Oggi dopo la messa nella basilica vaticana per celebrare il due apostoli Pietro e Paolo santi patroni di Roma, l’Angelus di Papa Francesco ricorda proprio alcuni episodi della vita di Pietro.
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Il regno di Dio è fatto di amore gratuito e riconoscente
All’Angelus tenuto come sempre in Piazza San Pietro il vangelo di oggi è una serie di richieste e raccomandazioni fatte da Gesù ai suoi discepoli, descritte in Mt 10,37-42 .
I fedeli non abbiano paura durante le avversità della vita
Da Piazza San Pietro Papa Francesco nel suo Angelus incentrato su Matteo 10, 26-33, esorta i fedeli a non avere paura.
L’Eucaristia è un dono prezioso che ci trasforma in comunità
Particolarmente sentito l’Angelus di questa domenica in cui ricorre la celebrazione del Corpus Domini, che sottolinea l’importanza dell’ Eucaristia in quanto Corpo di Cristo, e che cade una sessantina di giorni dopo la Pasqua.
La Trinità è la dimostrazione dell’amore di Dio per noi
Torna l’Angelus di Papa Francesco in questa domenica in cui si festeggia la Santissima Trinità, e Piazza San Pietro vede un accenno di normalità dovuto ai fedeli accorsi ad assistere, seppur cercando di tenere una giusta distanza.
Nella Settimana Santa raccogliamoci in preghiera a casa
Dopo la celebrazione della Messa delle Palme, in cui il Papa ha raccomandato sincerità verso noi stessi dall’altare della Cattedrale in San Pietro, apre l’Angelus con un’altra raccomandazione, rivolta soprattutto ai giovani.
Dio non ci ha creati per la tomba, siamo nati per la vita
Siamo arrivati alla quinta domenica di Quaresima in un periodo talmente saturo di ansie e preoccupazioni che forse neanche ci rendiamo conto dell’avvicinarsi della Pasqua, ma Papa Francesco è sempre presente con le sue parole e preghiere.
Il battesimo ci dona la luce del Signore da riflettere agli altri
L’Angelus di Papa Francesco è in questa quarta domenica di Quaresima incentrato sul Vangelo di Giovanni 9, 1-41, in cui Gesù, davanti ad alcuni discepoli, ridona la vista ad un mendicante cieco dalla nascita.
Non siamo mai soli con Cristo, ma un unico corpo
Ancora dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico e trasmesso in streaming l’Angelus di Papa Francesco, a causa dell’emergenza sanitaria che ci affligge.
Il dono dello Spirito ci ha resi testimoni
“È un po’ strana questa preghiera dell’Angelus di oggi, con il Papa “ingabbiato” nella biblioteca, ma io vi vedo, vi sono vicino” inizia così il suo discorso Papa Francesco , che non si è visto alla solita finestra per l’Angelus, al fine di rispettare le disposizioni imposte a contrastare l’epidemia del virus dilagante in questi giorni.
Non si scende a patti con il peccato
In questa prima domenica di Quaresima l’Angelus verte sulle tentazioni del diavolo e sul peccato. Papa Francesco ha citato il Vangelo di Matteo 4, 1-11, brano che racconta proprio le tentazioni di Satana a Gesù durante i suoi 40 giorni di meditazione nel deserto.
Il Signore muova i cuori per far tacere il frastuono delle armi
Non il solito Angelus oggi, ma un posto diverso per ascoltare le parole di Papa Francesco, che in occasione dell’incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo frontiera di pace” si trovava a Bari, accolto dai Vescovi del Mediterraneo.
Chi cede alle passioni non è padrone della propria vita
Il tema trattato all’Angelus in Piazza San Pietro di oggi è tratto dal Vangelo di Matteo (5,17-37) e riprende ancora gli insegnamenti di Gesù alle folle durante il discorso della montagna.
Siate il sale e la luce in mezzo alla gente
Il vangelo esaminato oggi all’Angelus da Papa Francesco ( Mt 5,13-16) fa parte del discorso tenuto da Gesù sulla montagna. Egli parla ai suoi discepoli descrivendoli come “il sale della terra” e “la luce del mondo”, e gli dà delle indicazioni sugli atteggiamenti da tenere per portare avanti i suoi insegnamenti.
L’incapacità di stupirci rende indifferenti
All’ Angelus il Papa ha ricordato che oggi si celebra la Presentazione di Gesù al Tempio, come era in uso a quei tempi, quando un neonato una volta compiuti i quaranta giorni di vita doveva essere portato al Tempio a Gerusalemme e consacrato a Dio secondo quanto prescritto dalla Legge ebraica.