che la gente del tempo vedeva in Gesù e la descriveva come una particolare “autorità di Gesù“, che altro non era che la “capacità di capire le cose dello Spirito, di parlare la lingua dello Spirito“. Questa “autorità.. che ti dà identità è lo Spirito Santo, l’unzione dello Spirito Santo” che la troviamo anche oggi, ha aggiunto, “fra i nostri fedeli, vecchiette semplici che forse non hanno finito le elementari, ma che ti parlano meglio di un teologo, perché hanno lo Spirito di Cristo.

Lo Spirito di Cristo è proprio la nostra identità cristiana: “se noi cristiani non capiamo bene le cose dello Spirito – ha continuato il Santo Padre – non diamo e non offriamo una testimonianza, non abbiamo identità“.

Come cristiani “dobbiamo chiedere questo: Signore donaci l’identità cristiana, quella che Tu avevi; donaci il Tuo Spirito; donaci il Tuo modo di pensare, di sentire, di parlare: cioè Signore donaci l’unzione dello Spirito Santo“.

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22 pensieri su “L’identità cristiana è pensare, sentire e parlare come Gesù

  1. Caro Papa Bergoglio il mondo oggi vive sotto il dominio di Satana fonte di ogni male lo vediamo nella socità moderna con tutti i suoi risultati. ci vorrebbero tanti sacerdoti Umili e Santi che aiutano i popoli di ogni Nazione a ritrovare la strada giusta. Ma solo Tu li puoi richiamare al loro dovere vocazionale fatto a Gesù come suoi discepoli terreni.

  2. Preghiamo al Signore che ci mandi dei Santi sacerdoti. O per lo meno i sacerdoti che ci sono già ,diventino Santi che siano di sostegno e guida del popolo , come DIO comanda come lo vuole pure papa Francesco!
    Il fatto che papa Francesco faccia l’esempio che certi vecchietti ne sanno più dei teologi, lo fa pure presente il vangelo i ultimi , cioè quelli considerati di poco conto dalla società, saranno primi.
    Infatti se un sacerdote non ha elaborato con l’aiuto dello Spirito Santo, quel lavoro interiore la sua condizione diventa peggiore di quello di un semplice peccatore di strada, perchè con la scuola non avrà fatto altro creare una impalcatura intorno a se con dei schemi, per cui non è in grado di trovare se stesso, perchè soffocato da un essere che si è creato , cioè impalcatura . Qua non c’è altro che pregare buon DIO che li possa illuminare che prendano coscienza della situazione in modo che possano diventare i veri ministri di DIO. Come lo sta dimostrando papa Francesco.
    Sarà faticoso, perchè è come dopo aver costruito una casa credendo pure di averlo fatto perfetto e poi scopri che ha un difetto e deve essere abbattuto per rifarlo.
    Invece il peccatore di strada ha tutto da incominciare e la situazione è diversa.
    Per questo motivo direi di non meravigliarsi se notiamo da parte loro dei sbagli perchè la loro condizione è peggio della nostra.
    Salvo che uno non faccia di proposito pur essendo consapevole, ma questo vale sia per loro che per noi, ” sbagliare è umano perseverare è diabolico”.
    Preghiamo il Signore che ci dia la Grazia di chiedere e che ci aiuti! Buonanotte. (^_^)

  3. Chi Ti invoca,chi chiede l’aiuto di Maria,chi si tiene stretto stretto al Signore,come un bambino ubbidiente e fiducioso attaccato alla mano del Papa’,sa’ che mette al sicuro la propria Fede.

  4. D’accordo parlare come GESU’ ma tutto questo dovrebbe essre fatto principalmente da chi rappresenta la Chiesa come:Parroci, Vescovi Cardinali,NON come il Prete Francese Pascal Thuillier che io già ho denunciato come perchè ha plagiato MIA zia la marchesa Yolande d’Argenge Lafue derubandola di TUTTI i suoi beni e diventando anche presidente della fondazione da lei fondata,la Chiesa deve avere il “CORAGGIO” di eliminare questi cerco chi mi può aiutare? mio e-mail macchi.antonio@gmail.com

  5. D’accordo parlare come GESU’ ma tutto questo dovrebbe essre fatto principalmente da chi rappresenta la Chiesa come:Parroci, Vescovi Cardinali,NON come il Prete Francese Pascal Thuillier che io già ho denunciato come perchè ha plagiato MIA zia la marchesa Yolande d’Argenge Lafue derubandola di TUTTI i suoi beni e diventando anche presidente della fondazione da lei fondata,la Chiesa deve avere il “CORAGGIO” di eliminare questi cerco chi mi può aiutere mio e-maio macchi.antonio@gmail.com

  6. Dobiamo imparare a AMARE come GESU ,amare quello che DIO a CREATO la terra e gli UOMENI , anchequando siamo poveri , anche se altri sonno PRETTI , anche se altri sonno RICHI , nn importaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!Questo lezione Santo Papa devve TRANSMETERRE a tutto il MONDO!!!!!!nn come sonno 90% degli UOMENI della TERRA , EGOISTI , e pensa sollo per lorro di esserre BENNE su questa TERRA!!!AMIN
    ,,Laudat sa fie Isus Santo Papa Francesco ,,

  7. Le parole del Papa confermano la verità evangelica secondo la quale il Signore si rivela ai più umili. Quello che conta è la purezza del cuore, non la sterile retorica dei sapienti. I nostri avi, spesso analfabeti, pregavano a loro modo con fede sincera.
    Approfitto della circostanza (e chiedo venia ai lettori!) per un esempio emblematico.
    Ne «Il canto religioso in Calabria» da me pubblicato su “Calabria Letteraria” – (Anno XXXII n. 4/6 – Aprile-Giugno 1984) figurano le preghiere che nonna Vincenza Femìa di Laureana di Borrello – R.C., (deceduta a 90 anni nel 1973), mi ha insegnato.
    (Riporto la traduzione in lingua per chi non conoscesse il dialetto calabrese).
    Al risveglio mattutino, così i fedeli ripetevano il Segno di Croce:
    «Gesù, quandu mi levu la matina
    dicitimmillu Vui com’haju a fari,
    mandatimi l’Angelu pe’ guida
    pe’ nommu cadu ‘n peccatu mortali».
    (- Gesù, quando mi alzo la mattina / ditemi come mi devo comportare, / mandatemi come guida l’Angelo / affinché non cada in peccato mortale. -)
    Mentre ci si vestiva, il pensiero andava rivolto congiuntamente alla Santa Vergine ed al Suo diletto Figlio:
    «Vaju pe’ la strata e pe’ la via,
    m’affrunta Gesù e Maria:
    – Bongiornu a Vui, Rigina,
    tuttu lu mundu pe’ Vui s’inchina
    e sempri s’inchinerà
    pe’ la Vostra dignità;
    ca’ Vui siti la mamma
    e Vostru Figliu è gigliu:
    prima salutu la Matri
    e po’ lu Figliu! – ».
    (Lungo la strada / m’imbatto in Gesù e Maria: / – Bongiorno, mia Regina, / l’intero mondo a Voi s’inchina / e sempre s’inchinerà / per la Vostra dignità; / Voi siete la mamma / e Vostro Figlio è giglio: / prima saluto la Madre / e poi il Figlio! -)
    Durante il giorno si sentiva il bisogno della protezione divina:
    «Gesù mio grandi e potenti,
    liberatindi di’ mali genti;
    pe’ la Vostra curuna di spini
    ‘u ‘ndi liberati di’ mali vicini
    e pe’ li Vostri santi tri chiova
    ‘u ‘ndi liberati d’ogni mala nova».
    (- Gesù mio grande e potente, / liberateci dalla cattiva gente; / per la Vostra corona di spine / liberateci dai cattivi vicini / e per i Vostri santi tre chiodi / liberateci da ogni maldicenza -)
    Una particolare invocazione veniva espressa sul finire della giornata, nell’andare a riposare:
    «Gesù mio, sàcciu la curcata
    ma non sàcciu la levata:
    l’anima mia cu’ Vui è raccomandata.
    Ca’ se lu nemicu venissi
    e jeu non lu sentissi,
    Vi fazzu la curpa mia
    ora pe’ tandu!».
    (- Gesù mio, conosco l’ora del riposo / ma non quella del risveglio: / a Voi raccomando la mia anima. / Se dovesse venire il nemico / ed io non lo sentissi, / Vi chiedo perdono adesso / per quel momento -)
    Merita di essere ricordato l’aneddoto di una fedele che ogni sera, recitando questa ultima orazione, si comunicava col Signore. Una volta, accostandosi al confessionale per il Sacramento della penitenza, alla domanda del sacerdote circa la data dell’ultima confessione intervenne l’Angelo Custode per dichiarare che la sua protetta risultava già purificata da ogni peccato.
    Domenico Caruso
    S. Martino di Taurianova (Reggio Cal.)

  8. Santo Papa, di IMPARARE cînd te orientezi cu toată fiinţa către Dumnezeu atunci Îl iubeşti şi odată cu El iubeşti toată Creaţia Sa.Cînd iubeşti nu mai exişti ca individualitate, trăieşti prin şi pentru celălalt (ceilalţi), dorinţele tale egoiste, pasiunile, ambiţiile personale se dizolvă în bucuria cu care acţionezi pentru a-l vedea pe celălalt fericit.Ce ne împiedică să fim cu toţii vii, cu adevărat vii?! Să ne deschidem inimile în faţa iubirii, să ne lăsăm pătrunşi şi conduşi de ea, pentru că Iubirea este Dumnezeu Santo Papa!!!
    Ogi o chiesto 5 euro per comprare qualcosa da mangiare da un prete, per che ho stipendio picollo gli ho detto(280euro al messe),ero con mio BIMBO , neanche un centesimi…..nn mi ha dato ,a me ho a mio figlio!!!ma io gli voglio Benne, e anke sonno stato alla sua messa ,e ho pregato GESU di PERDONARE per che nn ama e uomenii, DIO,la NATURA…!!! e PRETE per i soldi ,BASTAAAAAAAAAA, ma nn per aiutare quello poverro ,o quell bimbo , ….quello che io credo a imparatto alla scoula per diventare un BUON cristiano o un buon PRETE , MA INVECE NN SONNO COSI TANTI PRETTI………., perdonami DIO , e Santo Papa che ho scrito queste parole questa VERITA!!! Laudat sa fie ISUS Sfantul Papa ,,

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