Riflessioni di Papa Francesco

Per superare la crisi economica ci vuole il coraggio della sobrietà

Abbiamo tanto da imparare dalla saggezza dei poveri!” Queste parole di Papa Francesco sembrano un controsenso poiché sempre vediamo il povero come una persona alla quale noi dobbiamo dare e dalla quale non riceviamo nulla: il Pontefice rovescia questo punto di vista facendoci scoprire quanto possiamo invece ricevere dai poveri.

I poveri, infatti, spiega il Vescovo di Roma “ci insegnano che una persona non vale per quanto possiede, per quanto ha sul conto in banca” e nel fare questo diventano dei veri e propri “maestri per noi“.

Pensate che un santo del secolo XVIII, Benedetto Giuseppe Labre – continua Bergoglio nel suo – il quale dormiva per strada a Roma e viveva delle offerte della gente, era diventato consigliere spirituale di tante persone, tra cui anche nobili e prelati“.

Certo i poveri non godo di una “ricchezza materiale“, non sono i loro beni che essi possono condividere con noi quanto piuttosto la loro umiltà e la loro saggezza: essi sono maestri di saggezza e umiltà per il cristiano.

Un povero, una persona priva di beni materiali, conserva sempre la sua dignità” precisa infatti Papa Francesco ed è proprio la stessa dignità che aveva Gesù “quando il Figlio di Dio si è fatto uomo, ha scelto una via di povertà, di spogliazione“.

Ed è ancora san Paolo nella Lettera ai Filippesi, continua il Pontefice, che ci dice “Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: Egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini“.

Allora anche oggi “il Signore ci chiama a uno stile di vita evangelico segnato dalla sobrietà, a non cedere alla cultura del consumo” spiega il Vescovo di Roma.

Non si tratta di abbandonare ogni ricchezza e trasformarsi in dei mendicanti quanto piuttosto “si tratta di cercare l’essenzialità, di imparare a spogliarci di tante cose superflue e inutili che ci soffocano“.

Come cristiani dobbiamo avere un traguardo ben preciso da raggiungere: “distacchiamoci dalla brama di avere, dal denaro idolatrato e poi sprecato. Mettiamo Gesù al primo posto. Lui ci può liberare dalle idolatrie che ci rendono schiavi. Fidatevi di Dio!

In questa ottica Bergoglio lancia una nuova sfida ai giovani e a tutto il mondo cristiano: “per superare la crisi economica bisogna essere pronti a cambiare stile di vita, a evitare i tanti sprechi. Così come è necessario il coraggio della felicità, ci vuole anche il coraggio della sobrietà“.

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10 pensieri su “Per superare la crisi economica ci vuole il coraggio della sobrietà

  1. A LOS QUE LEEN ESTOS COMENTARIOS .
    LA POBREZA NO VIENE DE DIOS SINO DE LA FORMA EN QUE EL HOMBRE REPARTE LAS RIQUEZAS .
    EN LO QUE ESTOY DE ACUERDO ES EN SER AUSTERO, HUMILDES Y SANOS DE ESPÍRITU.
    SANTO PADRE .UNA BENDICIÓN PARA MI FAMILIA .AGRADECIDA .
    ESTELA .

  2. Per superare la crisi economica serve prima di tutto fede . Amore per il proprio dovere. Onestà e impegno per tutto ciò che si ha deciso di fare.

  3. Il coraggio della sobrietà e della povertà. Sobrietà materiale ma anche nelle parole , negli atteggiamenti e nei comportamenti. Io con gli altri, io come gli altri. Andiamo a ritrovare la gioia del vivere vero e sincero al quale non necessitano grandi e fastose opere, ma sobrietà, verità e onestà. Grazie Papa Francesco, mi conduci sempre a nuove riflessioni.
    Prego per te, tu prega per noi.

  4. Sua Santidade vê em todos os irmãos o amor e misericórdia de Jesus e por isso se tornou ainda mais humano para com aqueles que mais sofrem e lhes dá todo o seu apoio. Para mim isto é maravilhoso e dá-me uma força interior para poder fazer com que haja mais justiça no mundo. Principalmente em minha família, não aquela que constituí mas sim aquela onde nasci. Gostava imenso que visse o seu erro.

  5. Si è proprio cosi siamo tutti poveri ma è importante essere ricchi di fede e amore e carità io quando aiuto i miei fratelli e sorelle sono felice ma vedo anche tanta indifferenza tutti dovrebbero avere amore fede e carità ciao papa francesco

  6. Quanti poveri ci sono nel mondo solo il Signore lo sa .Ripenso allw parole dette da Gesu’ i poveru li
    avrete sempre con voi. Quanti Santi e emerite donne e emeriti uomini uomini hanno lasciato le loro fatiche e beni materiali a favore dei poveri,moltissimi ma i poveri ci sono sempre.Purtroppo oggi mancano i mecenati ovunque in qualsiasi campo, mancano quelle persone che aiutano con il cuore senza chiedere nulla in cambio, ma solo perche’ e’ giusto dare
    quando si ha di piu’.Basterebbe dare un lavoro,aiutare gli artigiani,gli artisti e tante altre categorie che oggi vengono emarginate come poveri.Stanno scomparendo le botteghe dove una volta ci si conosceva tutti e cosi’ via…Vi sembra progresso questo? Le aziende vanno a investire fuori e i nostri operai? A mio modesto parere bisognerebbe tornare indietro a misura umana come ci ha insegnato ilSignore con modestia e riscoperta dei valori fondamentali dell’etica umana.Grazie al ns..Papa per i suoi santi insegnamenti.

  7. Santità, lo dica anche ai preti spendaccioni, che amano organizzare manifestazioni mondane e regalare 40.000 euro a qualche cantante che si esibisce nelle piazze. Lo dica, Santità, anche a tutti questi preti che si sentono troppo sicuri e che nel frattempo si allontanano da Dio e che, così facendo, allontanano anche i fedeli dalla Chiesa. Santità, lo dica anche e soprattutto a quei preti che non rinunciano a nulla e che amano il benessere ! Santità, lo dica soprattutto a quei preti che si sentono potenti ed anziché aprire le porte del Signore per acclamare fedeli, addirittura, le chiudono come successo in una cittadina del Palermitano !

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