Riflessioni di Papa Francesco

Quando chiediamo lavoro, stiamo chiedendo dignità

Papa Francesco, in una lettera inviata alla Conferenza Episcopale Argentina, in occasione della festa di San Gaetano da Thiene, che ricorre il 7 agosto 2016, ha sottolineato l’importanza del lavoro, non solo fonte di sostentamento per se stessi e la propria famiglia, ma anche datore di dignità per la persona.

La riflessione del Santo Padre nasce dalla constatazione che “è dura attraversare la vita con un padre di famiglia che desidera un lavoro e non ha la possibilità di ottenerlo“: è quanto provano moltissimi padri di famiglia, ricorda il Pontefice, che si rivolgono a San Gaetano proprio per richiedere pane e lavoro.

Il pane è più facile da avere perché c’è sempre qualche persona o istituzione buona che te lo offre, almeno in Argentina, dove il nostro popolo è così solidale“, ha commentato il Vescovo di Roma ricordando però come “ci sono luoghi nel mondo che non hanno neanche questa possibilità“.

Il vero problema, però, aggiunge Papa Bergoglio, è il lavoro: ancora in questo perioro “il lavoro è molto difficile da ottenere, soprattutto quando si continuano a vivere momenti in cui gli indici di disoccupazione sono significativamente alti“.

Peraltro, aggiunge Francesco, “il pane risolve una parte del problema, però solo metà, perché questo pane non è quello che si guadagna con il proprio lavoro“. Infatti, come più volte ha avuto modo di esprimere il papa, “una cosa è avere del pane da mangiare in casa e altra è portarlo a casa come frutto del lavoro. E questo è ciò che dà dignità“.

A San Gaetano, dunque, si chide pane e lavoro e, “quando chiediamo lavoro, stiamo chiedendo di poter sentire la dignità“. La dignità del lavoro, assieme a quella di un tetto e a quella data dalla terra sono “tra i concetti fondamentali dei Diritti Umani. E quando chiediamo lavoro per portare il pane a casa, stiamo chiedendo dignità“.

Desidero fare arrivare il mio saluto e la mia benedizione ai tanti uomini e donne che si sono raccolti nelle diverse chiese del Paese dedicate al Santo per chiedere pane e lavoro o per ringraziare perché questi non mancano“, conclude dunque il Vescovo di Roma, “auspico che nella festa di San Gaetano noi tutti Vescovi si sappia accompagnare i nostri fratelli che chiedono pane e lavoro, e che lo si faccia con affetto, vicinanza e preghiera. E chiediamo anche per noi questa grazia: che non ci manchi mai il lavoro, questo lavoro che il Signore ci manda e che ci dà dignità“.

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4 pensieri su “Quando chiediamo lavoro, stiamo chiedendo dignità

  1. Buon giorni molte benedetto a tutti voi,
    Caro Sto Papa Francesco I

    Senza laboro le personne non ai la possibilità d’habere un luogo per vivere, pane per mangare & trovare adesso il senso de la dignità.
    Gésus a detto: ” Tutti voi gagnero il vostre pane con il fruto de vostro lavoro”

    Umilemente credo che la Misericordia si vede riflessa quando habiamo una attitudine di aiuta solidaria verso le altri che si trovano bisognosi.

    Senza lavoro non si poi vivere, Trovare un lavoro rimane in cuesti tempi un po difficile, ma non impossible,si habiamo una attitudine positiva e persevrante.

    Un saluto farternale d’una picola pecora . Chantal

  2. CARO PAPA FRANCESCO,
    COME HO AVUTO MODO DI SCRIVERLE PIÙ VOLTE Nel ULTIMA ABBIAMO FORMAZIONE GIOVANILE DIVERSA LEI A VENT’ANNI IN CONVENTO IO ORFANO DI PADRE CHE PRIMA DI MORIVA DICEVA : CARO GIGI ORA TI LASCIO MA CERCA DI LAVORARE CHE DARAI SODDISFAZIONE A TE STESSO E AGLI ALTRI…..COSI RICORDO I PRIMI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE CHE OGNUNO HA DIRITTO DI LAVORARE PER UN SALARIO DECOROSO CHE GLI PERMETTA DI VIVERE SUL INFLAZIONE OGGI sul POTERE DI ACQUISTO dimezzato dal 2001 per le PENSIONI INPS . INVECE SULLA RISOLUZIONE EUROPA 6 luglio 2011 pagina 3/12 n.13-14 … dopo il 2013 al 60% PIL/ debito pubblico , un metodo per un futuro in eurobbligazioni , 23 milioni di persone economicamente attive a rischio disoccupazione e indigenza che valga anche in America sulla concorrenza del Bond Usa per l’euro forte a moneta rifugio. Ieri la mia denuncia alla commissione europa per l’applicazione della legge sotterrata

  3. È vero, il LAVORO !
    Ma chi ha un lavoro si sente dire che è fortunato solo perché lo si vuole sfruttare . L’uomo purtroppo è una bestia, gli animali non arrivano a tanto, noi dovremmo prendere esempio dagli animali. La natura si difende, non attacca.
    La dignità non appartiene al mondo, c’è solo disonestà e arroganza o meglio solo cattiveria.
    Dio ci ha dato tutto a tutti , solo che qualcuno si è impossessato anche quello degli altri. Così non si può andare avanti, ma l’uomo è cieco e sordo davanti alla realtà terrena. Una casa, un lavoro, il pane è, non dovrebbe, un diritto di tutti. Anche nella Chiesa ci sono comportamenti non rispettosi della propria fede e scelta di vita. Predicare bene e razzolare male, caro Papa, Tu dai l’esempio ma molti non ti seguono e ti criticano proprio all’interno della Chiesa, è una vergogna( direbbe mia madre). Comunque chi ha fede, speranza e carità arriverà nella Casa del Padre senza pesi e senza peccato.
    Siamo tutti peccatori, poi bisogna vedere i peccati e Dio vede e provvede.
    I soldi sono la rovina del mondo, ecco perché siamo a questo punto.non ci accontentiamo, vogliamo sempre di più, non sappiamo aspettare, arraffiamo tutto ciò che ci capita vicino, siamo semplicemente disonesti per noi e per gli altri . Santo Padre Le auguro buona giornata, continui così… resista vada avanti è questa la strada giusta.
    Un saluto da un peccatore. Gabriele

    1. Caro Papa Francesco
      i primi articoli articoli della costituzione italiana sulla retribuzione del lavoro nel mondo capitalistico cristiano sono chiari quasi simili al vangelo che ognuno deve essere pagato sul lavoro con la giusta mercede oggi mantenersi con decoro sul potere di acquisto dei salari sul inflazione oltre 50% dal 2001 sui prezzi dei beni raddoppiati al consumo in Italia

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