Riflessioni di Papa Francesco

Sempre le parole di Gesù ci mettono in crisi

La consueta riflessione antecedente la recita della preghiera dell’, è stata l’occasione per il Santo Padre per ricordare come gli insegnamenti di Gesù non sono sempre come ci piacerebbe fossero: “sempre le parole di Gesù ci mettono in crisi, per esempio davanti allo spirito del mondo, alla mondanità” e per questo già all’epoca tra coloro che lo seguivano molti si separavano da Lui. È in questo momento che Gesù chiede ai discepoli, e a noi oggi: «Volete andarvene anche voi?» (Gv 6,67).

Con la Lettura del Vangelo del giorno, ha ricordato il Pontefice, termina la lettura del capitolo sesto del Vangelo di Giovanni: iniziato con la , miracolo dal quale apprendiamo come Dio moltiplichi i nostri piccoli gesti di solidarietà, abbiamo visto come la folla seguisse Gesù in cerca di un proprio tornaconto, visto come appunto è stato in grado di compiere un così grande prodigio.

È proprio qui che Gesù inizia ad andare contro corrente, mettendo in guarda la folla e discepoli stessi dagli errori nei quali stavano cadendo: Gesù esorta dunque i presenti a non fermarsi ai segni ma ad andare oltre,

, purché si abbia il , altrimenti neppure di fronte alla evidenza di un miracolo si potrebbe riconoscerlo.

La folla, a questi insegnamenti, perde di entusiasmo, e gli stessi Apostoli sono messi a dura prova: “quelle parole suscitarono delusione nella gente, che le giudicò indegne del Messia, non “vincenti”. – ha spiegato il Vescovo di Roma – Così alcuni guardavano Gesù: come un Messia che doveva parlare e agire in modo che la sua missione avesse successo, subito. Ma proprio su questo si sbagliavano: sul modo di intendere la missione del Messia! Perfino i discepoli non riescono ad accettare quel linguaggio inquietante del Maestro“.

In realtà, essi hanno capito bene il discorso di Gesù. Talmente bene che non vogliono ascoltarlo, perché è un discorso che mette in crisi la loro mentalità. – ha commentato Papa Francesco – Sempre le parole di Gesù ci mettono in crisi, per esempio davanti allo spirito del mondo, alla mondanità“.

Così “di fronte a queste defezioni, Gesù non fa sconti e non attenua le sue parole, anzi costringe a fare una scelta precisa: o stare con Lui o separarsi da Lui, e dice ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?» (v. 67)“. La domanda che Gesù rivolse agli apostoli non è un evento fermo a duemila anni fa: Gesù rivolge oggi stesso ad ogni cristiano la medesima domanda, volete andarvene anche voi?

“In silenzio, ognuno risponda nel suo cuore”.

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6 pensieri su “Sempre le parole di Gesù ci mettono in crisi

  1. Ci sono Preti, Vescovi,Cardinali e anche il Santo Padre che dicono “bussate e vi sarà aperto”,BUGIARDI io ho bussato a tutti i sopracitati si, si compreso il Santo Padre,denunciando dei Preti Francesi Pascal Thuillier & Vescovo di Parigi Andrè di avere plagiato MIA zia marchesa Yolande d’Argenge Lafue 92 enne(deceduta febbraio 2011) per impossessarsi di TUTTI i suoi beni MLN euro,e questi prima mi hanno minacciato di essere un millentatore e poi visto che io continuavo a denunciarli di essere degli mi hanno denunciato alla magistratura Francese la quale mi ha indagato sebbene io abbia delle prove inequivocabili di essere l’UNICO nipote della marchesa Yolande,io mi ritengo un discriminato da questi preti e da chi NON ha il coraggio di denunciarli sebbene sia palese la loro fede di NON religiosità ma di un attaccamento ai soldi,allego delle foto dove sono con MIA zia dove è sorridente,e delle foto dove è con l’Abbè Pascal palesemente plagiata,ho aperto un sito(preti che si arricchiscano con il plagio delle person anziane) e sebbene abbia 700 amici “virtuali” SOLO 52 hanno messo mi piace,allora cosa servono gli amici?se avete paura allora sapete cosa vi dico FORA di BAL dalla mia amicizia,è si quando ci vuole ci vuole,NON possiamo darla vinta alle persone farabutte.

  2. Pensiero, parole ed opere.
    Il pensiero è incognito. Le parole sono solo la comunicazione teorica del pensiero, ancorché meraviglioso ed apprezzabile. Le opere sono la concreta attuazione di pensiero e parole. Ma, quest’ultime – le opere – mancano, nella totale, infinita noncuranza, quale costante affermazione d’ipocrisia e intramontabile fariseismo. E pensare che basterebbe un piccolissimo gesto di buon senso. Chi sa, comprende, quindi attui quanto dice, realizzando concretamente il messaggio di Gesù e ponendo fine a sofferenze cagionate da insulsi, miseri egoismi di chi predica bene ma “razzola” male.
    Caro Papa Francesco, Ti chiedo scusa per la schiettezza, ma tutto ha i suoi tempi e le sue misure.
    Arrivi un Tuo cenno tangibile di concretezza. Ti saluto con affetto e riverenza e prego per Te.

  3. GESU’ ci dice anche oggi; volete andarvene anche voi?—-purtroppo molti dentro la chiesa, consacrati e laici, non ascoltano ma non se ne vanno creando grossi danni…..Santo Padre, grazie di quanto stai facendo, ora noi che leggiamo in questo sito agiamo nel nostro piccolo, se ci dicono di no possiamo dire che lo fa’ Papa Francesco, al sacerdote, la suora, il laico che vuole comandare senza conoscere neanche il catechismo, possiamo richiamare a nostra testimonianza il comportamento di Papa Francesco coerente al vangelo, a quanto fece GESU’ 2000 anni fa’, sta’ anche a tutti noi che non passino altri 2000 anni, siamo coraggiosi come GESU’ 200 anni fa’, Papa Francesco oggi. Ivana Barbonetti

  4. Volete andarvene anche voi?
    C’è chi resta, ma recita solo ipocrisia.
    C’è chi appare indeterminato (secondo “competenti cattolici”), ma agisce con onestà, umanità e rispetta la verità.
    Gesù sa discernere e giudicare.

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