Verte l’Udienza oggi su un concetto espresso ben 25 anni fa, proprio il 25 marzo, che è un giorno importante, quello dell’Annunciazione del Signore, da Giovanni Paolo II nella sua Enciclica Evangelium Vitae.
Autore: Nunzia G.
Il battesimo ci dona la luce del Signore da riflettere agli altri
L’Angelus di Papa Francesco è in questa quarta domenica di Quaresima incentrato sul Vangelo di Giovanni 9, 1-41, in cui Gesù, davanti ad alcuni discepoli, ridona la vista ad un mendicante cieco dalla nascita.
Non c’è cristianesimo senza misericordia, cerchiamo l’amore del Padre
All’Udienza, ancora forzatamente lontano dalla gente e trasmessa in streaming, Papa Francesco affronta la quinta delle Beatitudini, che recita: “ Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”, in cui c’è una “reciprocità del perdono”, tema ricorrente in tutto il Vangelo.
Non siamo mai soli con Cristo, ma un unico corpo
Ancora dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico e trasmesso in streaming l’Angelus di Papa Francesco, a causa dell’emergenza sanitaria che ci affligge.
Cercare Dio per saziare la nostra fame di giustizia
Anche l’Udienza Generale odierna si è tenuta nella Biblioteca del Palazzo Apostolico ed è stata trasmessa in streaming, per via della situazione di emergenza causata dal Coronavirus ancora in atto.
Il dono dello Spirito ci ha resi testimoni
“È un po’ strana questa preghiera dell’Angelus di oggi, con il Papa “ingabbiato” nella biblioteca, ma io vi vedo, vi sono vicino” inizia così il suo discorso Papa Francesco , che non si è visto alla solita finestra per l’Angelus, al fine di rispettare le disposizioni imposte a contrastare l’epidemia del virus dilagante in questi giorni.
Non si scende a patti con il peccato
In questa prima domenica di Quaresima l’Angelus verte sulle tentazioni del diavolo e sul peccato. Papa Francesco ha citato il Vangelo di Matteo 4, 1-11, brano che racconta proprio le tentazioni di Satana a Gesù durante i suoi 40 giorni di meditazione nel deserto.
Il Padre ci parla nel silenzio
L’Udienza di oggi, dopo la fase invernale in aula Paolo VI , si è svolta in Piazza San Pietro, in occasione del mercoledì delle Ceneri che segna ufficialmente l’inizio della Quaresima che precede la Santa Pasqua “cuore dell’anno liturgico e della fede”.
Il Signore muova i cuori per far tacere il frastuono delle armi
Non il solito Angelus oggi, ma un posto diverso per ascoltare le parole di Papa Francesco, che in occasione dell’incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo frontiera di pace” si trovava a Bari, accolto dai Vescovi del Mediterraneo.
La mitezza raduna, l’ira separa
Oggi all’Udienza in aula Paolo VI si è affrontata la terza delle beatitudini lasciate da Gesù nel discorso della montagna, dal Vangelo di Matteo (5,5 ): “Beati i miti perché avranno in eredità la terra”.
Chi cede alle passioni non è padrone della propria vita
Il tema trattato all’Angelus in Piazza San Pietro di oggi è tratto dal Vangelo di Matteo (5,17-37) e riprende ancora gli insegnamenti di Gesù alle folle durante il discorso della montagna.
Benedetto chi piange per il proprio peccato
Continuano le riflessioni intraprese da Papa Francesco sulle Beatitudini, e all’Udienza nell’aula Paolo VI è la seconda quella di cui ci parla oggi, tratta dal Vangelo (Mt 5,4) che recita: “Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.”
Siate il sale e la luce in mezzo alla gente
Il vangelo esaminato oggi all’Angelus da Papa Francesco ( Mt 5,13-16) fa parte del discorso tenuto da Gesù sulla montagna. Egli parla ai suoi discepoli descrivendoli come “il sale della terra” e “la luce del mondo”, e gli dà delle indicazioni sugli atteggiamenti da tenere per portare avanti i suoi insegnamenti.
I poveri in spirito hanno la libertà del cuore
E’ iniziata oggi all’udienza del mercoledì davanti alla consueta folla soprattutto di giovani festosi, che gremiva l’Aula Paolo VI, l’analisi delle 8 Beatitudini annunciata la settimana scorsa da Papa Francesco. Quella presa in esame è la prima, contenuta nel Vangelo di Matteo 5,3 : “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”
L’incapacità di stupirci rende indifferenti
All’ Angelus il Papa ha ricordato che oggi si celebra la Presentazione di Gesù al Tempio, come era in uso a quei tempi, quando un neonato una volta compiuti i quaranta giorni di vita doveva essere portato al Tempio a Gerusalemme e consacrato a Dio secondo quanto prescritto dalla Legge ebraica.