Riflessioni di Papa Francesco

La vita non dipende da quello che si ha

Papa Francesco anche quest’anno ha aderito all’iniziativa 24 ore per il Signore, nel corso della quale moltissime chiese rimarranno aperte 24 ore per consentire ai fedeli di entrare, pregare e anche confessarsi. In occasione di questa iniziativa, il Santo Padre, ha presieduto la , confessando alcuni fedeli e commentando il Vangelo di Marzo, letto durante la Santa Messa, che riportava il brano del cieco Bartimeo.

Tutti noi siamo Bartimeo, ha spiegato Francesco, poiché tutti noi, a causa dei nostri peccati, abbiamo perso di vista il bene: i nostri peccati ci distolgono “dalla bellezza della nostra chiamata, facendoci invece errare lontano dalla meta“. È questa la chiave di lettura che il Santo Padre invita a usare per leggere e comprendere appieno il racconto biblico: “questo brano di Vangelo ha un grande valore simbolico, perché ognuno di noi si trova nella situazione di Bartimeo. – ha spiegato Francesco – La sua cecità lo aveva portato alla povertà e a vivere ai margini della città, dipendendo dagli altri in tutto. Anche il peccato ha questo effetto: ci impoverisce e ci isola“.

Mentre la cecità fisica isola dal punto di vista materiale, la ciecità spirituale “impedisce di vedere l’essenziale, di fissare lo sguardo sull’amore che dà la vita; e conduce poco alla volta a soffermarsi su ciò che è superficiale, fino a rendere insensibili agli altri e al bene. – ha aggiunto il Vescovo di Roma – Quante tentazioni hanno la forza di annebbiare la vista del cuore e di renderlo miope! Quanto è facile e sbagliato credere che la vita dipenda da quello che si ha, dal successo o dall’ammirazione che si riceve; che l’economia sia fatta solo di profitto e di consumo; che le proprie voglie individuali debbano prevalere sulla responsabilità sociale! Guardando solo al nostro io, diventiamo ciechi, spenti e ripiegati su noi stessi, privi di gioia e privi di libertà. È così brutto!

Ma, in mezzo a questo deserto che crea attono a noi il peccato, come per Bartimeo, anche per ognuno di noi “Gesù passa; passa e non va oltre: «si fermò», dice il Vangelo. – ha detto Bergoglio – Allora un fremito attraversa il cuore, perché ci si accorge di essere guardati dalla Luce, da quella Luce gentile che ci invita a non rimanere rinchiusi nelle nostre scure cecità. La presenza vicina di Gesù fa sentire che lontani da Lui ci manca qualcosa di importante. Ci fa sentire bisognosi di salvezza, e questo è l’inizio della guarigione del cuore. Poi, quando il desiderio di essere guariti si fa audace, conduce alla preghiera, a gridare con forza e insistenza aiuto, come ha fatto Bartimeo: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!»“.

Questo Giubileo della Misericordia è tempo favorevole per accogliere la presenza di Dio, per sperimentare il suo amore e ritornare a Lui con tutto il cuore. Come Bartimeo, gettiamo via il mantello e alziamoci in piedi – ha dunque concluso Papa Francesco – buttiamo via, cioè, quello che impedisce di essere spediti nel cammino verso di Lui, senza paura di lasciare ciò che ci dà sicurezza e a cui siamo attaccati; non rimaniamo seduti, rialziamoci, ritroviamo la nostra statura spirituale – in piedi – la dignità di figli amati che stanno davanti al Signore per essere da Lui guardati negli occhi, perdonati e ricreati.

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18 pensieri su “La vita non dipende da quello che si ha

  1. Santita’ lei dice che il peccato e’ perdonato trAmite la riconciliazione della confesisone ma perche’ insiste a non dire nulla di nullA ancora dopo 4 mesi dall’apertura dell’anno santo che non basta la confesisone poiche’ rimAne la pena da scontare una volta morti con sofferenze inaudite come descritto dallo stesso padre pio negli incontri con le anime del purgatorio? So bene che lei non crede all’inferno e che tutto sopisce e nasconde sotto la misericordia di Dio e che quindi non esistono pene ma solo il paradisi ma da che momdo e momdo e dalle appariziooni mariane tutte ai veggenti fu sempre fatto vedere l’inferno che nnon e’ altro che una libera scelta del peccatore non epomntito ossia per tutti gli atei ed i cristinai poco cristiani. Ma ricordare ogni tanto che esiste ancora la pena da scocntare e che l’anno giubilare serve anche a questo tramite nle operee di misrricordia sarebbe doveroso da parte sua. Le ricordo santita’ che troppi non lo sanno e non sanno come fare per ottemnerla ossia non si curano perche’ non sanno ma se ancdhe lei santita’ sottovaluta il peso dell’indulgenza allora non va’ bene… Vede Santita il far patire le pene dell’inferno per non averlo detto in questo anno e non avendolo fatto capire ai fedeli a sufficienza come ad oggi me’ styato fatto.da lei e da tutti nessuno esclusodei sacerdoti a messa e fuori..chiarendo tutti i punti e ribadendoli ogni santo di lei si prende una responsabilita’ enorme di fronte a chi muore e a chi vive non promuovendo e sanando cio’ che rimane ancora..Nel suo discorso di ieri dice che dio nella confgesisoen cancella mdimentica niu notri peccati..ma sdantiota’ la pena riomane comunque..perche’ non conlcude il discorso dicendo che la pena rimane? Perche’ amjemthge la salveza tutti quando il mondo si mmacchia di cosi’ efferate aberrazioni proprio meprche’ì non nsi crede in dio e nelle sue leggi che nsono i comandamenti che non poossono nemmneo dalgi atei essere trascurati per avere la vita eterna? Gramsci poco prioma di morrire abbraccio’ la fede e bacio’ ilo crocifisso e si converti’ non era iol crocefisso della falce e del marteòllo che,lie bacioo’ sia chiaro un croicifissos enza mpartito e politica.. tutto con frasi che non permettono affatto di eli9minbare la pena dopo la confesisone.- Quindi le rifaccio niuovamente e con accorato appello ad oggi inascoltato di riproporre la magnificenza la bonta’ di dio tramite l’indulgenza ossia togliere la pena dei peccati commessi …che non esclude anzi afferma il principio della confessione ma che non toglie dopo morti la pena da scontare che dobbimao scontare per iol giusto giudizio di dio (nel credeo si parla bene anche di questo). SO LE RIPETO CHE LEI GIUSTIFICA TUTTO MA SECONDO ME’ E’ UN’ERRORE CHE PAGHEREMO TUTTI QUANTI PER NON AVER OTTENUTO L’INDULGENZA CHE COME SAPPIAMO DA SAN FRANCESCO LUI LA VOLLE PRCVHE’ CI CREDEVA FERMAMENTE E LA RICHIESE A DIO STESSO E CHE IL SINGORE DIO NOSTRO GLIELA CONCESSE.
    VEDE SANTITA’ CON una SOLA INDULGENZA NON SI VA’ IN PARADISO E AVREMO SEMPRE DA ESPIARE LE NOSTRE MANCANZE IN PENSIERI PAROLE OPERE ED OMISSIONI..E RIMARRA’ SEMPRE QUALCHE COSA -….MA SE NON DICE NULLA QUANTI SI PERDERANNO ANCORA E QUANTI PATIRANNO L’ASSENZA DI DIO PRIMA DI INCONTRARLO? SE TUTTI VANNO IN PARADISO COME AFFERMA COMPRESO GLI ATEI LA NOSTRA FEDE E’ MORTA E NON SERVE CREDERE ,ETANTO MENO AVERE UNA CHIESA ACCANTO PER LA NOISTRA COVERSIONE VISTO CHER COME HA BENM SPIGATO LEI IL BENE ED IL MALE SONO COSE INDIVIDUALI E QUINDI NON DA DIO-( I DIECI COMANDAMERNTI NON LE DICONO PROPRIO NULLA DI NULLA)..VISTO CHE ANCHE GLI ATEI VANNO IN PARADISO PERCHE’ CREDONOA ANCHE ESSI COME LEI AFFERMA AD UNA ENTITA’ SUERIORE GENERICA ( VEDI I TANTI IDOLI DEGLI ATEI) MA NON A CRISTO SE NON COME HO SENTITO COME UN BEL ROMANZO FIABBESCO E QUINDI AD UNA ENTITA’ GENERICA….COME TANTE ALTRE …E NON AL DIO COME DICE LEI DEI CATTOLCII CHE NON ESIET E DA CUI PROVINE LA NOSTRA FEDE…SANTITA’ì LA PREGO DI FAR APPELLI SULL’INDULGENZA CHE LEI STESSO HA VOLUTO MA CHE PROBABABILMENTE COME PER ALTRE COSE NON CI CREDE AFFATTO.

  2. Caro Papa Francesco, mi auguro che il nuovo Vescovo rimuova ogni falsità, avidità di denaro, superbia, albagia e individualismi di personale convenienza, dando priorità a verità e correttezza.
    L’apparato ecclesiale deve dare concreto esempio di trasparenza e correttezza. Il contrario non è conforme alla parola di Dio e non costruisce alcuna Fede.
    Né la Fede si rafforza con alleanze contingenti di convenienza.
    Né costruisce il non sapere se Tu sai.
    Appunto: “la vita non dipende da quello che si ha”. A cominciare dal clero!
    La parola di Dio è unica e inequivoca, né Gesù, figlio di Dio, si è servito di “avvocati” curiali per difendersi dagl’ignobili poteri terreni e dalle loro inique “sentenze”.
    COERENZA E VERITÁ per incrementare Fede.
    Se ciò è disatteso, non ci può neanche stupire o “crucciare” per il declinare della Fede.
    Dio vede e valuta.

    1. Cara Teodora, è vero in tutto ciò che scrivi, purtroppo le ingiustizie spesso vengono dai rappresentanti di Dio come è successo a me. Un giudice della sacra rota ha fatto vincere la causa di nullità a mio marito che vive con la sua amante….la storia è lunga, ma sono venuta a sapere che ha avuto pressioni tali che non ha ha potuto fare le cose in regola. Ho scritto più volte al Santo padre, gli ho chiesto aiuto per fare giustizia, ma mi sa che non gli fanno avere determinate lettere. Mi hanno cancellato un SACRAMENTO ora rifiuto gli altri sacramenti… Questo monsignore A.T. è un venduto…

    2. Cara Maria Giulia, la tua sofferenza e rammarico traspare da ogni tua parola e sono comprensibilissimi.
      Mi dispiace sinceramente per quanto hai vissuto e vivi e condivido pienamente la tua angoscia, derivante dal silenzio che ha risposto ad ogni tua richiesta di tutela.
      Papa Francesco ha chiaramente disapprovato le agevolazioni conseguite attraverso “raccomandazioni e favoritismi”. Eppure tutto continua senza alcun freno.
      Non sei l’unica ad aver sperimentato tali sistemi; molti se ne lamentano e concludono con un calo di Fede.
      Personalmente ti auguro di potere trovare pace.
      Purtroppo certi sistemi sono radicati da sempre: Scribi e Farisei, ipocrisia e corsa al potere in ogni ambito, sono sempre attuali.
      La sovversione della verità per chi la pratica, è dominata dall’indifferenza verso il male che si procura.
      Chiedo che Dio provveda. Ti abbraccio con sincero affetto. Teodora

      1. Grazie Teodora per il tuo conforto Spero che il buon Dio mi aiuti a ritrovare un po’ di pace e serenità se esiste su questa terra. A volte penso….”viene punito chi uccide o dovrebbe essere punito” A me mi ha ucciso il giudice corrotto che ha emesso la sentenza in Rota… ed è un sacerdote…..è VERGOGNOSO ! Presto andrò a conoscerlo nella sua parrocchia campana, deve avere il coraggio di guardarmi negli occhi….
        Ti abbraccvio
        M. Giulia

      2. Cara Maria Giulia, il senso di giustizia e onestà non lo conferisce né un abito, né una toga.
        Non conosco la tua situazione nel suo evolversi, ma la tua angoscia è tangibile.
        Ti rinnovo il mio sincero auspicio di ritrovare la pace per te e per la tua famiglia.
        Un abbraccio Teodora.

  3. L’ipocrisia è la facciata apparente dietro la quale s’annida ogni sorta d’individualismo collegato a connivenze di corruttele. In tali sistemi, le persone oneste sono emarginate e gravemente avversate, perché scomode ai sistemi, sempre più estesi ed incontrollati.
    Le parole? Non scalfiscono l’edificazione dei sistemi, ormai radicati anche in ogni più esiguo angolo di potere.
    Se non si costruiscono le basi per una concreta, fattiva e solida operatività di contrapposizione ai solidali sistemi di corruzione, le sole parole non producono più neanche conforto.
    Ciò è causa di una fede che scema sempre di più. Si controllino, correggano e rimuovano le storture più vicine, perché le congiunzioni di correttezza si possano allargare e solidificare. La garanzia di potere persistere nelle libere corruttele, senza nulla temere, non costruisce nulla di positivo.
    Dio voglia provvedere!

  4. Ci sono troppi oleosi in ogni ambito e le parole scivolano, scivolano, scivolano……
    L’ipocrisia, l’impunita impostura, l’accecato egoismo sono sempre stati e saranno l’arma dei potenti, dai più piccoli ai più grandi.
    Purtroppo! Dio provveda! Dio soccora chi subisce. Dio risani ammalati e sofferenti. Dio ponga confini al male dilagante. Questa è la mia preghiera costante.

  5. BUONA SERA PAPA FRANCESCO, LEI E’ UN SANTO IN VITA, IO L’AMMIRO E LA SEGUO MOLTO. SONO AMMALATA E SOLA E GRADIREI MOLTO UNA SUA TELEFONATA. LE HO SCRITTO MA SO CHE CI SONO CASI PEGGIO DEL MIO E LEI HA TANTO DA FARE. LEI CHIEDE SEMPRE “PER FAVORE PREGATE PER ME”, IO LO FACCIO SEMPRE E CHIEDO A LEI DI PREGARE PER ME. GRAZIE. OFFRO LE MIE SOFFERENZE PER LEI E PER TUTTI I SACERDOTI. TEL.3336394105

  6. Papa Francesco, sono cattolica, ma non voglio sentire parlare del rispetto dei Sacramenti da quando la Sacra Rota ha annullato, dopo ben 21 anni il mio matrimonio per corruzione del giudice, mons. A.T. che ha fatto vincere, la causa a mio marito dando ascolto a testimoni falsi…. Se un giudice vuole far vincere una causa ha mezzi e pretesti per farlo ed è vergognoso che questo venga fatto da un suo sacerdote! Mio marito oltretutto vive con la sua amante, ha abbandonato i suoi figli e me…forse dando l’annullamento la chiesa crede di poterlo fare accedere ai Sacramenti? E’ VERGOGNOSO. La causa di 1° grado l’avevo vinta… Mi scusi Santo Padre, ho fede ma non credo più nei Sacramenti, prego da sola e chiedo al Signore di aiutarmi. ORA LO CHIEDO ANCHE A LEI. Le ho scritto diverse volte, ma forse l’argomento è scottante e non le fanno arrivare tutte le documentazioni che le ho inviato, le ho portato anche copie a S. Marta….ma nulla.
    Aspetto un suo cenno. Lei è un Papa U N I C O ma mal contornato forse!
    Grazie per l’attenzione, se mi permette l’abbraccio
    M.G.M.

    1. Maria Giulia, ti esterno tutta la mia solidarieta’ di donna e affetto di cristiana, preghero’ perché tu ottenga LUCE nella tua situazione, fai bene a non arrenderti e continuare a lottare, pero’, ti prego, non “avercela” con i sacramenti, Maria Gesu’ Dio che vedono tutto soffrono con te e piu’ di te, sei una creatura di DIO, tu come madre sai come si soffre quando un figlio sta’ male. Lotta, non arrenderti ma con GESU’ nel cuore, vai a messa e ricevi l’Eucarestia, e’ quella “marcia” in piu’ che GESU’ ci lascio’ prima di tornare in cielo, e’ quello che anche a me, in mille e dolorose realta’ della mia vita, mi permette di continuare, senza rabbia, con la certezza, costruita giorno dopo giorno che DIO vedra’ e provvedera’. MARIA ti copra con il SUO manto di amore e protezione.—Ivana Barbonetti.

      1. Grazie Ivana, ma sono distrutta e troppo amareggiata, prego, ho il mio altarino sul mio comodino, ringrazio tutti coloro che mi proteggono…..Lo sai cosa penso?
        Dio da ad ognuna di noi , nel corso della nostra vita delle prove…a me ha dato questa, ad altri da malattie fisiche… Io spesso guardo il Crocifisso e parlo con Gesù… Arrivano dei segnali che non sono certo combinazioni. Mi dispiace, ma per ora prego….ma non rispetto i Sacramenti. Non ti conosco, ma ti abbraccio.

    1. Cara Rossella, prego perché la Tua Mamma guarisca e per Te perché possa essere forte in questo momento difficile. Gesù e la nostra Mamma Celeste Vi aiuteranno.

    2. Affidadati a Gesù, Egli ha detto bussate e vi sarà aperto, chiedete e vi sarà dato, Egli ti ama e vuole il tuo bene. Vedrai la tua mamma guarirà presto.

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