Riflessioni di Papa Francesco

Siate testimoni della misericordia e della tenerezza del Signore

Nella riflessione prima della , Papa Francesco, commentando le Letture di oggi, seconda domenica di Avvento, ha invitato tutti i presenti ad essere “testimoni della misericordia e della tenerezza del Signore“.

Il Tempo di Avvento, ha detto il Pontefice, è “un tempo stupendo che risveglia in noi l’attesa del ritorno di Cristo e la memoria della sua venuta storica” facendoci riflettere sulla speranza che la Sua venuta ha portato. Proprio per questo la liturgia propone oggi l’ascolto del Libro della consolazione di Isaia, attraverso il quale il profeta “Isaia si rivolge a gente che ha attraversato un periodo oscuro, che ha subito una prova molto dura; ma ora è venuto il tempo della consolazione. – ha commentato Bergoglio – La tristezza e la paura possono fare posto alla gioia, perché il Signore stesso guiderà il suo popolo sulla via della liberazione e della salvezza“.

Il Libro della consolazione invita ogni cristiano a trasformarsi in un testimone della misericordia e della tenerezza del Signore, di consolazione e di speranza. Tuttavia, ha sottolineato, “non possiamo essere messaggeri della consolazione di Dio se noi non sperimentiamo per primi la gioia di essere consolati e amati da Lui. Questo avviene specialmente quando ascoltiamo la sua Parola, il Vangelo, che dobbiamo portare in tasca: non dimenticare questo! – ha detto – Il Vangelo in tasca o nella borsa, per leggerlo continuamente. E questo ci dà consolazione“.

È tanto importante questo perché “oggi c’è bisogno di persone che siano testimoni della misericordia e della tenerezza del Signore, che scuote i rassegnati, rianima gli sfiduciati, accende il fuoco della speranza. –  ha concluso il Santo Padre – Tante situazioni richiedono la nostra testimonianza consolatrice. Essere persone gioiose, consolate. Penso a quanti sono oppressi da sofferenze, ingiustizie e soprusi; a quanti sono schiavi del denaro, del potere, del successo, della mondanità. Poveretti! Hanno consolazioni truccate, non la vera consolazione del Signore! Tutti siamo chiamati a consolare i nostri fratelli, testimoniando che solo Dio può eliminare le cause dei drammi esistenziali e spirituali. Lui può farlo! È potente!“.

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5 pensieri su “Siate testimoni della misericordia e della tenerezza del Signore

  1. Desideravo che giungesse al santo Padre la testimonianza di mia figlia prima di lasciare la vita terrena.Io posso dire di essere stata salvata e guarita,in tutti i modi in cui potevo essere salvata e guarita….io non ho avuto il miracolo….ma ne ho auto tanti….al pari della guarigione dalla malattia…anzi di piu’E’stato averlo accanto quando tutte le mie certezze..ad una ad una sono crollate….quando anche quelle piu’solide sono vaccilate…tutte …ma lui no…lui non mi ha mai delusa…e non ha mai smesso di prendersi cura di me…lui mi dona quello di cui ho bisogno …ad ogni passo.. tutto contro le mie logiche….tutto quelloche la malattia mi togliva e contnua a togliermi…lui me lo restituisce in forme e modi scelti da lui…e non da me… Come non posso riconoscere in un miracolo quando sai che il tuo corpo ancora una volta ti sta tradendo …ed ogni valta tutte le tue paure…tutte.. sono spazzate via….un minuto prima erano li …dentro di te improvissamente quello che riesci a sentire e’ solo una serenita’e una pienezza disarmante…un miracolo quando ci sono giorni in cui il dolore si fa sentire davvero molto forte…e senti che forse questa volta sara’ difficile resistere….e invece, …ecco che ancora una volta lui mi sorprende….placa quel dolore che stava diventando insopportabile,donandomi forza ,coraggio e sopratutto aprendo i miei occhi a quello che di meraviglioso continua ad esserci nonostante le prove….Cos’e’ se nonun miracolo quando le mortificazioni del tuo corpo, insidiano in te la paura di inutilita’ della tua vita…e anche li …lui ha qualcosa di nuovo da insegnarti… l’umilta’ come non l’ avevi mai pensata prima…l’umilta’ di accettarti, di accetttare il tuo corpo nei suoi nuovi limiti,una nuova consapelovezza….un nuovo modo di amarti che puo’ arrivare solo da lui. UN MIRACOLO quando l’ ennessimo cotrollo, eancoro un altro e un altro ancora sonop bocconi amari da ingoiare…lui pero’ mi lascia libera di arrabiarmi…scoraggiarmi …di stare sul punto quasi di mollare….per poi raccogliermi, di rialzarmi in piedi con una forza tale come se tutta quella stanchezza non fosse mai esistita…..ricordandomi che la vitttoria non e’ da ricercare in un referto medico… ma in tutto quello che lui costantemente mi dona, e’ nel suo incontro. IL miracolo piu’ grande e’ quello di essere felice nonostante tutto….ma potri continuare ancora…CREDO che lui abbia iniziato a guarirmi prima di essermi ammalata…mi ha salvata giorno dopo giorno e tutto quello che mi ha donato negli anni….e’ stato fortezza e consolazione per poter vivere una prova piu’ grande …e’ di poter stringere la sua mano ad ogni respiro,di poter soffrire, gioire e sperare insieme a LUI.

    1. Cara Costantina, quanta gratitudine provo per questa tua meravigliosa testimonianza della consolazione infinita e reale del CREDERE…
      Ho provato anche io questa gioia interiore nel momento della sofferenza, e mi ha cambiato la vita. E tu dai speranza e serenità all’anima con la tua esperienza momento per momento di ricadute e risalite. Grazie di cuore per il bene che dai…

  2. caro Papa Francesco,autorizza o nomina un esorcista alla Scala Santa a Roma,come da decenni c’è sempre stato.perchè serve a molte anime in pena,come me che subisco malefici e soffro.la disperazione nella mia vita è in ogni giorno e notte.

  3. Vero ci facciamo gli auguri degli eventi del passato, le riccorrenze che la memoria si fa ricordare a tenerci sempre in esrcizio per noi stessi e per quannti veniamo a contatto ogni giorno, cercando socializzando e motivando ogni pensiero, in ogni campo purchè sia fertile e utile a vantaggio della società, della famiglia prima cellula. Questo mi da gioia e serenità a continuare con costanza e volontà a migliorare il mio ego, ma mostrando solidarietà e umiltà di vero cuore!!! é difficile! Auguri.

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