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6 pensieri su “La Chiesa cresce per attrazione e testimonianza, non per proselitismo

  1. chiedo scusa per un errore nel messaggio precedente. iil segnale oggi é pessimo e per scrivere ho perso mezza giornata! Intendevo dire ”frequentare il catechismo”. grazie.

  2. Umiltà e mitezza chi possiede questi doni può tutto. Vivere con il Vangelo e dare l’esempio di essere cristiani , non solo a parole ma a fatti e questa e la verità che può dare vera testimonianza e prolificare le parole e le esempio del maestro, Cristo Gesù.

    1. Gentile Signora Nella Lisi, condivido perfettamente quello che Lei ha appena detto, infatti parlare soltanto, predicare bene, senza fare nulla di quello che è l’esempio di Nostro Signore Gesù Cristo non si può ritenere vera cristianità.

  3. Io ritengo che prima di tutto bisogna saper mettere a proprio agio chi ci sta di fronte, senza rendergli difficoltà di comunicazione. Quando si riesce a stare bene insieme vuol dire molto. Quando si creano le condizioni perché gli altri abbiano fiducia in noi, sta poi a noi tendere la nostra mano per aiutare chi è più debole. Dio ci ha insegnato ad amare anche coloro che sono nostri nemici, a donare ai poveri senza nulla pretendere in cambio…..abbiamo veramente imparato tutto questo?

  4. Papa Francesco ha ragione quando dice che la testimonianza è migliore del proselitismo, ossia la vita vissuta cristiana con l’esempio è migliore rispetto alla predicazione. Tuttavia devo ricordare a Sua Santità che proprio all’epoca dei primi cristiani, soprattutto riferendomi a San Paolo, erano frequenti proprio le predicazioni rivolte da San Paolo proprio ai pagani, come nell’Aeropago di Atene in Grecia, dove fece dei proseliti. Non si può negare che San Paolo, in tutti i tre viaggi principali nel Mediterraneo, ossia a Gerusalemme, in Palestina, in Siria, in Turchia, in Italia, a Roma, in Spagna, ecc. si rivolgeva ai giudei nelle Sinagoghe, e nei grandi ambienti affollati per predicare la Parusia, ossia il nuovo arrivo di Gesù Cristo, creduta tale parusia imminente. Anche San Pietro, predicava ai giudei nelle loro sinagoghe, pur avendo viaggiato meno che San Paolo, tuttavia è testimoniata la sua presenza a Roma nel 42 d.C. e poi in varie località italiane ed infine i suoi viaggi ripetuti ad Antiochia (dove fu anche vescovo), di nuovo a Gerusalemme (vedi il Concilio degli Apostoli del 49 d.C.), ed infine a Roma, dove morì crocifisso con i piedi all’insù il 29 giugno 67 d.C, lo stesso giorno in cui San Paolo venne condannato anch’egli a morte, ma essendo cittadino romano venne decapitato nella zona della Chiesa delle Tre Fontane vicino a Roma.
    Nicola Antonio de Liso – nicolaantonio.deliso@beniculturali.it – cell. 3450041888

  5. Dio attrae con il Suo Amore infinito. La Santa Croce, appunto, simbolo del Grande Amore di Dio per l’Uomo. Infatti, l’amore che attrae a se è inspiegabile come è la fede di moltissimi fedeli che nonostante tutto rimangono saldi nel loro sentimento di fede.
    La grandezza dell’amore del Signore è incommensurabile, è infinito. Come è infinita la Sua Misericordia.
    Quanto avviene è riconducibile, dunque, prima di tutto al Vangelo e, poi, se leggete attentamente i messaggi della Madre Santa Maria Santissima, alle apparizione di Fatima e ad altre.
    Comunque, ringraziamo e preghiamo insieme il Signore Dio Misericordioso affinchè i nostri occhi vedano e il nostro cuore si apra alla gioia.
    Pace e bene!

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